Quest’anno la missione ricetta natalizia che fa un po’ di scena pur mantenendo il livello di difficoltà scuola di cucina materna (asilo) è stata più lunga del solito perché, ispirata da un diabolico libro di ricette sulle erbe, avrei voluto fare una cosa con una spuma di rosmarino.
Peccato che occorrevano 100 grammi di aghi di rosmarino.
Avete presente quanti sono?! Avete presente lo sbattimento di fare un etto di foglie di rosmarino? Credo che mi avreste mandato maledizioni scegliendo deliberatamente di non leggere più Vita su Marte. Quindi per sopravvivenza ho cambiato i piani.
Ottimo il contrasto tra il taleggio, intenso e pungente, e le castagne che ammorbidiscono il sapore del piatto.
FONDUTA DI TALEGGIO CON CASTAGNE E RUCOLA SELVATICA
(dosi per 4 persone)
12 castagne secche
120ml di panna
120g di taleggio
1 uovo
15-20 foglie di rucola selvatica
1 foglia di alloro
olio evo, peperoncino
▹ La notte prima, mettere le castagne in ammollo in una tazza con acqua tiepida.
▹ L’indomani metterle in un pentolino pieno d’acqua con un pizzico di sale e una foglia di alloro, portare a bollore e cuocere per mezz’ora abbondante. Scolare e tenere al caldo tra due piatti.
▹ Mentre le castagne cuociono, lavare la rucola, asciugarla con la carta assorbente e metterla in un pentolino caldo, senza condimenti. Far disidratare la rucola senza farla annerire, quando la consistenza è sbriciolabile, spegnere la fiamma.
▹ In una piccola casseruola, portare a bollore la panna, aggiungere il taleggio tagliato a pezzi e il tuorlo d’uovo e mescolare costantemente fino alla fusione omogenea del formaggio.
▹ Impiattare suddividendo la fonduta in quattro piatti, aggiungere le castagne (3 per porzione – se le volete lucide spennellatele con poco olio evo) e cospargere con la rucola polverizzata e un pizzico di peperoncino.