Mi sono approcciata a questo piccolo mondo delle app per localizzare gli altri e del super controllo attraverso l’app Trova Dispositivo, nata col nobile scopo di ritrovare il telefono smarrito o rubato e poi convertita in geolocalizzazione del marito (o meglio, è lui che cerca me). Come è possibile? Basta fare almeno un accesso con le credenziali del profilo Google dell’altra persona e poi l’app terrà sempre in memoria il dispositivo aggiunto. Peccato che ogni volta che si localizza qualcun altro tramite questa app, la persona ne riceverà notifica.
Ma come spiare le vite degli altri senza che loro lo sappiano?
Le app per localizzare gli altri
Sembra che il Trova Amici di iPhone non lasci traccia, né mandi notifiche.
Poi c’è Google Maps: menù, condivisione della posizione e scegli un po’ chi vedere (col loro consenso) e da chi farti vedere. Dopodiché niente notifiche.
C’è Safe365: progettata per la cura delle persone anziane che possono avere un controllo a distanza senza privazioni della libertà e che infatti comprende anche un tasto antipanico da premere quando si è in emergenza.
Quest’app è andata a sostituire e a migliorare la precedente versione nota come Alpify, studiata per gli trovare gli alpinisti in montagna o tutti gli escursionisti di cui spesso sentiamo parlare tra i casi di scomparsi a Chi l’ha Visto?.
C’è anche Life360 per monitorare tutta la famiglia: che già in versione gratuita fa il suo dovere e fornisce anche la cronologia degli spostamenti giornalieri.
Praticamente la Stasi.
La reale utilità delle App per localizzare gli altri: i PRO
Sapere se il marito è uscito dal casello autostradale e quindi poter fare una stima su quando si può buttare la pasta è già un nobile motivo che appaga stomaco e spirito.
Ma ci sono senz’altro degli scopi più importanti: menzionavo, ad esempio, gli anziani e gli escursionisti; poi mi hanno spiegato che queste app sono utilizzate anche per gestire l’indipendenza delle persone affette da sindrome di Down.
E poi c’è il controllo dei figli, uno strumento in più per un genitore ansioso che magari, diversamente, sarebbe meno propenso e sereno nel permettere le libere uscite.
Utilissime se evitano le decine di chiamate al giorno che non esordiscono nemmeno con un pronto, ciao! ma direttamente con un simpaticissimo DOVE SEIIIIIII???.
I CONTRO
Sarà un caso che buona parte della parola controllo sia costituita da contro?
Sì, è un caso poiché non hanno lo stesso etimo ma in questa specifica analisi le due parole sembrano avere molte cose in comune.
Perché talvolta il controllo genera manie, ansie e manifesta sfiducia.
Numerosi tavoli in legno pregiato di avvocati divorzisti si sono trovati carte che avessero a che fare anche con queste app. Le relazioni sono sotto la lente di ingrandimento anche quando non si è insieme e la coppia può per questo discuterne, litigare o arrivare al collasso.
Per di più, come testimoniano le recensioni dell’app Life360, la precisione della localizzazione può dipendere da tanti fattori come la rete, l’antenna del telefono, il segnale, dunque il GPS può essere responsabile di casi apocalittici: ti segnala dal vicino di casa quando in realtà sei a casa tua.
Olé.