Autogrill: monumento, istituzione e statua della salvezza dei viaggi in autostrada.
I miei primi 40 anni: rubo a Marina Ripa di Meana il titolo della sua prima biografia per lo striscione immaginario dei festeggiamenti.
Per capire quanto per me sia fondamentale l’idea di un viaggio e di uno spostamento con la buona pace della sosta in Autogrill basta rileggere la prima riga di questo post: un inno alla sua presenza, un monitoraggio costante dei km mancanti alla tappa in quello più figo – dai teniamo duro fino a Bologna che c’è il Bistrot più bello – la garanzia del Villoresi Est fuori Milano, la certezza nelle stazioni ferroviarie.
Capite i disagi:
✓ le vibrazioni dell’auto mi stimolano il riempimento della vescica;
✓ la sperduta Valtravaglia dista tre quarti d’ora dall’autostrada, quindi si parte sempre presto, si fa colazione presto e la fame torna molto presto;
✓ non posso resistere alle patatine e alle tavolette di cioccolata in offerta al 50%;
✓ solitamente mi dimentico almeno una tra le seguenti cose: liquido delle lenti a contatto, filo interdentale, lima per unghie.
Cosa ci facciamo io e Rossana vestite di pailettes e di collane brillanti in un Autogrill?
Ci riempiamo la panza dopo essere state ad un evento in cui il cibo non era sufficiente ????
Autogrill quest’anno compie 40 anni e il peso della sua internazionalità è sempre più corposo: io son qui ad annovarare la stazione Cadorna di Milano, Fiorenzuola d’Arda e Gioia Tauro ma gli Stati Uniti rappresentano più del 50% del fatturato del gruppo. Quindi si sono concessi ampi festeggiamenti partecipando al TechFest di New York, ove hanno preso parte attiva ad un dibattito dedicato ai cambiamenti del mondo del food, tra tradizioni e innovazioni, nuove tecnologie, impatto ambientale ed ecosostenibilità.
Ovviamente a questo evento newyorkese non c’eravamo (altrimenti l’avremmo scritto su tutti i muri) ma per noi è stata l’occasione di leggere i comunicati e conoscere nuove tecnologie che chissà, forse arriveranno anche da noi?
Ad esempio, se viaggiate spesso oltreoceano ditecelo che vi facciamo riempire il bagaglio di shopping sappiate che esiste l’app Host2Coast, con la quale si ottengono informazioni sui ristoranti negli aeroporti degli Stati Uniti, si visualizzano tutti i menù e si può pre-ordinare e pagare direttamente dallo smartphone il proprio pasto, per trovarlo già pronto nel ristorante scelto.
La vita.
Scusate se mi sovviene Giacomo Leopardi con la sua ultima poesia: Gloria rimembri ancora quel pasto frugale e fuggitivo all’aeroporto di Mestre in cui un’orata e piselli costava 25 euro? Ovviamente non era Autogrill e ovviamente li ho trovati tutti pazzi.
0 Commenti
Autogrill- quanti ricordi dai viaggi :-))))
Concordo e confermo, le piccole e medie realtà sono quello che sono. Le grandi dovrebbero avere qualche responsabilità in più…
Ohhh stupendo quello!!! Ed il self service nelle stazioni di servizio più belle?? Hanno ottime melanzane alla parmigiana *______*
Sarei felice che fosse un luogo comune ma non mi è dato saperlo perché personalmente non conosco nessuno che ci lavora…
Invece ho alcuni amici che lavorano in piccole e medie realtà che potrebbero confermare quanto esse non siano necessariamente garanzia di non sfruttamento!
Bistrot veramente top, in stazione centrale a Milano vado solo lì.
Ok, se è fame sei capita e perdonata!!! AHah!
Allora non molla!!! 😀
Bufalino e Apollo nel cuore <3
E che meraviglia quando il bistrot regala le gioie di una pasta al forno che nemmeno a casa*
Va beh la smetto, che sarei pure a dieta. Ma giuro che dopo questo post vorrei fare un viaggio in auto solo per mangiare in Autogrill 😀
*(va beh, io in cucina proprio non ci so fare…)