Tra le gioie della vita invernale, insieme al camino acceso e ai maglioni pesanti, c’è anche il radicchio tardivo.
Per le bionde in ascolto è quello allungato che sembra avete i tentacoli come le seppie e che trovate solo in questa stagione.
Il radicchio tardivo per me è il più buono: è ben poco amaro, avendo una buona parte di costa bianca rimane croccante e ha un sapore pazzesco.
Il radicchio precoce invece è ben più amaro e meno pregiato.
Con il radicchio tardivo faccio qualsiasi cosa tra cui la pasta cremosa.
Di solito uso le mezze maniche rigate, ma potete utilizzare qualsiasi tipo di pasta corta a vostro piacimento.
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Occorre per 4 persone
2 cespi di radicchio tardivo grandi o 3 medi
2 patate
Mezza cipolla rossa
1 spicchio d’aglio
2 foglie di salvia
Una noce di burro
Olio evo qb
Mezzo bicchiere di barbera
Una ricottina fresca piccola
sale
pepe
Pelate le patate e tagliatele a dadini, lavate e tagliate il radicchio.
Prendete una pentola tipo wok mettete un giro di olio e una noce di burro, uno spicchio d’aglio, due foglie di salvia e le patate.
Saltatele.
Quando saranno a metà cottura, togliete l’aglio, aggiungete la cipolla rossa tritata fine.
Fate rosolare qualche minuto e infine aggiungete il radicchio.
A metà cottura del radicchio – ci vogliono pochi minuti saltandolo – aggiungete il vino e aggiustate di sale e pepe.
Fate evaporare l’alcool.
Togliete dal fuoco, passate il sugo in modo grossolano con un frullatore ad immersione e aggiungete una ricotta piccola o due o tre cucchiai di una grande.
Cuocete la pasta e fatela saltare nella crema aiutandovi con un mestolo di acqua di cottura.
Varianti: io spesso aggiungo della salsiccia rosolata alla crema, oppure dello speck croccante, semi o della frutta secca tostata come delle nocciole tritate.
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Invidia 😀
Questo weekend sono stata a Treviso e ho avuto il piacere di assaporare il radicchio tardivo fritto in una pastella che ricordava la tempura…. G O D U R I A <3