Il bersaglio del lunedì: Emily Ratajkowski

Cosa fa Rocky Balboa ma anche Franco Boschi di Un posto al sole quando c’hanno rabbia e la vogliono sfogare? Tirano i pugni al sacco da pugilato.
Cosa facciamo noi quando è lunedì mattina e la domenica era così bella e quindi perché abbiamo la cellulite e non siamo milionarie col solo pensiero dello shopping, dei viaggi e della filantropia?
Insultiamo la cotanta e ingiusta beltade di Emily Ratajkowski.

Non si può aprire il Corriere della Sera (lunedì scorso, che era pure il blue monday, ritenuto il giorno dell’anno più deprimente per tutto l’emisfero boreale) e subire il disagio di una Ratacosa paragonata alla Venere del Botticelli e venire a conoscenza che ella stessa, nella sua più suprema immodestia, ha pubblicato la foto su Instagram intitolandola La nascita di Venere e raccattando milioni di likes e commenti entusiastici (ma va?).

Avrebbe potuto corredare la foto con una delle didascalie più in voga nel mondo social per il nudo artistico e l’esibizione del corpo, tipo le poesie di Pascoli, le canzoni di Al Bano o estratti del discorso di fine anno di Mattarella.
E invece no, lei, sgargiante come al solito, sceglie di scomodare Botticelli, e si assurge a divinità romana dell’amore, della bellezza e della fertilità.

Cara Emily, sei forse nata da una conchiglia mollusca bivalvia, detta anche Chlamis Glabra, del Mar Tirreno? No. E nemmeno sei sgusciata fuori da una capasanta, immagino.
Sei forse nata dal seme di Urano a cui son caduti i genitali dal cielo dopo che suo figlio Saturno ha deciso di castrarlo perché forse non gli veniva il Sudoku? No. E ALLORA.

Ed è inutile che scendi il cane per pisciarlo con la biancheria intima da gara, perché dopo questo immodesto affronto è ovvio che si ritira fuori dall’archivio l’articolo del TgCom in cui si vede la tua cellulite.

Emily Ratakowsky c’ha la cellulite. Buon lunedì.

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