Posso dire con fiera certezza che i lettori marziani spaziano in un’età compresa tra i 16 e i 70 anni: meglio di una sagra della porchetta ad Ariccia, meglio di un hotel sulla riviera romagnola ad agosto, meglio di una coda all’ufficio postale.
Everybody dance now su Vita su Marte.
Detto ciò e salutate tutte le generazioni in lettura, siamo pronti per affrontare una tematica trasversale e infestante che è stata da altri ben riassunta col nome di Buongiornissimo Kaffè.
I must del club del Buongiornissimo Kaffè
Che tu ne sia il fautore o la vittima, di certo avrai avuto a che fare con immagini pixelate, frasi coi peggiori font di Caracas (maledetto Comic Sans), scritte glitterate, sagge citazioni di Mafalda, improbabili fiori volanti sospesi su tazze di caffè fumanti, angioletti e arcobaleni, neonati e gattini parlanti, riesumazione delle emoticon di Msn e di certo ti sarai imbattuto su Facebook in contenuti del tipo:
- condividi se sei indignato
- è ora di fare pulizia contatti
- i cani sono meglio delle persone
- metti anche tu un amen per salvare un bimbo dalla leucemia
- sono stufo delle persone false
- cuccioli in cerca di casa
- metti mi piace se anche tu pensi che Padre Pio vegli su di te

Bufale, falsi miti, grafiche primordiali: rievocazioni storiche dell’epoca Windows 95, quando le immagini si caricavano a strisce orizzontali, alla velocità di una striscia ogni 15 secondi.
Nessuno si riesce a spiegare perché gli over 50 su Facebook e su Whatsapp vivano ridenti e ignari nella loro bolla modem 56k.
Ma chi è la radice del fenomeno paranormale?!
Ma poi vi giuro, su google immagini ho fatto una ricerca caricando alcune delle immagini che ricevo su whatsapp: non esistono, non ci sono!!! Ma dove cavolo vengono generate?!
Da collezione! Scambio immagini rare del Buongiornissimo!
Sono una persona cattiva – levatemi subito dai vostri kontatti! – perché ho mentito a madre al solo scopo sociologico di analizzare il fenomeno e non ho neppure avuto la risposta che speravo: il maledetto meccanismo delle catene obnubila la radice di ogni male.
Siamo destinati a vivere nello sconcerto e nella rassegnazione.

Non da ultimo vorrei fare notare che il trend ce lo ritroviamo tutti i giorni anche sui quotidiani: la rubrica di Mattia Feltri su La Stampa si chiama Buongiorno e quella di Massimo Gramellini sul Corriere della Sera si chiama il Caffè.




















