Quanto dura un collant velato nero? (E altri aneddoti sulle calze)

È quasi primavera, bye bye calza coprente, le più audaci hanno già tolto qualunque orpello copri gambe e le seguaci della moda si mettono il collant velato nero che sta tornando alla ribalta.

Quando tocco l’argomento calze e collant vi sfracello sempre col periodo della mia vita precedente intitolato “ho avuto per cinque anni un negozio di calze”.
Cinque anni in cui – lo saprà bene chiunque lavori in un esercizio pubblico – le mie certezze psicologiche sono precipitate da oh, che bello gli altri e la vita a non voglio mai più interagire con un essere umano, ok?!.

I migliori aneddoti del periodo “negozio di calze”

Quanto dura un collant velato nero? era una delle domande trasversali a cui rispondevo più spesso con la dovuta pazienza ma non era nulla in confronto a:

• signora in età avanzata che si vergognava di comprare le autoreggenti poiché le considerava calze peccaminose, fino a rendere impellente la confessione che le avrebbe messe a una morta perché erano le più facili da far indossare ad un cadavere rigido. (Con annessi dettagli che solo le vecchie in dialetto sanno sciorinare imperterrite nonostante il lievitare della fila di altre clienti in attesa ma, del resto, dinnanzi alla morte niente è più importante… );
• giovane amante del marito di una mia cliente con prole che mi narrava i dettagli dei loro incontri segreti nei boschi del paese limitrofo, sempre interessata alla nuova collezione primavera e alle calze traforate con l’abbinato interrogativo “ma secondo te queste sono volgari?”. Quando esitavo a rispondere per più di tre secondi il suo sarebbe stato un certo “allora le prendo”;
• businessman ruggente che mi chiese cinque paia di calze da uomo color antrace;
• nonna esaurita che veniva sempre a comprare pacchi di calze antisgommo;
• pornodiva che prima di andare in palestra (perché sai, il nostro lavoro ci obbliga a tenerci in forma… Ok, ok!) veniva a rifornirsi di calzini di spugna unitamente a calze a rete larga rosso rubino;
• marito con moglie e amante di cui poco sopra che a San Valentino veniva a comprare i regali doppi e identici;
• vecchia (sì, dispregiativo) che mi aveva pedinata nel tragitto negozio-casa per rendermi le autoreggenti che non le stavano su da sole: “signora, si è idratata per bene come le ho raccomandato, affinché il silicone delle calze faccia attrito sulla gamba? Per caso lei ha la pelle molto secca?”, “assolutamente no” mi rispose la vecchia, mentre aprivo le autoreggenti usate che facevano piovere infinita neve di pelle di vecchia.

Potrei continuare ancora ma mi pare giusto e professionale rispondere al quesito della vita.

Ma quanto cavolo dura ‘sto collant velato nero?!

La verità è che non dura una mazza.
E più velato è, e dunque più bello è (come ad esempio l’8 o il 15 denari), più è certo che non duri e si rovini pressoché subito.
Responsabili della ritualità usa e getta sono: mani screpolate, manicure trascurata, talloni secchi, scarpe, cerniere, sedie in legno scheggiato, anelli con pietre, animali domestici, animali della foresta, scie chimiche.

Consigli utili per allungare la vita alle calze di pochi denari

Ovvero piccoli accorgimenti per farle durare quei quindici minuti in più: piedi curati, niente pellicine sulle mani o unghie sfaldate, mani ben idratate (mettere la crema prima di indossare i collant), non tirare come delle dannate.
Teorie da appassionati di cerchi nel grano: mettere i collant nel congelatore per una notte allo scopo di indurire le fibre. Anche no.
Teorie da fans di Sgiàn Luì Davì: spruzzare tutte le gambe di lacca dopo aver indossato i collant. Anche no.
Le clienti più accurate mi confidavano di indossare le calze con un paio di guanti. Ben vengano le cautele, poi arriva a salutarti il barboncino entusiasta del vicino ed è tutto finito.

Tenere un paio di collant di scorta in borsa: anche sì.