1,2K
La bellezza culinaria dell’Italia è che ogni piccolo borgo, quartiere e via hanno un prodotto tipico e un piatto locale di cui vantarsi.
Abbiamo una varietà gastronomica pazzesca che credo ben poche altre nazioni possano vantare.
Un’iniziativa di IgersVarese #VAassaporato che vuole promuovere il territorio locale dove vivo e i prodotti tipici è stata galeotta per farmi preparare e condividere questo risotto.
Sì perché a Luingeles non abbiamo solo il lago, Piero Chiara e il mercato, ma abbiamo anche prodotti locali e piatti tipici che è giusto ricordare.
Tra le alborelle fritte e il lavarello in carpione, c’è anche la Formaggella del Luinese DOP che è un formaggio a pasta medio-dura di capra che viene prodotto con il latte della Nera della Verzasca, una valle proprio sopra Luino.
E’ un formaggio che si presta a tanti usi, non solo al consumo a crudo, e uno di questi è la mantecatura del risotto.
Ecco come lo faccio
Occorre
320 grammi di riso vialone nano
1 cipollotto fresco
2 noci di burro
2 foglie di salvia
1 bicchiere di vino bianco
brodo vegetale caldo quanto basta
100 grammi di Formaggella del Luinese a dadini
pepe per guarnire
Lavate e pulite il cipollotto.
Il bulbo bianco tritatelo finemente perché ci servirà per il soffritto.
La parte verde, pulita e tagliata in lunghezze di circa 4/5 cm, va ben rosolata in padella con un giro di olio finché non diventerà croccante.
Una volta cotta, tenetela da parte perché servirà da guarnizione finale.
Per il risotto si procede in modo classico: fate rosolare il cipollotto con il burro e due foglie di salvia per insaporire, aggiungete il riso, fatelo tostare bene e sfumate con un bicchiere di vino bianco.
Continuate la cottura del vialone nano aggiungendo un mestolo di brodo caldo alla volta.
Una volta cotto, toglietelo dal fuoco e aggiungete la formagella per mantecarlo bene.
Servite guarnendo con il cipollotto croccante e un giro di pepe.
0 Commenti
Una lacuna terribile la mia, visto che non conoscevo questo formaggio. Il risotto deve essere squisito