L’anno scorso ho avuto il piacere di sollazzarmi a più riprese nei magnifici territori delle Dolomiti ove si sa, oltre alle montagne rocciose e alle verdi vallate, ci sono gli albergatori e i ristoratori che coccolano e viziano i nostri sensi a partire dal palato. W l’Italia.
Da qualche giorno i miei genitori sono partiti proprio in direzione Trentino Alto Adige e quindi mi è venuta voglia di riproporre qualche piatto tra quelli assaggiati e gustati come un suino allo stato brado con estremo piacere.
Ed ecco il dolce kaiserschmarren!
Nutriente frittata dolce accompagnata da marmellata o frutta fresca del bosco. L’ho mangiata a merenda ricordando la Cucina in Strada che c’è ogni martedì d’estate a Campo Tures, laddove (termine molto usato da Maria De Filippi ❤) ho imparato questa ricetta e memorizzato qualche piccolo accorgimento.
Se volete farla per due persone dimezzate le dosi.
KAISERSCHMARREN
4 uova
240ml di latte (vaccino, soia o altro vegetale a piacere)
160g di farina 00
50g di zucchero
60g di uvetta
½ bicchiere di rum
burro
frutti di bosco freschi e/o marmellata
zucchero a velo
- Mettere a bagno l’uvetta nel rum (o nell’acqua tiepida) per almeno 20 minuti.
- Amalgamare il latte, la farina e i tuorli ottenendo una pastella priva di grumi (col frullatore a immersione non si sbaglia mai).
- A parte, montare gli albumi con lo zucchero (se usate un latte non dolcificato potete aumentare leggermente la quantità di zucchero indicata); poi incorporarli delicatamente alla pastella avendo cura di non smontarli.
- Scaldare una padella antiaderente larga (o due medie come ho fatto io) e scioglierci una noce di burro, poi aggiungere il composto e subito le uvette strizzate, cuocere a fiamma bassa fino a che la base non si è rappresa. Girare la frittata tutta intera, oppure per comodità dividerla a metà o in quarti e poi girare.
- Verso la fine della cottura spezzettare la frittata con l’aiuto di due forchette.
- Impiattare con frutti di bosco freschi e/o marmellata di mirtilli rossi, more, fragole, ecc. e cospargere generosamente di zucchero a velo.


