Torino è il capoluogo del Piemonte, città universitaria, città d’arte e di cultura tra le più ricche e ben conservate. Città dei gianduiotti e del cioccolato che sa di nocciola Piemonte IGP e che solo per questo meriterebbe canti di giubilo e inni celestiali. Ho l’occasione di tornarci più volte l’anno e ho fatto caso d’avere una pregevole lista da condividere sulle cose da fare a Torino, sempre e comunque, perché ci sono delle bellezze e dei sapori che non bastano mai!
Se hai in programma un primo approdo nel capoluogo del Piemonte sarà utile una sbirciata ai consigli di questo post del magazine di Expedia Explore che riassume le 10 cose da fare almeno una volta in città.
Se avrai modo di tornare a Torino in più occasioni, puoi prendere nota di alcune chicche, approfondimenti e curiosità che troverai qui sotto, comprese due utili mappe coi luoghi gastronomici che si aprono comodamente in Google Maps.
LE 7 COSE DA FARE SEMPRE A TORINO
Andare nei caffè storici: luoghi della grande bellezza di Torino
Sono così tanti che o si decide di fare un tour dedicato con annesse consumazioni per poter mettere i voti (e le calorie addosso!), oppure ci si dedicherà a questo piacere ogni volta che si tornerà nel capoluogo piemontese.
Imperdibile la degustazione golosa di un bicerìn, la tipica bevanda torinese a base di caffè, cioccolato e crema di latte.
Ecco l’elenco dei caffè storici di Torino:
- Caffè Al Bicerin – dal 1763 – Piazza della Consolata 5
- Caffè Fiorio – dal 1780 – Via Po 8
- Caffè San Carlo – dal 1822 – Piazza San Carlo 156
- Confetteria Stratta – dal 1836 – Piazza San Carlo 191
- Caffè Baratti & Milano – dal 1858 – Piazza Castello 27
- Caffè Platti – dal 1870 – Corso Vittorio Emanuele II 72
- Caffè Pepino – dal 1884 – Piazza Carignano 6
- Caffè Torino – dal 1903 – Piazza San Carlo 204
- Caffè Mulassano – dal 1907 – Piazza Castello 15
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Perdersi nei portici, nelle gallerie e negli edifici liberty e art decò
I PORTICI
La bella Torino è la seconda città più porticata d’Italia; vanta 18km di portici di cui 12 ininterrotti che rendono la città accogliente in qualunque condizione meteorologica, offrendo riparo sia dal sole che dalla pioggia. Il soprannome di città salotto è tutto meritato.
La costruzione dei portici iniziò per volontà di Vittorio Emanuele I, forse il primo ad aver compreso i disagi del capello provato dalla pioggia.
LE GALLERIE
Ci sono tre gallerie storiche ispirate ai famosi passages parigini: la Galleria Subalpina (sopra, nella foto di copertina), la Galleria San Federico e la Galleria Umberto I che fu sede dell’ospedale più grande della città.
Con la loro architettura di pregio e le vetrate che permettono il passaggio della luce, hanno sempre ospitato con eleganza (e anche qui riparo nelle giornate piovose) gli avventori di negozi, caffè, botteghe e cinema.
Gli appassionati dei film di Dario Argento le avranno viste riprese in Tre mosche di velluto grigio e Profondo Rosso.

IL LIBERTY DI CIT TURIN
Nella zona di corso Francia c’è un elegante quartiere residenziale chiamato Cit Turin che pullula di edifici del liberty torinese ricchi degli elementi decorativi tipici della belle époque.
Imperdibili: Casa Fenoglio-La Fleur, Palazzo della Vittoria detta anche Casa dei Draghi, Villino Raby, Casa Tasca.

e altri scatti nel quartiere Cit Turin



Tornare al Museo del Cinema nella Mole Antonelliana
Con l’ascensore panoramico si sale per 86 metri fino al tempietto della Mole e si vede tutta Torino e la catena delle Alpi.
Prima o dopo questa incantevole vista ci si può dedicare alla visita del Museo Nazionale del Cinema che riempie la Mole con un notevole allestimento espositivo tra i più ricchi al mondo che ripercorre tutta la storia dal cinema.
(Io devo tornarci anche perché ho perso tutte le foto che avevo fatto, #lacrime).
Nelle vicinanze, e sempre su progetto di Alessandro Antonelli (lo stesso architetto della Mole) c’è Casa Scaccabarozzi, conosciuta anche come La fetta di polenta perché è gialla e ha un lato incredibilmente stretto che misura solo 54 centimetri.

Far scorta di tisane (e far le foto pro-instagram) all’Erboristeria Melissa
La vicinanza alla Mole va sfruttata a modino: a 65 passi c’è la celebre erboristeria aperta da Valeria e dalla sua mamma che avrebbe voluto chiamarla proprio Melissa, quasi scrivendole un destino di infusi e tisane dal profumo magico.
La bottega è arredata con gusto e ci si intrattiene a lungo per un’esplorazione estatica che ci si porterà a casa fin dentro le tazze, dove sarà davvero un’emozione in più versare un tè al cioccolato e arancia o un infuso che sa di torta della nonna.

Vedere un concerto al Teatro Regio
Teatro settecentesco distrutto da un incendio e ricostruito negli anni ’70 del Novecento, il Regio è uno dei teatri più importanti e più grandi d’Italia con una stagione di opera, balletto, concerti e conferenze sulla programmazione.
Mio marito collabora con il teatro in veste di musicologo, io ho studiato e praticato a lungo il canto lirico: forse sono di parte ma consiglio sempre a tutti di assistere ai concerti sinfonici e all’opera dal vivo perché l’emozione va alle stelle proprio come quando Pretty Woman va a vedere La traviata di Verdi.
Da vedere anche se non si va a uno spettacolo: Odissea Musicale, l’imponente cancellata bronzea del Regio, considerata un “sipario” esterno, opera dell’artista scultore Umberto Mastroianni installata nel 1990.



Scovare gli scoiattoli al Parco del Valentino
Con la scusa di scovare gli scoiattoli vivaci che scorrazzano in ogni dove, c’è il piacere di fare una passeggiata nel Parco del Valentino che regala gli scenari suggestivi del lungo Po, la Fontana dei Dodici Mesi di Carlo Ceppi, il Borgo Medioevale (una ricostruzione del 1884 che riprende fedelmente le fattezze dei borghi medioevali veri), il Castello di Torino oggi sede universitaria della facoltà di architettura.


Mangiare in una tipica piola torinese
Le piole sono le trattorie tipiche piemontesi nelle quali si mangia e si beve bene spendendo poco o il giusto. Solitamente si pranza abbondante e saporito per circa 20 euro.
Non si può lasciare la città senza aver messo nella pancia le acciughe al bagnetto verde, il vitello tonnato, i tajarin, gli agnolotti, le polpette, i friciulin, la carne di Fassona, il bonet.
Ecco un elenco delle piole torinesi collaudate che preferisco:
- Cianci Piola Caffè – Largo IV Marzo 9
- Piola Da Celso – Via Verzuolo 40
- Caffè Vini Emilio Ranzini – Via Porta Palatina 9/g
- Bicchieridivino – Via San Quintino 15
- La Piola d’le 2 Sorele – Str. del Pascolo 61
- Cantine Vittoria – Piazza della Vittoria 31
- Osteria Antiche Sere – Via Cenischia 9
- Trattoria Valenza – Via Borgo Dora 39
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Con la pioggia, col sole, con la voglia di dolce o di salato, Torino è pronta ad accoglierci e a saziare gli appetiti culturali e del palato.
Sii egoista e spazza tutto ciò che c’è nel piatto, tanto gli scoiattoli del parco si nutrono di ghiande e nocciole… ma speriamo che non ne spazzino troppe perché servono per i gianduiotti!
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interessante