Ho visto tutte le sfilate della Paris Fashion Week comodamente da casa, senza la fatica di cambiare outfit per ogni sfilata e senza il sacrifizio di non nutrirmi per presenziare ad ogni evento col rossetto impeccabile e priva di briciole sulla faccia. Praticamente come mia madre che viaggia in tutto il mondo con Alle falde del Kilimangiaro.
Notizie random sulle sfilate dell’alta moda parigina
Giambattista Valli ha espresso chiaramente l’imperativo dei volumi di Barbie reginetta del ballo: ok tulle, ok rosa, ok paillettes, ok l’eyeliner anche se io non sono capace, mi va bene persino abbinarci in testa le piume da bersagliere che tanto piacevano alla mia signora Marina… ma che non ci perculino con la moda del cappello tipo fez del Marocco, eh.
Dior ha sfilato al Musée Rodin di Parigi con la collezione primavera 2019.
Questo è un prezioso dietro le quinte documentato da Olivia Palermo: è con Maria Grazia Chiuri che le mostra l’abito ballerina costituito da centinaia di tulle intrecciati a mano. Sicuro prossimo pezzo da archivio storico della Maison Dior. Anche perché per un’acqua tonica al bar sport mi fa un po’ scomodo.
Tra i miei preferiti:
Eva Herzigova che sarebbe stata incantevole senza la Saddle bag di Dior che, finalmente trovo l’occasione per dirlo, mi provoca movimenti intestinali.
Va bene che hai 85 anni, ma se sei ancora coperto di milioni da Chanel, bello, ti prendi un Multicentrum e alla sfilata ci vai pure a bordo di un montascale Stannah.
(Givenchy)
Sfilata Schiaparelli, un sogno.
E che gli vuoi dire a Valentino.
Floreale, volumi e calze lavorate in pizzo.
Il floreale per il bad hair day e il ritorno di Naiomi (cit. Briatore) e dei suoi pettorali.
Ci manca solo che si debba mettere la giacca dentro ai pantaloni e poi ciao amici: parto nell’acqua o cesareo?
Altri due preferiti: l’abito bifidus regularis di Givenchy e un magnifico verde smeraldo di Tony Ward.
Il bianco ottico candeggio perfetto di Balmain.
Il backstage di Balmain mi ha fatto venire in mente quando in colonia al mare avevo riempito la testa di borotalco a una mia compagna delle elementari.
La divina Dita Von Teese per Jean Paul Gaultier.
Finalmente rinnovo le scarpette da lago.
(Jean Paul Gaultier)
Sempre Jean Paul Gaultier che onora il floreale, prima con la dalia…
… poi con la strelizia.
Chiuderei questo post con un appello: cerchiamo uno stylist per Amanda Lear che alle sfilate ci va così.
E tra l’altro somiglia pure a Rita dalla Chiesa.