Non so cosa facciate voi quando volete rilassarvi e sgomberare la mente dai problemi e dai pensieri satanici nei confronti del mondo.
Io faccio biscotti e torte salate, oppure guardo Uomini e Donne, Un Posto al Sole, i litigi dei matrimoni gipsy, le nozze tamarre del Boss delle Cerimonie e le case arredate male su Real Time. Ah, ultimamente anche Il Paradiso delle Signore (grazie Rai Uno per le tue fiction romantiche).
Cose molto edificanti e sportive come potete intuire.
Poi c’è chi per rilassarsi fa un’ora di zumba, due ore di crossfit, impara a memoria i Canti di Dante e va a una conferenza sulla visione dicotomica del sacro e del profano nella storia dell’arte carolingia.
Ma pare che si debba dire basta a tutto questo, tirare fuori pennarelli e pastelli per colorare.
Coloriamo tutti i muri, case, vicoli e palazzi, perché lei ama i colori? No, ma salutiamo lo stesso Riccardo Cocciante che legge sempre Vita su Marte prima di phonarsi il capello.

Da dove nasce la moda dei pastelli per colorare?
Tutto si è scatenato col successo del libro da colorare La Foresta Incantata dell’illustratrice inglese Johanna Basford e da lì a pioggia ne sono seguiti molti altri dello stesso genere, fino ad arrivare a La Pinella a Colori, perché da noi si finisce sempre a pizza, fichi e degenero trash.
Data la moda, le pubblicazioni abbondano e le librerie dedicano interi settori all’art theraphy. Penso che più le illustrazioni siano belle e dettagliate, più sia un piacere colorarle: i soggetti spesso riguardano la natura, i fiori, le piante, gli animali della foresta, ma anche i mandala, gli uccelli del paradiso, il Giappone, l’arte medievale, l’art déco e, appunto, pure il guardaroba di Alessia Marcuzzi.
Gli album da colorare sono tantissimi!
Johanna Basford ha fatto i libri più belli: oltre alla Foresta Incantata c’è anche Il Giardino Segreto e l’Oceano delle Meraviglie. Tra i miei papabili ci ho messo anche quello coi disegni tipici della Scandinavia e Mosaici e Azulejos, così poi lo faccio pestare a una Barbie e diventa un perfetto #ihavethisthingwithfloors da instagrammare.
Ne ho sfogliati diversi e mi è venuta nostalgia dei tempi in cui sputavo sui Caran d’Ache
per renderli acquarellabili, sarebbe anche ora di riprovare simili emozioni.










0 Commenti
Hai ragione, ahahaha. E un saluto a tutte le maestre che secondo me lo sapevano 😀
Secondo me può rilassare solo chi non ha avuto figli. Le madri come me hanno passato anni a colorare le schede dei figli (maestre ora lo sapete) che dobbiamo andare dal dentista e facciamo prima….
No ma infatti figuraccissima, non passare mai più di qui. Ahahahahahaha, ♥
Ok ho capito, puoi instagrammare solo la copertina perché dentro è ancora bianco. AHahha.
Vero! Sto facendo un mandala basic e la luce a soffitto non mi basta, devo puntarci sopra anche una lampada da tavolo con più ostinazione di quando la uso per farmi le unghie 😀
Io ho provato, non sono brava ma quando ho finito la sessione di art therapy mi sento più tranquilla e serena!
sono bellissimi, ma non so se, colorandoli io, otterei lo stesso risultato, sono sempre stata una frana 🙁 però tentar non nuoce, sono dei piccoli capolavori…
http://thechroniclesofalivi…
PenZaci.
Stiamo salutando la prof. di filosofiahahahahahhh.
Ma noooooooooooooooooooooooo.
Stai confermando che è figo?
Conoscendomi potrebbe più che altro innervosirmi: se non coloro bene divento una iena! Però un tentativo voglio farlo!
LuluCuomo
Io e le mie compagne di liceo avevamo capito tutto anni fa, e per mitigare lo stress di temi e interrogazioni avevamo colorato un intero libro di Winnie the Pooh (allora i libri da colorare per adulti non esistevano), appendendo poi i disegni sui muri della classe. Il prof di filosofia ci aveva preso per i fondelli mezza lezione.
io ne ho chiesto uno per Natale ma devo aver sbagliato la letterina, perchè Babbo Nat …ehm .. mio marito me ne ha regalato uno per bambini!! 🙁 vabbè… lo farò comunque per aumentare la mia autostima rimanendo tranquillamente nei contorni … (…spero!)
io ho proprio iniziato la foresta incantata e ho quello degli animali. ci si perdono le ore, volendo
Nooooooooooooooooooooooo. MA VERAMENTE FAI?????????!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Adoro i libri della Basford, io quando coloro mi rilasso molto e per fortuna con mia figlia le occasioni non mancano, buon fine settimana marziane
Paola
http://www.lechicchedipaola…
Trovo che sia piacevole questo ritorno al classico foglio e matita! Togliamo gli smartphone dalle mani dei bambini e insegniamo la vera manualità.