Ogni anno preannunciano estati torride, anticicloni dai nomi dei traditori biblici, temperature roventi.
E noi qui a visualizzarci magliette pezzate, bambini indiavolati che si buttano nelle fontane, tiggì che allertano sui collassi degli anziani che in realtà son sempre tutti in coda all’ufficio postale, beviamo di più, evitiamo di uscire nelle ore più calde, mezzogiorno di fuoco, entro nel frigorifero, ci esco a ottobre, ciao.
Ma non è sempre così e non è così dappertutto.
Vorrei dirvi che nella Valtravaglia in cui abito c’è sempre modo di trovare del refrigerio, per esempio tra gli alberi dei boschi, sotto le fronde degli aceri, nelle fresche acque del Lago Maggiore e, per qualche strano mistero della climatologia, i giorni di caldo eccessivo non si protraggono mai troppo a lungo poiché si scatena un corroborante temporale spiegabile solo dagli amici di Luca Mercalli.
E poi ci sono le zone di montagna e dei laghi alpini che sono ancora più fresche e paradisiache, i miraggi di ferragosto.
In questi tipi di paesaggio si possono trovare quelle che gli americani chiamano cabin e che noi chiamiamo baite di montagna, rifugi, cottage al lago, casette sugli alberi.
Nomi che ci riportano subito alla mente polenta, pizzoccheri e canederli ma non deconcentriamoci dall’intento refrigerante e, se soffriamo troppo il caldo, valutiamo l’idea di trasferirci in una casetta di legno in mezzo al bosco.
Segue una selezione di immagini la cui visione garantisce un immediato refrigerio e una sensazione di benessere.
Meglio di una meditazione yoga e di un’ipnosi di Giucas Casella.
Per gli appassionati del genere, consiglio di seguire il profilo Instagram The Cabin Chronicles e di cercare siti come Mountain Living e Cabin Living.
0 Commenti
ecco, sì, meglio evitare i fuocherelli improvvisati…
Ma che super post ragazze! qua da prendere carta e penna (ovvero pinnate a manetta su Pinterest). Io da qualche anno a questa parte noto ahimè che la sopravvivenza estiva nella Pianura Padana mi risulta alquanto difficile, e ogni anno sempre di più. Anche fisicamente soffro e comunque, al di là dei bollettini medici, ad Agosto montagna… le Dolomiti mi aspettano! Magari non mi aspetterà una magione come queste ma sicuramente a vista e refrigerio siam lì 😉
Mamma mia, non sai la rabbia per tutto ciò che si sente al tiggì in questi giorni.
Oh fai più che bene. Io sono appena tornata da un viaggetto ma solo perché avevo rastrellato il meteo e le temperature davano la massima a 25, altrimenti non sarei partita, w il fresco!