Per i soliti misteri di questo strano globo terrestre, pare che certi popoli beauty addicted abbiano una consolidata mania in tema di peeling piedi: i calzini esfolianti che riducono la pelle a brandelli.
Siamo nell’anno del maiale, ci ricorderebbero i cinesi, eppure c’è chi brama l’effetto serpente che cambia la pelle più volte l’anno.
Attenzione, post ad alto contenuto di schifezze
Per un rapido momento Quark, potremmo anche ricordarci che noi siamo mammiferi, dunque soggetti a una costante desquamazione (ah, lo sapete che la pelle morta è la componente principale della polvere che abbiamo in casa?) di cui non ci libereremo mai nonostante l’azione d’urto dei calzini serpentelli ma siamo nati per sperimentare, siamo nati per sognare.

Parentesi scrub ai piedi con pasta lavamani dei meccanici
Su Instagram Stories ho casualmente sviscerato l’argomento dopo aver diffuso un consiglio di mia suocera (ma perché?!), ovvero usare la pasta lavamani dei meccanici per fare lo scrub ai piedi. Dopo averne parlato, ho dovuto provare questo metodo per dovere di cronaca e responsabilità morale, e l’ho trovato analogo a un qualunque altro scrub.
Perciò credo che sia un beauty tip riservato alle parenti di meccanici, tipografi, fuochisti, imbianchini e professionisti vari che già adoperano questa pasta, così che le femmine stesse risparmino denari in scrub appositi.
I calzini per il peeling dei piedi e dove trovarli
Da questa fantasmagorica experience dello scrub con la pasta lavamani, datami in prova in un barattolo di crema gianduia (che illusione, che sofferenza!), ne è scaturito un dibattito approfondito circa i metodi strong per esfoliare i piedi: esistono in commercio dei calzini da indossare sui piedi puliti per circa un’ora che nel giro di qualche giorno inducono lo strato superficiale della pelle a staccarsi fino a rinnovare completamente l’epidermide dei nostri preziosi arti inferiori.

Pregi e difetti
Ho fatto una ricerca in rete su questo tipo di peeling dei piedi: si trovano foto e testimonianze per stomaci forti ma senz’altro utili per farsi un’idea e decidere se provare a vivere questa transizione che promette piedi nuovi e morbidi col disagio di piedi impresentabili per almeno una settimana, ovvero il periodo nel quale l’esfoliazione è massiccia e continua e non si può fare a meno di indossare delle calze anche in casa per contenere lo spargimento di pezzi di sé. (Roba da farsi la doccia in palestra senza levarsi le calze!).

La mia esfoliazione dei piedi
Sono una grande fan della pietra pomice e di materiali affini con i quali, per una pedicure perfetta, sarebbe bene grattarsi un paio di volte alla settimana dopo un pediluvio in acqua e sali (giusto per il piacere del profumo e dell’acqua colorata), mantenendo poi i piedi idratati mattino e sera.
Così facendo, i piedi sono davvero impeccabili, il problema comune è che siamo bravi con la teoria ma poi non ci applichiamo con costanza e sopraggiunge lo stato di necessità.
Ecco perché in tutte noi prima o poi si fa viva la curiosità di sperimentare le maschere per il peeling ai piedi effetto serpente.
Ve lo confesso: ho paura e schifo, ma sono troppo curiosa.
6 Commenti
Ovviamente le ho provate. Come resistere ad una tentazione simile? Purtroppo però non ho ottenuto l’effetto “Zombie che si squama” che ho visto nei vari tutorial online. Mi si sono sì squamati i piedi, ma pochissimo…..pezzettini di pelle che cadevano come foglie al vento ma non quell’effetto strong e disgustoso che tanto agognavo.
Ci sono rimasta male, anzi….malissimo.
Ahah! Tu volevi l’effetto serpente pesante! Mi sa che è soggettivo 😀 Io prenoto la Spa e poi provo!
Infatti il problema è che l’effetto serpente non è immediato.. stare giorni con i piedi conciati in quel modo è un pò uno sbattimento 🙁
Da un lato sbattimento, dall’altro curiosità di provare… tra un po’ capirò dove pende la mia bilancia!
aiutooo!non voglio farlo.
Io sono curiosa e mi sa che proverò quando avrò almeno una settimana in cui sono sicura di non dover mostrare i piedi!