La voglia di andare a vedere il mare della Grecia nella Penisola Calcidica mi ha portato ad atterrare nell’aeroporto di Salonicco, capoluogo della Macedonia Centrale, terra degli ortodossi, terra di Aristotele, nonché co-capitale assieme a Costantinopoli di quello che fu l’Impero Bizantino.
Qui la Grecia è permeata dall’atmosfera balcanica, la tradizione mediterranea si arricchisce di accenti slavi e la multiculturalità è il valore aggiunto di questa città in cui si rimarrà sorpresi di non trovare poi così tanto turismo di italiani che solitamente sono dappertutto, anzi.


Thessaloniki in greco, Salonicco in italiano, è la seconda città più grande della Grecia e si trova a nord della capitale Atene, a circa 500 chilometri di distanza.
Si affaccia sul Mar Egeo, gode in estate di un clima caldo e poco piovoso grazie alla protezione dei Balcani che però subisce in inverno, con una grande escursione termica e un clima più rigido.
La prima caratteristica molto interessante per chi viaggia a Salonicco è il costo della vita ben più basso rispetto alle altre città europee, cosa che offre l’opportunità di togliersi alcuni sfizi come ad esempio alloggiare nell’hotel a cinque stelle della piazza principale della città e gustare ottime cene a prezzi davvero irrisori (15 euro a testa) nei ristoranti del quartiere della movida Ladadika a ridosso del porto o nei raffinati locali affacciati sul golfo.
Cosa vedere a Salonicco
Piazza Aristotelus
- È la piazza principale che divide in due la città, nonché una delle poche piazze europee che si affaccia sul mare: qui c’è la statua dell’omonimo filosofo greco e i bellissimi edifici che la circondano sui quali si possono individuare molti dettagli che rimandano all’oriente.
- Nei pressi della piazza si trovano le strade commerciali più ricche di negozi: via Tsimiki e la sua parallela via Egnatia.




Lefkos Pyrgos, la Torre Bianca
- Passeggiando sul vivace lungomare di Salonicco si arriverà davanti al simbolo della città, la Torre Bianca. È una delle più note strutture ottomane rimaste in Grecia, così chiamata perché quando fu conquistata dai greci venne dipinta di bianco come atto di purificazione dal suo drammatico passato di sangue: qui fu ordinato il massacro dei giannizzeri, cristiani obbligati alla conversione islamica, e fu luogo di prigione e torture. Oggi la torre non è più bianca e appare l’aspetto naturale della pietra; al suo interno c’è un museo permanente sulla storia della città con audioguide in inglese ma tutti i testi scritti sono in greco.



Arco e rotonda di Galerio
- Proprio in via Egnatia, la via romana che partiva da Salonicco e collegava col mare Adriatico, si trova l’arco di trionfo che testimonia le gesta dell’imperatore Galerio (Gaio Galerio Valerio, uno scioglilingua dal 250 d.c. in poi) nella guerra contro il secondo impero persiano: è poco valorizzato dal contesto che lo circonda ma rimane decisamente in vista per l’architettura tipica dell’impero romano.
- Molto vicina è la rotonda, quella che sarebbe dovuta essere il mausoleo di Galerio, edificata nel 306 d.C. su pianta circolare, che si presenta come una specie di Pantheon di Roma e che racchiude affreschi e i resti di notevoli mosaici. Fu basilica cristiana, poi convertita in moschea con alle spalle un minareto, poi chiesa ortodossa dal 1912. È Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è la chiesa cristiana più antica di Salonicco (forse potrebbe anche essere la più antica del mondo) e tanti la considerano tra le attrazioni più belle e di valore della città. L’ingresso costa 2 euro.




I musei principali di Salonicco
- Chi ama la storia delle civiltà e la storia dell’arte rimarrà esaltato dalle esposizioni del Museo Archeologico e del Museo della Cultura Bizantina, davvero ricchi di reperti e testimonianze e considerati tra i più begli esempi di ricostruzione e allestimento museale.
- Un museo a cielo aperto invece si trova a nord di Piazza Aristotelus ed è costituito dalle rovine romane dell’Agorà, ai tempi un importante luogo di vita e di servizi per i romani con botteghe e quartieri commerciali. Si possono vedere i resti del teatro, della strada romana e del criptoportico (col modico ingresso a 3 euro). Il tutto è circondato da palazzoni che non valorizzano il patrimonio ma questa impressione la si ha un po’ in tutta la città.

Salonicco sacra: le chiese da visitare
Da notare che tutte le chiese sono state convertite in moschee durante i secoli della dominazione. A molte chiese si passerà di fianco quasi per caso mentre si è intenti a girare per la città, vale la pena soffermarsi a guardare le loro facciate e ammirare le decorazioni degli interni molto diverse dalle chiese cui siamo abituati. Qui indico quelle che ho trovato più caratteristiche.




Il bacio delle icone sacre, le candele lunghe e molto sottili, gli ori dei lampadari
- Chiesa Agios Dimitrios (San Demetrio), le credenze dicono che ogni anno qui accada un miracolo simile a quello di San Gennaro a Napoli: il 26 ottobre, dalla bara di San Demetrio (patrono di Salonicco) portata in processione, uscirebbe una sostanza profumatissima in grande quantità. Chiesa ortodossa situata nel centro storico della città, risale al V secolo ed è stata edificata proprio dove San Demetrio venne ucciso. Interessante da visitare per la sua imponenza, per la ricchezza di icone, per i lampadari enormi e perché nella cripta sono state riportate alla luce delle antiche terme romane.
- La Basilica di Agia Sofias (Santa Sofia) è una chiesa dalla facciata molto semplice e scarna, dalla pianta a croce greca e un interno in stile bizantino che richiama S.Sofia di Istanbul. E’ Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, è ricca di mosaici (meravigliosi quelli della cupola) e icone che vengono baciate a più riprese dai fedeli e, se si ha l’occasione di entrare durante una messa ortodossa, si può godere della suggestione mistica del luogo. (Aperta al mattino e una sola ora nel tardo pomeriggio).
- La Chiesa Panagias Chalkeon, ovvero la Vergine dei fabbri del rame, poiché i dintorni erano abitati dai ramai della città. In zona molto centrale davanti all’Arco di Galerio, situata all’interno di un parco ricco di fiori, la si riconosce perché il suo esterno è interamente costituito di mattoncini rossi, è a croce greca.
- La Chiesa di Nikolaos Orphanos, chiesa bizantina del XIV secolo, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, situata all’inizio della città vecchia, molto piccola e molto suggestiva, quasi completamente decorata all’interno con affreschi della celebre “Scuola di Salonicco”. Nel cortile e nel giardino girano libere le tartarughe.


La vista panoramica dalla torre Trigonion e il quartiere Kastra
- Nella parte alta della città (in cima ad Ano Poli) si trovano i resti del castello Eptapyrigio con le antiche mura che proteggevano dagli attacchi dal mare ispirate al modello di Costantinopoli. Anche qui vi sono diverse chiese bizantine e soprattutto c’è la torre Trigonion dalla quale si può ammirare il migliore panorama sulla città e sul mar Egeo, i tramonti sono infuocati e spettacolari!
- È bello passeggiare nella città vecchia (il quartiere Kastra) alla ricerca delle pittoresche case con i tipici balconcini in legno costruite nel XIX secolo e scampate all’incendio del 1917.



I mercati tipici
- Modiano Market è il mercato della città (tra Vasileos Irakliou St e Egnatia Avenue) che si sviluppa all’interno di una costruzione progettata negli anni 30 da Eli Modiano (architetto italiano di origini ebraiche) con tetto in vetro e struttura in ferro, come i mercati di Parigi. Bancarelle di spezie e prodotti tipici ma anche piccole taverne in cui mangiare e gustare la gastronomia locale. Caos, odori, profumi: ricorda molto i mercati turchi ed è permeato dell’origine macedone di Salonicco.
- Bezesteni Market un altro mercato coperto: piccolo e colorato, bella atmosfera, si gira velocemente e si vedono solo stoffe, tessuti, abiti.
- Nei pressi del Modiano si sviluppa il Kapani, lo storico mercato all’aperto, sempre in zona Aristotelous Plaza.








Bagni turchi / Bey Hamam
- Hammam Loutrá Parádissos ovvero bagni del paradiso. Costruito nel 1444, era il bagno turco privato del sultano Murad II e del suo harem, poi nei secoli divenne un bagno aperto a uomini e donne in stanze separate e qui gli uomini decidevano le sorti dei loro affari economici. Oggi al suo interno si trovano dei pannelli che illustrano tutta la storia del devastante incendio del 1917, la sciagura per le quali le assicurazioni hanno pagato l’indennizzo più alto di sempre.



OTE Tower
- È uno dei simboli moderni della città di Salonicco. Costruita negli anni sessanta come trasmettitore di segnale per la televisione e oggi usata come antenna da un operatore mobile, è una torre panoramica di attrattiva turistica alta 76 metri con un ristorante girevole che in un’ora compie una completa rotazione di 360°. Allo Skyline Cafè l’ingresso è gratuito per poter godere della vista, c’è sempre il pianoforte suonato dal vivo e le consumazioni sono un po’ più care rispetto ai prezzi che si trovano in città ma pur sempre abbordabili. (Aperta ogni giorno dalle 10 alle 2 di notte).


Il quartiere Ladadika
- Quartiere giovane della movida notturna, si anima parecchio anche a serata inoltrata ed è la zona ricca di locali colorati, allegri e animati da musica dal vivo tipica della zona.



Cucina greca: cosa mangiare a Salonicco e nella penisola Calcidica
A Salonicco il cibo è una tradizione importante, tanto da essere considerata la capitale gastronomica della Grecia. La cucina è mediterranea con influenze balcaniche e turche.

- Tra le salse che si trovano spesso come antipasto o come accompagnamento dei piatti c’è la taramosalata a base di uova di pesce e patate, la melitzanosalata che è una crema di melanzane, la salsa tzatziki a base di yogurt, cetrioli e aglio.
- Il gyros è un piatto a base di carne di maiale (cotta in modo simile al kebab turco), spesso servito dentro una pita con l’accompagnamento di patate fritte, pomodori e cipolle.
- Il souvlaki è un piatto di spiedini di carne (agnello, maiale o pollo) tipici della cucina greca.
- La moussaka che può vagamente ricordare la nostra parmigiana, è uno sformato a base di melanzane, carne tritata e besciamella.
- I dolmàdes sono involtini di foglie di vite ripieni di riso e carne.
- Le keftèdes che sono delle polpette greche proposte in numerose varianti (di cui trovate una versione vegetariana molto gustosa e semplice da fare tra le ricette marziane).
- L’insalata greca, anche questa proposta su tutto il territorio e ormai fatta spesso anche qui da noi, è una grossa insalata con pomodori, cetrioli, cipolle, formaggio feta e olive nere.
- La bougatsa è il dolce tipico di Salonicco e dintorni ed è un impasto di pasta fillo ripieno di crema dolce di semolino. C’è anche in versione salata con il ripieno di formaggio o carne tritata.
- Il trigono, triangoli di pasta sfoglia farciti di crema.
Locali segnalati: Omikron, Dore Zythos, le pasticcerie Terkenlis.




Spero che questo viaggio a Salonicco sia un’ispirazione e un’utile guida per le tue vacanze.
Clicca qui per leggere il post dedicato alla penisola Calcidica e alle sue spiagge imperdibili!
1 Commenti
non ci sono mai stata, le foto sono molto belle.