Esce il film d’ammmòre di Riccardo Scamarcio a Polignano a Mare e io ancora non vi ho parlato del mio trip pugliese. Inutile dire che sto camminando in ginocchio sulle cicerchie secche mentre saluto calorosamente Scamarcio che pare ci legga sempre dal treno nella tratta Andria-Tiburtina.
La Puglia low cost
Vorrei raccontarvi di quel giorno in cui ho pensato a come viaggiare poratchi e contenti in modalità nomade-itinerante: l’idea era quella di visitare più Puglia possibile avendo però a disposizione letti comodi, bagni puliti e soldi per il cibo, quindi no tenda, no camper e no hippy-flower-power a bordo di un Volkswagen Transporter T1 vintage. E per aver a disposizione più soldi per il cibo anche no hotel cinque stelle, tanto belli quanto strappa-organi e per il momento sento un tantino l’esigenza di averli tutti.
Quindi ho scoperto un ideale rappresentato da prenotazioni dell’ultim’ora su Booking.com, una notte qui, due notti là e via dicendo, fino a esaurire il periodo delle ferie, col piacere della libertà e di venire a diretto contatto con la vera essenza del luogo e delle persone che lo abitano.
Prenotare un viaggio sei mesi prima mi ha sempre messo un’ansia indicibile, la stessa che provava Magda al fianco di Furio per intenderci: il memento mori che è in me mi impone di vivere day-by-day come il gabbiano Sgiòrsg di Uomini e Donne.
Ultimate le citazioni culturali del giorno che solo i peggiori di voi comprenderanno (❤), vi dico cosa ho fatto nella magica Puglia a settembre, partendo da Polignano a Mare e girando tutta la costa fino a Torre Lapillo.
Molto brevemende: momenti culturali ♖, momenti prova costume ☀, momenti calorie ☺, momenti coma&breakfast ☕.
POLIGNANO A MARE
☺ Tra i tanti posticini carini in cui mangiare sono imperdibili: il pesce freschissimo di Pescaria, il bistrot Mint Cucina Fresca, il gelato al Bar Turismo.
ALBEROBELLO
Vedere queste tipiche abitazioni contadine del XVI secolo, fatte di tetti conici e calce bianca in contrasto col cielo azzurro sarebbe stato bellissimo ma invece anche no, Giuliacci non ha voluto. Il cielo era grigio e me ne sono fatta una ragione fotografica. Peraltro abbiate pietà di me che ho immortalato tutta la vacanza solo col telefono. Che poratcha.
☺ Segnarsi La Cantina, prenotare e mangiare.
LOCOROTONDO, CISTERNINO, OSTUNI e dintorni
Cisternino, altro borgo medievale molto curato e tipico della zona con vicoli di case bianche dall’architettura antica e suggestiva; qui cuociono la carne alla brace direttamente nelle macellerie, esperienza top per i carnivori.
Da visitare anche la città bianca, Ostuni, circondata dalle mura difensive e ricca di monumenti e chiese, risparmiata dalla peste del XVII secolo forse proprio grazie all’uso della calce, disinfettante naturale che rivestiva tutte le abitazioni.
☀ Nel meraviglioso tratto della marina di Ostuni chiamato Costa Merlata (qui si intuisce perché) ho visto la spiaggia di Torre Pozzella, sabbia fine immersa nella macchia mediterranea e la riserva naturale protetta di Torre Guaceto; come potrete vedere dalle foto, il meteo era ancora avverso e io ho giocato a fare la beduina.
☺ Imperdibili orecchiette e pasta fresca delle real massaie salentine, io ho pranzato da Casa Pinto a Locorotondo.
LECCE
☕ Ho soggiornato nella dimora storica Villa della Lupa a due passi dal centro, il proprietario Francesco è osannato dalle recensioni di booking perché evidentemente tutti si esaltano a vedere che esistono dei mobili che non siano Ikea e si dimenticano di dire quanto siano rumorose le stanze (seppur bellissime con arredi d’epoca e dotate di bagno con doccia idromassaggio) poiché affacciano su una via molto trafficata.
Il consiglio di prenotare solo in strutture coi voti superiori all’8 funziona, poi ogni tanto qualche difetto c’è ma è spesso compensato da altri vantaggi.
OTRANTO e dintorni
So che per qualcuno suonerà come una bestemmia ma a me Otranto piace più di Lecce.
Non è possibile passare da queste parti senza fermarsi nelle spiagge della Baia dei Turchi.
Altre due spiagge paura, tra le mie preferite in assoluto: la Grotta della Poesia a Melendugno e la Baia di Porto Miggiano a Santa Cesarea Terme.
☺ A San Foca è caratteristico fermarsi da Capitan Morgan: scorpacciate di ricci di mare, pesce crudo e la frisella più buona che abbia mai mangiato. A Otranto ci si lecca le dita all’Atlantis e a L’altro Baffo.
☕ La Tenuta Pozzello è uno dei B&B in cui ho dormito in queste zone, vicinissimo alla Grotta della Poesia e alle spiagge di Torre dell’Orso. Mi è piaciuto particolarmente per la cura degli spazi verdi, una campagna curata e rilassante (sotto mi vedete spaparanzata sull’amaca) e la proprietaria gentilissima e simpatica.
Accogliente e rilassante anche il B&B Kalinifta a Tricase del giovane Giulio che ci ha accolto nelle nuove camere recentemente ristrutturate per provare a trovare la propria realizzazione nelle potenzialità del suo territorio sfuggendo alla diffusa scelta di trovare fortuna altrove.
SANTA MARIA DI LEUCA e dintorni
♖ Santa Maria di Leuca è la punta del Salento, quella che nell’immaginario collettivo divide i territori bagnati dal mare Adriatico da quelli bagnati dallo Jonio, quando in realtà le carte geografiche dicono che i due mari si incontrano più a Nord, al faro di Capo d’Otranto, punto più a oriente d’Italia. Nota per il suo Santuario posto su una sommità (184 gradini se avete voglia di sport) che regala splendidi panorami sia con la luce piena del giorno che con i colori più soffusi del tramonto. Si può salire anche sul faro, qui i gradini sono più di 250 ma la vista è spettacolare.
Anziché fermarmi nella più nota spiaggia delle Maldive, quella con la sedia a sdraio gigante (ci ero stata una decina di anni fa ma mi han detto che recentemente è stata aggredita dalle strutture turistiche) ho fatto qualche chilometro in più fino ad arrivare a Torre San Giovanni che mantiene le stesse caratteristiche amazing di fine sabbia bianca e acque cristalline degne di bagni a ripetizione, praticamente fino a che la pelle manda segnali di putrefazione. Invece, come avevo accennato su Twitter, il lungomare coi locali e le bancarelle è decisamente un po’ meno d’appeal e mi sa che lo sanno.
GALLIPOLI e dintorni
Ho vistato il frantoio ipogeo di Palazzo Granafei con l’aiuto della guida che è a disposizione nel modico costo di ingresso di 1,50 euro: così ho potuto approfondire l’antica economia della Puglia basata sull’olio (commestibile e lampante) e sulle tradizioni di lavoro delle olive e scoprire le realtà di una città sotterranea i cui lavoratori (comunque ben pagati) vivevano assieme ai muli ed erano privati della luce per sei mesi all’anno. Della serie “cose sempre molto affascinanti fino a quando non le devi fare tu”.
Incantevoli scorci naturali e tanti pesci nella spiaggia di Punta della Suina, altro posto in cui fare bagni infiniti.
Se si ha voglia di fare una passeggiata di un paio di chilometri (più altri due per il ritorno) in un’oasi protetta di mare, scogli e vegetazione mediterranea c’è a disposizione il territorio di Punta Pizzo immerso nel parco naturale Isola di Sant’Andrea, in fondo al quale si trova una piccola caletta romantica che al tramonto si colora di oro. Naturalmente la si può raggiungere anche in barca.
NARDO’
☀ Porto Selvaggio è una spiaggia/scogliera a cui si accede dopo una camminata di neanche un chilometro nella sua pineta. Qui è bellissimo quando il mare è calmo e caldo e ci si può avventurare alla ricerca di luoghi diversi in cui tuffarsi.
Segnarsi anche Punta Prosciutto e Torre Lapillo.
Io e Roberta Bruzzone best friends forevah.
Ma rimane un dubbio sorto al momento di lasciare le recensioni: ci dobbiamo considerare coppia giovane o coppia adulta? Ricordando il medioevo e i nobili che prendevano il potere a 16 anni ma morivano a 35 è tutto molto più difficile.
0 Commenti
Davvero fantastici 🙂
Per me siete giovany, che bella la Puglia, mi ricordo una splendida vacanza a Santa Cesarea Terme, che mare e che mangiate di pesce!!!
Paola
http://www.lechicchedipaola…