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Questa sedia nasce in Messico negli anni 50 ed è stata poi il motore per il design di tutte le sedie e le sdraio che hanno accompagnato le estati italiane degli anni 60 e 70.
Io ho un chiaro ricordo di queste sedie nel circolo del paese dove andavo a prendere il Calippo Frizz da bambina.
Erano verdi ed erano probabilmente un residuo post bellico degli anni del boom economico, ma ancora resistevano a noi bambini e ai vecchietti che giocavano a scopa bevendo bianchini.
Chiunque si sia seduto su una sedia con le corde in plastica, magari in pantaloncini, se lo ricorda per tutta la vita per i segni da braciola grigliata sul retro coscia.
La sedia però più famosa e più bella di questo filone anni 50/60 è senza dubbio proprio l’Acapulco nata, leggenda vuole, da un’idea di un turista francese che cercava una sedia fresca, in cui circolasse l’arie, per le alte temperature messicane in estate.
Immagino che questa storiella sia una fregnaccia colossale e penso sia banalmente nata dalla tradizione artigianale locale.
Sicuramente è anche la più comoda e la più sensata per questo tipo di copertura essendo a conca.
Quest’anno questa sedia è finita in un tantissime riviste e cataloghi del settore casa, giusto per stuzzicarci il nervo del desiderio.
Si trova anche facilmente, sia bianca che colorata, da Maisons du Monde.