L’argomento capelli, volume dei capelli e perdita dei capelli è cosa a me assai patologicamente cara.
Purtroppo la genetica non mi ha favorita dal punto di vista tricologico e ritengo che l’affronto del destino sia tale da restare qui in attesa di un bel 6 al Superenalotto, unica cosa che potrebbe compensare questo e la restante lista dei disagi acquisiti. La vita me lo deve.

Ma nel frattempo che faccio? Mi informo su tutto: le spazzole più adeguate, i migliori phon, gli shampoo e i prodotti per capelli che non li stressano, gli integratori alimentari, i metodi estetici temporanei e low cost, la medicina estetica e la ricerca scientifica.

Gli amici animalisti se ne dispiaceranno ma i topi sono ampiamente coinvolti in questo tipo di ricerca: spesso gli studi scientifici riportano l’evidenza dei fatti proprio su topi con poco pelo, brutto e pure scolorito che riprendono la salute del vello che si fa più folto, corposo e a volte persino più pigmentato.
Chissà cosa ne pensano gli amici animalisti calvi.
Ma in tutto questo, cosa c’entra McDonald’s?
I ricercatori della Yokohama National University in Giappone sono riusciti a riprodurre in serie i germi del follicolo pilifero (HFG), ovvero la fonte riproduttiva che favorisce il processo base di sviluppo e rigenerazione dei capelli.
Questa operazione – mai riuscita prima d’ora – si è resa possibile grazie all’uso combinato in vitro del polidimetilsilossano, un silicone che permette il passaggio dell’ossigeno, lo stesso silicone che viene utilizzato nell’olio di cottura delle patatine fritte di McDonald’s. Olé.
Il trapianto sui roditori ha portato ad una crescita di nuovi peli scuri in pochi giorni con esito positivo dell’esperimento.

Ho scritto questo post per smontare la facile equazione che hanno fatto alcune testate internazionali e riviste femminili, secondo le quali mangiare le patatine di McDonald’s possa quindi fare ricrescere i capelli perduti. Ma quando mai.
Gli scienziati si basano sulle cellule staminali per migliorare le attuali terapie rigenerative dei capelli umani e trattare problematiche di caduta come l’alopecia androgenetica, il diradamento precoce e altre patologie affini.
Se due patatine unte e bisunte fossero sufficienti a colmare ciò che la ricerca non ha ancora raggiunto grideremmo al miracolo. Per poi preoccuparci del fegato.
Parlando di capelli la mia speranza è sempre tanta: avendo seguito gli esiti di diversi ricerche, ricordo che spesso ciò che è efficace sul topo poi non lo è sull’umano.
Please scienziati giapponesi, make our capelli great again!
Parlando di patatine invece mi chiedo se mia nonna le ha mai fritte coi polimeri siliconici e con altri ingredienti di dubbio benessere quando al massimo le cose dovrebbero essere due, patate e olio, perché il sale ce lo aggiungo io.

| APPROFONDIMENTI |
Fonti scientifiche: Science Direct – National Center for Biotechnology Information, U.S. National Library of Medicine
Ingredienti delle patatine: Il Fatto Alimentare
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ma davvero? anche volendo tanto la chioma con tantissimi capelli (che non ho purtroppo) non tocco le patatine di McD.