Io mi domando perché Adam Kadmon e Roberto Giacobbo siano ancora lì a perdere tempo coi segreti della massoneria, coi buchi neri, la morte di Moana Pozzi, gli alieni nell’Antico Testamento e si chiedono pure se lo Yeti è ancora tra noi quando sono ben altri i misteri che nessuno ha risolto e che ancora ci attanagliano.
«Ci dev’essere un dettaglio che m’è sfuggito», direbbe Jessica Fletcher perché io questi fenomeni che andrò ad elencare qui di seguito, confidando in un vostro supporto, proprio non li comprendo.
LA CODA AL CASELLO PER PAGARE CON LE MONETINE
Pensateci, in qualunque casello di qualunque autostrada ci sono tre tipi di corsie: Telepass, carte e contanti. Al Telepass si scorre via veloci per sua natura e scopo e non si crea la coda, alle carte spesso c’è qualcuno davanti ma è cosa umana e fattibile, ai contanti c’è mezza Italia in coda.
Tutti in fila per pagare con le monete e buttare gioiosamente nel cesso almeno dieci minuti della propria vita.
Timide risposte al mistero:
- la moneta addosso pesa, è un’occasione per eliminarla;
- non si vuole lasciare traccia geolocalizzante sul bancomat;
- intanto si fumano una sigaretta;
- 8 italiani su 10 non hanno la Viacard e non sanno che al casello carte possono pagare anche con bancomat e carte di credito.
LA GENTE CHE NON SI TOGLIE LA GIACCA SUI MEZZI
Inverno: 2 gradi, umido, vento, pioggia, tempesta. Pendolarismo abituale: tram, bus, treno. Almeno 20 minuti ammassati come il peggiore allevamento di suini, temperatura interna al mezzo pari a quella del Deserto del Lut con escursione termica tra sali e scendi di almeno 50 gradi. Ma il piumino, la giacca imbottita e il cappotto foderato di pecora rimangono addosso.
Timide risposte al mistero:
- stanno ancora dormendo e non ce la fanno a reggere un’azione così impegnativa;
- stanno ancora dormendo e quindi si tengono la copertina;
- già la giornata sarà tutta un disagio quindi ci si solleva dal problema cartesiano di dove mettere il giaccone;
- i pendolari sono programmati per non patire il caldo.
GLI ADOLESCENTI MASCHI CHE CAMMINANO MOLLEGGIANDO SULLE PUNTE
Ogni tanto ci provo pure io, quando vedo qualcuno che cammina molleggiando sulle punte e ho su le scarpe da ginnastica la tentazione è forte: devo riprodurre il movimento per capire cosa si prova.
Timide risposte al mistero:
- fa sentire più alti;
- si riduce il consumo della suola nei pressi del tallone;
- forse snellisce i polpacci e io ho sbagliato tutto nella vita.
QUELLI CHE AL RISTORANTE NON FANNO LA SCARPETTA MA A CASA AFFONDANO LA FACCIA NEL PIATTO
Luogo in cui piango di più: Roma. Certi piatti di pasta conditi che è una meraviglia che vengono spazzati con entusiastica goduria e poi lui, il sugo che rimane nel piatto abbandonato al solitario destino. Cucchiaiate di sugo all’amatriciana, fondo di cacio e pepe, residui di carbonara che finiranno sciacquati via nelle cucine di chi quelle delizie le aveva preparate con amorevole cura e abbondanza.
«No, la scarpetta non è elegante».
E poi a casa: ci passano mezza ciabatta, in mancanza del pane ci sbriciolano i crackers, lanciano il tappo del vino sul vetro per distrarre i commensali e affondano la faccia nel piatto slinguandolo fino alla simulazione sgrassante del Fairy Platinum.
Timide risposte al mistero:
- non ne ho.
PERCHÉ NON CI RICORDIAMO MAI I NOMI DI CHI SI È APPENA PRESENTATO
Alzo le mani e mi arrendo, io faccio parte di questa categoria e la consapevolezza non mi ha ancora portato a migliorare il problema. Non dico i gruppi, non dico le masse, ma dico una, incontri una sola nuova persona, ti presenti, ella si presenta e poi il buio più totale. Il suo nome non lo ricordi e non lo ricorderai più per tutto il resto della serata. Puoi solo sperare che qualcuno la chiami a gran voce, puoi solo tentare d’indovinare e tirare a caso uno dei mille nomi di battesimo italiani e poi ovviamente si chiamerà John.
Timide risposte al mistero:
- siamo già in panico sull’annosa questione del dire o meno «piacere!»;
- viviamo il nostro momento Actors Studio e siamo talmente concentrati a declamare il nostro nome che checcifottedelsuo.
In attesa della prossima puntata, si attendono timide risposte e audaci soluzioni per dare un contributo all’umanità tutta.
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✖ LA GENTE CHE NON SI TOGLIE LA GIACCA SUI MEZZI —>
Beh ci sono treni che sono ghiacciaie ambulanti, altro che togliersela la giacca, ce ne vorrebbe una o più ulteriori. Altra spiegazione: si è talmente imballati come sardine che è impossibile togliersi anche la mano per soffiarsi il naso LOL
PS. Sacrilegio la mancata scarpetta ^_^
La copertina per il sonno, ho capito! 😀
Te ne aggiungerò presto altri 🙂
Batti il cinque!
Ci proverò ma ho molti dubbi sulla mia inettitudine! 😀
io per ricordare i nomi ho adottato come sistema di ripeterli guardando la persona nel momento in cui mi vengono detti… e vedo che con me funziona! (praticamente è come quando si studiava e ripeteva)
questi misteri restano i misteri anche per me :-)))