Non dimenticherò mai la sensazione che provai la prima volta che misi piede a Roma: non ebbi l’idea di sentirmi a casa ma di aver finalmente trovato casa. E da lì l’amore per la magica città di Roma mi accompagna indelebile nel mio quotidiano, tanto che se non ci torno almeno un paio di volte l’anno ne sento una grande mancanza.
Pian piano comincio a conoscerla sempre di più, difficile trovarsi a Roma e resistere alla tentazione di andare a passeggiare sotto al Colosseo, sull’Altare della Patria, a Piazza Navona, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, al Pantheon. Ma l’avida voglia di scoprire tutte le altre bellezze che le appartengono è tanta e così ultimamente ho messo in saccoccia nuove perlustrazioni, luoghi insoliti di Roma e mete meno frequentate.
Un paio di settimane fa mi sono dedicata a due quartieri molto diversi tra loro ma entrambi molto belli e pregni della città eterna, la Garbatella e Coppedè. Ma non solo: in questo post troverete altri luoghi di grande fascino e interesse della Capitale che vi regaleranno grandi emozioni e bellissime fotografie!

6 luoghi insoliti e meno frequentati alla scoperta di una Roma piena di fascino
La Garbatella
Questa zona di Roma, sorta poco prima degli anni Venti e riconosciuta solo recentemente come rione, mi ha letteralmente stregata: è immediata la percezione di una Roma diversa da quella del solito turista, eppure si scopre uno dei suoi cuori pulsanti più sinceri e genuini.
Case basse, suddivise e catalogate in lotti (lotti abitativi di case popolari originariamente destinate e progettate per i lavoratori di un porto fluviale parallelo al Tevere che poi, con l’avvento dell’epoca fascista, non fu mai realizzato), tanto verde, viuzze pacifiche e silenziose, edifici molto popolari alternati a piccole palazzine o villini ben riqualificati nei quali vien la voglia d’abitarci subito.
È forte il contrasto urbanistico tra la connotazione originaria, storica e ancora attuale del quartiere operaio di sinistra e della lotta sociale, e la presenza di diverse costruzioni dell’epoca fascista che hanno lasciato un imponente segno.
Consiglio di perdersi in tutte le vie e impiegarci almeno due ore girando a piedi. Se per caso siete su quattro ruote perché magari avete usufruito di un noleggio auto a Roma, qui non impazzirete per il traffico di cui è celebre la città e oserei dire che potreste anche trovare più di un parcheggio!

(sulla sinistra c’è la Trattoria Dar Moschino da segnarsi per un pranzo di piatti tipici romani)







Il quartiere Coppedè
Si cambia decisamente atmosfera rispetto al quartiere Garbatella. Qui a Coppedè, nel giro di poche vie, si trovano le più belle case di Roma, palazzi e dimore storiche che profumano di millemilamilioni di euro, impreziosite dalla mano del loro creatore, l’architetto fiorentino Gino Coppedè che, tra i suoi numerosi lavori, progettò questo gruppo di case in stile liberty ornamentale e la zona divenne così caratteristica da prenderne il nome.
Qui ci sono cose come i Villini delle Fate, il Palazzo del Ragno, la Fontana delle Rane, il Palazzo degli Ambasciatori, con interni in parquet per i soggiorni, in maioliche smaltate per le cucine e in mosaici in stile pompeiano per i bagni. Roba umile.
Ah, Dario Argento ha girato a Coppedè un paio di film.
È tra i luoghi insoliti di Roma perché meno frequentato dai turisti al primo arrivo, ma è bello perlustrare questo quartiere proprio per il piacere architettonico e decorativo delle sue case particolari. Indispensabile avere a portata di mano Google Maps e Wikipedia per non perdersi nulla: la zona è piccola e volendo si gira in poco tempo ma è bello poter guardare i dettagli e sapere dove sono collocate le dimore più interessanti.




Il Giardino degli Aranci e Piazza dei Cavalieri di Malta
Sono una patita delle viste dall’alto, unica ragione per la quale mi sforzo di camminare in salita: vedere il panorama.
Roma dall’alto è bellissima e ci sono tanti posti per vederla, il più noto è il Gianicolo, però per me il più bello e suggestivo è il Giardino degli Aranci visto al tramonto.
Ho fatto una corsa pazzesca perché in novembre alle 16.30 il sole già cala e io mi trovavo ancora sotto al Circo Massimo, sono arrivata sudata, ansimante e disperata ma ce l’ho fatta, ho visto un tramonto fantastico e mezza Roma che si tingeva di oro e rosa.
Sarà strano, ma poi bisogna andare a fare le comari e a mettere l’occhio in una serratura: è quella del portone di Piazza dei Cavalieri di Malta che si trova poco più avanti rispetto al Giardino degli Aranci e cosa si vede nel buchino? La cupola di San Pietro. Affascinante e suggestivo.

(qui sono state girate alcune scene de La grande Bellezza)


Via Piccolomini e l’illusione ottica del Cupolone
Bisogna davvero ritagliarsi del tempo per raggiungere questa via, percorrerla avanti e indietro e sentirsi dei cretini.
Perché io davvero non sono riuscita a dare una spiegazione a questa illusione ottica pazzesca che coinvolge il Cupolone: in fondo alla via lo si vede gigante, man mano che ci si avvicina diventa piccolissimo. E tu sei lì che fai avanti e indietro e non capisci. Ok.

Villa Pamphili
Roma città eterna senza tempo, così come i suoi mezzi pubblici, eterni e senza tempo. Ma è grazie a questo che, trovandomi in Via Piccolomini, abbandonata dagli autisti dell’Atac, ho guardato Google Maps e ho notato la vicinanza con Villa Doria Pamphilj, il più grande parco pubblico di Roma, che non avevo ancora mai visto. Uaaaahh. Grandioso parco di Roma. Mentre ci ero immersa mi son detta: ma che cci frega a noi de Central Park?!



Il Cimitero Acattolico
Meta della Roma capitale decisamente insolita e più noir, nel quartiere Testaccio ai piedi della Piramide Cestia, c’è il cimitero acattolico in cui sono sepolte numerose persone di altre fedi religiose o atee. Tra i personaggi più noti c’è Antonio Gramsci, Carlo Emilio Gadda, il figlio di Goethe, Percy Shelley, John Keats.
All’ingresso mi hanno detto che c’è anche la tomba della giornalista Miriam Mafai e io che mi son precipitata a cercarla disperatamente, convintissima che fosse la prima conduttrice di Chi l’ha Visto e invece anche no, quella si chiama Donatella Raffai (ci fa solo rima) e peraltro ad oggi è ancora viva. E io confermo ancora una volta di essere sulla retta via dell’Alzheimer.


Innamorati di Roma anche voi?
Continuate a leggere Vita su Marte nella sezione dedicata alle bellezze della Capitale.
0 Commenti
Mi mancano e devo provvedere!!!
…e aggiungo (perché ci son tornata a pensare a Roma in questi giorni dopo questo post) il rione San Saba e il parco della Caffarella! Ecco, adesso ho bisogno di tornarci proprio…
Mi fa sempre piacere vedere come Roma venga apprezzata per chi viene a visitarla. Spesso non ci rendiamo conto in quale meravigliosa città viviamo e vederla con gli occhi del turista fa veramente bene. E poi, incontrarti per caso è stato un vero piacere!!! Spero di rivederti presto!! Un bacione!
Eh ma certo, ti capisco. Certe tappe non possono mancare mai, credo di avere 352 selfie davanti alla fontana di Trevi 😀
Spero che approfitterai di qualche spunto, meritano tutti!!
Ciao Gloria, che bello sentirti parlare della mia città con tanta passione! Purtroppo noi romani (di nascita o di adozione) spesso ci dimentichiamo la bellezza e il privilegio di vivere qui, distratti dalle moltissime difficoltà della vita quotidiana.. traffico, smog, incuria. Ma le isole di bellezza ci sono e vanno scoperte e diffuse!
Per i prossimi passaggi romani – spero ancora molti – ti segnalo il link di Fabiana, una blogger romana che ha anche un bellissimo Instagram pieno di foto di Roma “nascosta”:
http://www.dressupforarmage…
Ci sono spunti interessanti su alcuni angoli meno conosciuti della città.
Per il resto solo altri due suggerimenti, sempre per girare a zonzo senza meta: i murales di Tor Marancia e il lato sud di viale Trastevere, intorno a Santa Cecilia.
Grazie di questo post Gloria! Stavo appunto programmando un week end a roma, ma essendoci già stata volevo vedere delle cose “non da turista” (ma anche da turista vedrai…)!!
Ti capisco.
Che meraviglia, vorrei fare le valigie subito