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Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Ammettiamolo, ci sono piaciute un sacco di cose discutibili, cose di cui dovremmo vergognarci a vita, tipo: sneakers con la zeppa dentro, scarpe ortopediche di Frankenstein meglio note come Lita di Jeffrey Campbell – ora basta raga, dai, il 2009 è finito da un pezzo – biker boots borchiati con il mithril, cover con orecchie di coniglio, smalti color azzurro puffo, collane piene di pietre con il peso atomico dell’uranio, pantofole di velluto spacciate per scarpe, gonne da vecchia gattara e zainetti da adolescente problematica.
In qualche disgrazia della muuoda ci siamo cascate tutte perché “La moda, dopotutto, è soltanto un’epidemia creata ad arte”.
Il problema è che a volte l’epidemia è tipo un leggero raffreddore, altre volte è similare a un focolare di ebola emorragica e bisognerebbe saper dire di NO a certe cagate colossali che ci vengono proposte.
Please don’t try this at home.
Quest’anno è stato l’anno delle scarpe da scoglio di plastica, tutte le vere hipster problematiche con aspirazioni intellettuali giravano con quei sandaletti.
Le più coraggiose li indossavano con sotto la calza bianca.
Ogni volta che ne vedevo una dovevo aprire il sito di Valentino per bilanciare i miei chakra e fare pace con il mondo.
L’evoluzione invernale sono questi anfibi agghiaccianti che indossa Chiara Ferragni. (Che ciglia fantastiche non ha?)
Aleggia poi sempre l’assurda convenzione che se si mischiano stili e vestiti a caso si è dei geni dello styling e della moda.
Hai un Valentino vintage da gran sera? Mettici sotto delle New Balance, poi una cuffia di lana grezza in testa e una busta in plastica dell’Esselunga come borsa.
Questa storia che si pensa di creare “mix innovativi” con Adidas, calzini e gonna deve finire e bisogna iniziare ad affrontare nuovamente il tema del disagio giovanile.
Degli uomini fashion in ciabatte di pelo ne abbiamo già parlato male, ma non credo sia mai abbastanza.
A questo punto mettetevi un pigiama di Oysho che è meglio.
Questo outfit è difficile da capire e interpretare come un’installazione contemporanea al Fuori Salone, ma Leandra non è la prima che vedo con il tappetino del bagno legato in vita.
Poi un giorno qualcuno mi spiegherà questa cosa di mettersi i sandali a febbraio.
Foto di: The Blonde Salad, The Fashion Fruit, Atelierme, My Free Choice, Man Repeller, The Scent Of Obsession e The Style Pusher
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Leandra insiste ancora coi jeans sotto la gonna?!?!
You have broken our dick, con simpatia 🙂
La cena da 11 portate me la sto sognando la notte.
Un nuovo natale in arrivo! 😀
Sono extension fatte da Dio, non come quelle della Kim Culona che sembrano zampe di ragno stecchito.
While you are picking style sunglasses, you ought to choose the suitable one as indicated by your face shape. It will make you look more in vogue. More info here:
Ra yB a n Sunnies Tips
:)))) arriva arriva ! E ti ricordo che con Gloria abbiamo anche in ballo una cena da 11 portate la prossima volta che venite a Milano
<3
Ahahah si si
Sì, fanno impressione
Ahahahahha. Non so, a me viene la broncopolmopeste se dimentico la sciarpa.
Vengono le piaghe a far due passi 🙂
Vero, ho visto una foto ieri dove non ho capito subito fosse lei.
Ciglia STUPENDE. Sono extension..
Anche a me 😀
Eh non so proprio come si faccia a mettere i sandali di questa stagione! Comunque davvero che ciglia la Ferragni, le vorrei anche io così!
Il problema della Ferraro a mio avviso è che è ormai così fotoscioppata che non pare manco più lei, non pare manco più tridimensionale, non pare manco più umana. Una sagomi di carta lucida e polita. Dho.
Fortunatamente non ho ceduto a nessuno dei trend sopra elencati ma a me lo stile pigiamoso piace, eccome se piace… quello lo salvo ;)!
p.s.= non oso immaginare i piedi dentro quegli anfibi trasparenti..che verruche!! Io faccio fatica a mettere i sandali di plastica aperti anche in estate….
io vorrei proprio vedere in una giornata come oggi a Milano queste sedicenti blogger con il cappotto cammello e il sandalo nude tacco 12 (ovviamente a spillo)senza calza.Eventualmente sono aperta anche alla versione decoltè a punta senza calza
QUEGLI STIVALI DI PLASTICA. LO SCHIFO.
Uno dei tuoi migliori top of the flops! Anzi ne approfitto per chiedere a gran voce uno steal her look, e per farti un altro complimento: nelle fisse momentanee tu ci caschi sempre al momento giusto. Ci sono un sacco di twitstar che ormai quando le vedo con una cosa addosso capisco che quella cosa ha fatto il suo tempo (ci sarebbe anche una classifica di chi si compra per prima cosa, ma non la faccio perché sono una signora. Diciamo però che tra massimo un mese ce ne sarà una che vorrà la Frenzlauer e quando questo succederà verrò a rivendicare il mio successo).
Sulla questione degli ugly stuff però non concordo. Sono cose che servono, perché se dovessimo tutti vestirci secondo i canoni classici finirebbe che noi non esattamente fighe spaziali non verremmo mai notate perché spariremmo dietro le supergnocche, e io invece voglio essere notata E ANCHE sfondarmi di panini con la porchetta, e le supergnocche poverine magari hanno un cervello e una creatività e verrebbero castrate da questa cosa, finendo per essere notate solo perché sono belle. Da che mondo è mondo la moda è un fatto creativo, non armonico o regolare o che, creativo. Viviamo in un periodo in cui è socialmente accettabile che questa creatività sfoci in oggetti brutti e vistosi: BEN VENGA, personalmente sono felice che mi si consenta di mettere delle scarpe stranissime senza che vengano a prendermi due signori vestiti di bianco che guidano un pulmino con una lucina intermittente sopra.
Il problema semmai sta nel fatto che queste cose diventano appannaggio dei fashion blogger e marmaglia simile, che è gente che non ne sa assolutamente nulla ed è convinta che la ciabatta in pelo sia uno status symbol, che basti mettersela per dimostrare le proprie capacità creative, che non serva interpretarla né domandarsi se magari non vada evitata perché non è che stia bene a tutti. Purtroppo sono tutti troppo convinti del loro per farsi problemi, e quindi godiamoci la Ferragni con la condensa di sudore nelle scarpe di gomma ……………….
(Francesca – quella delle agende :))
Grazie al cielo sono stata sempre intrinsecamente fuori moda e non avrò mai foto imbarazzanti da nascondere in futuro!
Scriverò il commento non appena avrò finito di ridere cioè più o meno tra cinquecentomila anni. <3
quegli anfibi trasparenti mi fanno impressione!!!