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Riprendiamo il discorso da uno dei post più letti in assoluto su questo blog, cioè quello delle dieci cose da non fare su Instragram perché sento che c’è la necessità di integrarlo con questi assiomi marziani del buon senso mancato.
★ Il bastone dei selfie non si deve vedere nei selfie.
Sennò sembrate dei pizzettari, una commessa che sta tirando giù un vestito da armadio alto o semplicemente cretini. O forse dei rabdomanti.
La scelta migliore resta sempre e comunque quella di gettarlo nel baratro infuocato del Monte Fato e di vergognarsi a vita.
★ L’orizzonte su Instagram si raddrizza.
Non ce la faccio più a vedere Polignano al Mare con l’asse terrestre spostato di 80 gradi.
Raddrizzate quelle benedette foto.
★ L’estate addosso ci ha già rotto le palle.
Il mare dentro, il sole dentro e ora l’estate addosso in ogni didascalia su Instagram.
Preferivo le citazioni di Fabio Volo con le foto delle tette.
★ Per fotografare decentemente il mare basta non farlo in controluce e con il filtro Nashville.
Con la luce giusta si potrebbe rendere apprezzabile pure Riccione e invece molti sono in Salento, Sardegna o Sicilia e cosa fanno?
Fotografano in contro luce, nel tardo pomeriggio e ci schiaffano un filtro giallo.
Così il Gargano diventa una pozza di fango giallo.
★ Le foto “follow me” fanno pena quanto i profili di coppia su Facebook.
Si fotografano per mano, con lei che trasporta lui e lui che la ritrae di spalle.
E nessuno dietro a dare ad entrambi una pettinata forte con un bastone dei selfie sull’osso sacro.