Da un recente sondaggio condotto da sondaggista presso me stessa è emerso che, poiché dieci persone su dieci che mi seguono mi hanno invocato un blogpost sul tema, il sangallo piace a tutte.
E se qualcuna dice che sembrano i vestiti della comunione ci si deve pure aggiungere il pregio che il sangallo ringiovanisce.

Non datemi retta, il sangallo non è un santo
Il sangallo – grazie Treccani che mi soccorri in questo momento in cui non mi saprei spiegare – è un tipo di ricamo che presenta piccoli trafori, foglioline e fiorellini eseguiti a cordoncino con estrema precisione di disegno, così da conferire al ricamo stesso l’aspetto quasi di un merletto.

In fresco cotone, spesso total white e sotto forma di camicie, top, bluse, gonne maxi o midi e vestiti, comincia a fuoriuscire dai nostri armadi al primo accenno di primavera vera e solitamente sono capi che per la loro bella fattura non vengono facilmente abbandonati o scartati.
Le uniche ragioni che indurranno un’essere umana a scartare un capo in sangallo è l’ingiallimento senza rimedio o una rottura che avrà sicuramente fatto invocare gli dei.
Perché il sangallo è una garanzia di bon ton, una favola romantica, una vacanza in Provenza.
Quest’anno gli shop di moda hanno un buon assortimento ma non esagerato come nel 2017, quindi se il desiderio vi sopraggiunge proprio adesso bisogna cercare con impegno, donare il 1000×5 a Valentino o a Chloé o proseguire nella lettura di questo post.


Selezione di capi in sangallo di firma












