Il rinnovamento di Gucci di questi ultimi anni è pazzesco e ne è determinante la presenza di Alessandro Michele, il direttore creativo che si conferma un petardo di fantasia, colori ed eclettismo. (E le vendite degli ultimi 9 mesi si registrano a un +44,5%).
Ma per la novità culinaria dell’Osteria Gucci Garden stavolta è determinante Massimo Bottura.

Osteria del Gucci Garden a Firenze
Il 9 gennaio scorso, in occasione del Pitti Uomo, è stata inaugurata la nuova Osteria del Gucci Garden (il rinnovato museo Gucci in Piazza della Signoria) situato nel palazzo della Mercanzia a Firenze: 35 coperti, porcellane Richard Ginori e le nuance del verde come colore d’arredo, acido per le boiserie e petrolio per i velluti delle sedute.


La cucina propone ingredienti italiani d’eccellenza elaborati in proposte della tradizione che si relazionano al contesto internazionale della città, si spazia quindi dai tortellini modenesi alla tostada messicana, dai risotti ai bun al vapore.
A capo della cucina, la cui supervisione è sempre di Bottura, c’è Karime Lopez, chef messicana di grande esperienza che proviene dal titolato Central di Lima e che è moglie di Taka Kondo (sous chef dell’Osteria Francescana di Modena) a conferma del valore multietnico della sua cucina.
I prezzi del menù vanno da 10 (i contorni) a 30 euro.


All’interno del Gucci Garden, oltre all’Osteria di Bottura, c’è l’archivio storico, una boutique, una libreria e la Galleria, ovvero lo spazio museale nel quale si ripercorre la storia del marchio attraverso abiti, accessori, grafiche, installazioni video e materiale di produzione.
L’ingresso alla galleria è di €8 e la metà del biglietto sarà destinata a progetti di restauro della città di Firenze.




Gucci Décor per la casa

Gucci Décor è la linea di complementi dedicati alla casa lanciata lo scorso autunno con inserimenti graduali che ora trovano il suo compimento: sedie, cuscini, candele, vassoi, tazze e le immancabili porcellane Richard Ginori, marchio che appartiene al gruppo Gucci.
Era dagli anni 70 che mancava l’attenzione del brand alla decorazione per la casa e tutti gli appassionati di design hanno accolto con piacere questo ritorno, fatto di colori decisi e vivaci e decori al limite del kitsch, ormai timbro delle creazioni del marchio, dei mood delle sfilate e forieri di nuove tendenze.
Già immagino i creativi di Zara Home all’opera per proporre presto a noi poveri qualcosa pieno di velluto colorato e animali e noi che non ce ne dispiaceremo più di tanto.






Photo Credit: IG
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