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Succede che improvvisamente ti viene voglia di mangiare un plumcake con il prosciutto cotto o le fette biscottate con il brie.
Succede che da un momento all’altro il mento si costella di orrendi brufoli che, per dimensioni e sembianze, potrebbero essere classificabili come pustole di un mai debellato vaiolo di secoli dimenticati.
Tutto queste manifestazioni, in apparenza legati alla presenza di un Poltergeist cattivo, sono una piccola parte delle gioie che può regalare una sindrome premestruale pesante.
Momento talmente infausto che porta ad un tale sconvolgimento psico-fisico che chi ne soffre dovrebbe avere il diritto di mettersi in malattia almeno un paio di giorni.
Il problema non è tanto il gonfiore, i brufoli, l’aumento di peso, la fame chimica, la stanchezza o l’insonnia ma la vera spada di Damocle è lo sfinimento per le Montagne Russe dell’umore a cui non c’è rimedio.
Nemmeno una cerbottana carica di magnesio può fare qualcosa per tutto questo.
★ Odio tutto e tutti
Da Biancaneve, regina del fuocolare e delle torte fatte in casa, divento improvvisamente Sauron l’Oscuro che detesta tutta la Terra di Mezzo.
Solo con notevole fame.
Penso che potrei conquistare il mondo ed assoggettarlo al mio volere.
Immagino un regno articolato di carattere feudale con vassalli valvassori e valvassini.
Immagino un’altissima rupe dove posso buttare tutti quelli che non sopporto, cioè chiunque.
★ Piango
Piango per tutto.
Anche davanti alla pubblicità della Barilla.
Sono capace di piangere con qualcuno in modo copioso e imbarazzante mentre dico: “No, tranquillo, sto bene, non c’è niente che non va” sfiorando così il ricovero coatto in un reparto di sanità mentale.
★ Il letto quale unico rifugio sicuro
Mi guardo allo specchio e vedo Ursula della Sirenetta.
Solo che io ho anche i brufoli.
Non posso affrontare il mondo in questo modo, cerco quindi rifugio nell’unico luogo sicuro, certo e confortevole del pianeta: il piumone.
★ Fame
Per cercare una qualsivoglia consolazione ai punti di cui sopra, mi dirigo in cucina per cibarmi di cioccolato e salame lagnandomi di avere lo stesso culone di Kim Kardashian, solo che lei lo ha rifatto e io no.
★ Odio le persone, ma amo gli animali
Divento improvvisamente, fortunatamente solo per tre giorni al mese, una di quelle brutte persone che preferiscono gli animali alle persone.
Odio tutti, ma piango per le gif dei gattini.
★ Polemizzo
Anche sulla provenienza dello zucchero di canna che hanno al bar, su come vengono gestiti i fondi pubblici, sulla fine di Sense8 e su Dylan ha lasciato Brenda Walsh.
★Non voglio vedere nessuno
Voglio crogiolarmi nel mio dolore, in solitudine, mentre ascolto musica socialmente non accettabile dopo i 30 anni, senza essere giudicata da nessuno.
★Non ho vestiti da mettermi
Penso che forse dovrei uscire e svagarmi ma, improvvisamente, non ho nulla da mettermi.
Ho un guardaroba pieno di niente.
Tutto mi sta male, tutto mi fa più grassa e tutto è orrendo.
Rimane solo il pigiama.
Torniamo quindi al punto del piumone.
Passati questi questi quattro folli giorni, all’arrivo del mestruo, improvvisamente cala una pace interiore, ma scattano dei dolori ancestrali per cui vorrei gettarmi a terra disperata, come una punta del Brasile che simula un fallo.
Finita l’esplosione nucleare, tutto torna torna normale, tutto è rosa ed ovattato.
Risorgo come Gandalf il Bianco: alla prima luce del quinto giorno, all’alba, ad Est.
0 Commenti
la cosa più detestabile per me è la netta sensazione di andare fuori controllo per ogni cazzata e allo stesso tempo non riuscire a fare nulla per fermare questa spirale autodistruttiva.
Senti io ti amo Rossana
superbe come sempre. quanta verità, amiche.