L’ordine per me, fino a poco tempo fa, è sempre stato come la dieta: parto con tutti i buoni propositi il lunedì e il venerdì sono già in pizzeria ad ordinare una speck e zola, alzando bandiera bianca e dimostrando la mia totale assenza di forza di volontà quando si tratta di dover contrastare la fame.
Nello stesso modo spesso, mossa da nobili intenzioni, ho subito svariate ondate di follia del riordino che sistematicamente finivano come le diete: dopo due settimane tornava il delirio e il caos primordiale nella mia magione, soprattutto nell’armadio. Il problema in questo caso non era la mia mancanza di volontà o la pigrizia, ma un numero notevole di oggetti che accumulavo e che risultavano ingovernabili. E li accumulavo senza apparente spiegazione. Decine di golf di tutti uguali, collant di ogni foggia e decine di scarpe col tacco, anche se io non uso i tacchi, comprate per il malefico principio del “non si sa mai”.
Decine di abiti comprati con la convinzione che prima o poi un maschio saggio potesse portarmi da Cannavacciuolo a cena. Vi era poi un’ingenuissima anta del mio armadio, davvero tenera, quella del “lo tengo che mi va quando dimagrisco”. Qui giacevano cose dal 1999.
Avevo poi scatole di vecchi ricordi con le cose che andavano ricordate e le cose che invece era meglio dimenticare, ma assurdamente non gettavo. Un giorno ho capito e ho buttato tutto il superfluo liberandomi da tutto ciò che tenevo pigramente custodito con inutili scusanti.
Che cos’è il decluttering: se lo chiamiamo così è colpa di Marie Kondo
Dopo Marie Kondo una simile pulizia estrema viene chiamata da tutti decluttering e, in realtà, senza cadere nel disturbo compulsivo del minimalismo estremo, si tratta semplicemente di pensare pulito e conciliare un minimo di ordine razionale con le proprie passioni e con la vita vera di tutti i giorni.
Significa rispettare gli altri, ma anche se stessi e concedersi un po’ di tempo per pensare a noi e all’ambiente che ci circonda. Serve davvero a qualcosa accumulare tutti quei vestiti? Sono davvero necessari otto maglioni a righe tutti uguali?Non è forse meglio comprarne solo uno, di buona qualità, di materiali naturali e magari di un brand che produce eticamente in Italia?
La risposta è ovviamente sì: il decluttering è solo una questione di pulizia mentale in primis e di razionalizzare i nostri reali bisogni senza diventare accumulatrici seriali di inutilità.
Vi è poi un aspetto più infido e nascosto nell’accumulare: a volte tendiamo a non volerci liberare degli oggetti, non solo per pigrizia, ma anche perché non vogliamo gettare il passato, ma spesso è un bene invece farlo.
Facendo ordine si fa spazio sia fisico che mentale, ci si libera da oggetti legati a vecchi ricordi a volte ingombranti, non si tratta solo di un banale e superfluo “buttar via”, ma di un modo più consapevole di rapportarci con gli oggetti di cui ci circondiamo perché l’ambiente in cui viviamo influisce in modo potente sul nostro stato d’animo.
Non potrei mai vivere in una casa disordinata, non potrei mai vivere in una casa troppa colorata e con stili confusi ed eccessivi, non potrei mai vivere nel caos, sia esso visivo o sonoro.
Sistemando casa, ho capito inoltre cose di vitale importanza marziana che mi pare giusto e corretto condividere con voi.
Perché è saggio fare ordine e non accumulare cose a caso: il decluttering preventivo
1. Lo so, tutte smaniamo per l’ultimo trend del momento, ma tutti quei golfini verde menta, le gonne in color block, il color burgundy o i pantaloncini tulipano che giacciono nel nostro armadio dovrebbero farci riflettere. Meglio pochi capi, ma buoni, che mille di passaggio e di puro petrolio. Le fibre naturali e di qualità durano una vita.
2. Non si dimagrisce, o meglio se succede, una gonna del 2009 non sarà più utile nel 2016. Bisogna quindi farsi coraggio e fare una pulizia staliniana dei propri reperti bellici risalenti alla Guerra del Golfo.
3. Bisogna arrendersi all’inevitabile cambio di stagione anche se si ha un armadio grosso perché poi, col casino della vita vera, si finirà inesorabilmente per trovare i costumi vicino ai pile da montagna e questo non è un bene.
4. Forse non è saggio comprare venti cover per un iPhone.
5. Prima di comprare smalti dai colori dubbi quali il verde, il fango o l’azzurro, fermarsi, posare la boccetta e allontanarsi a mani alte.
6. Bisogna arrendersi: le ciprie non sono eterne e anche se sono di marca scadono. Questa triste verità deve servire da memento ogni volta che pensiamo di comprare l’ennesimo blush color pesca.
7. Immagino che tutti quei libri intonsi e quelle riviste patinate impegnate non si leggeranno da sole nemmeno per i prossimi 10 anni.
8. Stare lontano dai negozi che vendono cose inutili e carine appena abbiamo l’accredito dello stipendio perché forse una formina per fare un uovo a forma di cuore e del nastro adesivo color arcobaleno non sono poi così necessari.
9. Una casa ordinata ed essenziale è un ottimo spazio dove rifugiarsi per trovare calma e rilassarsi. Nessuno può essere zen in mezzo al casino.
10. Bisogna essere costanti, come per lo sport, non mollare mai, non cedere mai più all’accumulo seriale perché altrimenti si ritorna al Big Bang iniziale e tornerà l’urgenza del decluttering pesante.

0 Commenti
Ora me lo stampo questo post perché sono anche io sempre armata di ottime intenzioni ma finisco sempre malamente… confesso di avere scatole di vestiti denominate “obiettivo” (ebbene sì. ..) ma che non vedono la luce da qualche annetto ahimè e sono compulsiva x cartoleria e riviste… le premesse non sono buone ma …voglio farcela!
Io il decluttering lo faccio sai come? Lanciando tutto dentro ai cassetti alla rinfusa. Fuori ho una meravigliosa casina ordinatissima. Basta non aprirli, ed è tutto molto bello xD
Mi sembra di capire che non sono la sola che compra valanghe di riviste che non legge mai! Molto bene 🙂
Pensa che io, a proposito di riviste, ho fatto fuori, anche se molto a malincuore, tutti i Sale&Pepe accumulati negli anni. Ora li compro, li leggo e poi via nel riciclo carta
Non possiedo nulla di supefluo perchè butto o regalo quasi tutto, non ho problemi a taglaire col passato ,anzi qualceh volta rimpiango di aver gettato una cosa ch invece mi servirebbe ancora… ma… sono disordinata ed utilizzo ancora quelle gonne del 2007. Mi sa che non penso pulito , penso a caxxo.
Una tesi che sostengo da un sacco di tempo <3