C’era una volta Anna, una delle prime donne italiane laureate in architettura e impiegata in uno studio proprio, poi docente al Politecnico di Milano.
C’era una volta Giulio, ingegnere chimico con la passione delle materie plastiche, poi fondatore dell’Associazione per il disegno industriale.
Nacque l’amore e nacque Kartell.
Giulio Castelli, il pioniere della plastica ad alta prestazione, nel 1949 fonda l’azienda che produrrà componenti per le automobili e oggetti di design funzionale in abs e che diventerà nota e fiorente in tutto il mondo dal 1966, con l’apporto creativo di sua moglie Anna Castelli Ferrieri.
C’era una volta… la storia dei Componibili di Kartell
Ed è proprio sul finire degli anni 60 che, tra le varie idee della signora Kartell (da ricordare anche la Sedia sovrapponibile 4870, vincitrice del Compasso d’oro), nasce la serie dei mobili 4970/84, poi rinominati Componibili, tra i primi contenitori in plastica ad essere riconosciuti come elementi decorativi per la casa, col pregio di poterli esporre, anziché relegarli in un ripostiglio.

I singoli moduli si possono assemblare per sovrapposizione grazie a un semplice incastro che permette di ottenere delle composizioni diverse per colore e numero di ripiani apribili a scorrimento mediante il foro che sostituisce la classica maniglia.
I Componibili di Kartell sono da tempo esposti nelle collezioni permanenti del MoMa di New York e del Centre Pompidou di Parigi.
Nel 2017 si sono festeggiati i 50 anni dalla loro nascita e sono stati prodotti una serie di pezzi limitati firmati da designer, stilisti e marchi noti come Fabio Novembre, Philippe Starck, Emilio Pucci, Missoni, Disney.
Come per tutto il design d’annata, si possono scovare i pezzi vintage nei mercatini o nelle case dei parenti, piuttosto che comprarli di nuova produzione nei negozi Kartell, nei negozi di arredo e complementi oppure online, ad esempio su Amazon, LuisaViaRoma, WestwingNow.


















