Già nella mia tenera età delle elementari, quando ancora l’ingenuità e l’ignoranza mi tenevano distanti dal concetto di ghiandole anali, cominciai a capire quanto la vita fosse ingiusta: la varicella mi lesionò il nervo acustico e io non sentivo più le lancette dei secondi del mio Scuba Swatch e poco dopo si abbatté sui miei occhi la violenta scure della miopia. Con occhiali da quattrocchi lasciati regolarmente nello zaino perché altrimenti mi sarei sentita poco fashion and beauty.
Oggi non ho ancora avuto il coraggio di fare l’operazione agli occhi e guardo le vetrine dell’Amplifon per proiettarmi nel futuro.
Per fortuna però tutto si compensa: il senso del gusto non ha mai avuto rivali e ultimamente sto affinando anche l’olfatto grazie alla pratica odorosa di vini e profumi.
Ma in uno dei rari momenti in cui la teoria è prevalsa sulla pratica, ho fatto una scoperta sconvolgente.
Accantonando per un attimo la poesia romantica evocata dall’acqua di rose e dal bergamotto, basta aprire Wikipedia per capire che i profumi contengono cose indicibili e abbastanza disgustose:
- Castoreo: sostanza giallognola prodotta dal castoro e secreta dalle ghiandole situate tra l’ano e l’organo sessuale (e ce le mangiamo pure!!!).
- Muschio: non è certo il vellutino verde dei boschi che si usa anche per il presepe, bensì trattasi di palline ormonali depositate dal maschio del mosco (ruminante asiatico di piccola taglia) durante la stagione dell’ammmòre per attirare la femmina. Il muschio della genetta è usato per Chanel n°5 (ciao Marilyn) e Shalimar di Guerlain.
- Zibetto: altra secrezione delle ghiandole perianali, questa volta dell’animale omonimo. Diluito nell’etere e nell’alcol dona gradevoli tonalità floreali e aromatiche. Wow.
- Ambra Grigia: dopo il muschio, ecco un’altra sostanza che mi ha posto di fronte alla mia becera ignoranza, pensavo si trattasse di una variante della resina fossile delle conifere e invece è una sostanza fecale espulsa dalle balene (mezzo chilo costa 60.000 euro). Se avessi letto Moby Dick forse sarei stata meno illusa. Chi ha Dior Poison ora sa cosa si porta addosso.
- Sassi di Hyraceum: urina cristallizzata dei roditori sudafricani hyrax. (La trovate qui se volete fare un pazzo pazzo shopping).
Continuerò a brancolare nello smarrimento aggravato da due profondi interrogativi:
I vegani come si relazionano con Chanel n°5?
E i Re Magi con l’incenso e la mirra dove credevano di andare?

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Incenso e mirra sono resine vegetali, i re Magi sapevano il fatto loro…