Ci siamo quasi, ed è già tempo di organizzarci per sapere come sopravvivere al Natale (le gif a tema aiutano molto).
Dai che va tutto bene, dai che ogni anno come viene se ne va.
Io dico purtroppo, perché me ne starei beata al calduccio a non fare una mazza all’ombra di un albero sempreverde e spessofinto pieno di decorazioni, mangiando fette di panettone con pure l’uvetta e i canditi degli altri, scartando regali e facendo lampeggiare le lucine in un’intermittenza senza fine mentre ascolto A Christmas Album di Barbra Streisand.
Ma mi rendo conto che tutte queste cose possono essere tanto adorabili per molti, quanto ragione di detestabilità per altri, senza contare che il periodo fatto di cose buone e belle si porta inevitabilmente dietro un carrozzone di cose oggettivamente discutibili per tutti.

COME SOPRAVVIVERE AL NATALE
Ovvero: tutte le destabilizzazioni delle feste
L’ansia e il disagio dei regali di Natale
Farli e riceverli.
Tutto bellissimo quando: ricevi cose che ti piacciono e provvedi a fare i regali per tempo alle persone a cui vuoi davvero bene.
Poi ci sono i regali di melma (e qui c’è un bel capitolo dedicato al superamento del problema), l’ansia e il disastro d’essere arrivati a comprare i regali al 24 dicembre, l’annoso problema del non so cosa fare (io però faccio servizio pubblico tutto l’anno con le wishlist e le idee regalo) e i regali che sentiamo di dover fare per forza e non per piacere.




Il rito degli auguri
Ok che in ascensore non si sa mai cosa dire ma potrei fare un post dedicato ad altri 355 temi e luoghi comuni da affrontare per evitare che già al 20 novembre il vicino di casa possa iniziare a dire se non ci vediamo più tanti auguri a lei e famiglia! e proseguire così tutti i giorni fino a Natale.
Per poi augurare Buon Anno fino a fine febbraio.


L’entità calorica dei pasti
Solitamente per me questo non rappresenta un problema ma a Natale il livello cibo sulla tavola si impenna più in alto dell’Everest facendoci invocare il grappino, il digestivo, i pacchi di effervescente e sbobbe varie per l’inibizione della pompa protonica che scongiurano il problema del reflusso gastroesofageo.
A tal proposito è bene ricordare che gli all you can eat non li hanno inventati i cinesi ma le nonne italiane a Natale con la dicitura all you must eat.


Quando ci chiedono qual è il valore intrinseco del Natale
E vogliono solo sapere se andiamo a Messa.

Le formalità e i complimenti dovuti
Perché a Natale si sta in compagnia, si vede la famiglia, si dice sempre grazie, che bello e che buono. Anche quando lo zio ha pensato a un menù originale a base di montone glassato con bacche di goji in pastella e tu sei costretto a dire che buono zio, ci domandiamo ancora perché non hai fatto lo chef.
Anche quando il tuo Natale ideale sarebbe sotto strati di piumone e il tuo livello di interazione col mondo si esprime al meglio con una X.
Senza contare l’outfit elegante auspicato dalle generazioni che ci precedono verso la moda 2017 col croc top di lana vista ombelico e la calza a rete grossa oro.



Dopo il Natale c’è il Capodanno
È da Ferragosto che ci domandano cosa facciamo a Capodanno.
Ma tranquilli che a Capodanno inizieranno a chiederci dove andremo in vacanza e cosa faremo a Ferragosto.


E allora diciamolo amici, tanti auguri a tutti e
BUON FERRAGOSTO!

0 Commenti
Pure io, batti il cinque.
ahahahahahah io sono quella che non va quando vanno (tutti) gli altri ahahahahh
Ma anche a te!!! E dove vai in vacanza? Ahhahaha!
Esatto 😀
…” a voi e famiglia!”