Le storie di Instagram nelle quali condivido attimi di vita quotidiana molto basic (la fame a tutte le ore, viaggetti, questioni botaniche e persino la storia d’amore tra due maiali amigurumi) mi portano spesso richieste che sfociano in se ci fai vedere la tua manicure devi anche darci tutte le dritte sullo smalto semipermanente fai da te.
E fu così che mi inguaiai, mostrando il cambio della mia lampada per lo smalto gel e tutto il nuovo kit che finalmente andava a sostituire la mia dotazione obsoleta.

Manicure e pedicure sono la mia passione, ho trovato anche un centro a Milano in cui le cinesi sono bravissime, molto pulite, precise e con ottimi prodotti di marca che fan durare lo smalto in ottime condizioni anche per un mese. Ma il fai da te rende indipendente, ed ecco perché da anni ho tutto il necessario per mettere lo smalto gel semipermanente in casa.
Perché e quando preferire lo smalto semipermanente per le unghie
Il semipermanente è uno smalto a lunga tenuta che permette di avere le unghie in ordine per una durata media di tre settimane.
Se i prodotti sono buoni e la manicure è stata eseguita bene, la durata può essere anche superiore al mese, ma comunque sarà necessario cambiarlo per sopraggiunta ricrescita e magari anche voglia di cambiare il colore.
La lunga durata e la possibilità di farlo quando si vuole sono i vantaggi dello smalto semipermanente fai da te, oltre che il risparmio, poiché il costo dell’occorrente si recupera in breve tempo.
Avere le unghie in ordine e lo smalto integro e lucido per settimane è un beneficio in tutte le stagioni, ancor di più in estate quando mani e piedi vanno in vacanza e sono ancora più visibili.

Tutto l’occorrente per lo smalto semipermanente fai da te
Per poter procedere è necessario avere:
- un lampada a led da almeno 48 watt
- il kit di smalti semipermanenti, generalmente composto da base, colore e top lucidante (gli Estrosa sono i miei preferiti)
- liquido sgrassatore
Questo kit base per lo smalto semipermanente fai da te si ammortizza nel giro di 3 manicure o pedicure, ovvero l’acquisto del materiale ha un costo pari a 3 sedute da una estetista cinese (che solitamente ha i prezzi un po’ più bassi rispetto alle estetiste italiane). Dopodiché inizierà il risparmio vero e proprio.
Altre cose molto utili per una buona manicure e dal costo irrisorio (e che magari si hanno già in casa) sono:
- la lima zebrata, utile anche per la fase di rimozione dello smalto semipermanente
- il buffer, ovvero quella lima a blocchetto che serve per levigare la superficie dell’unghia (qui c’è anche un kit con entrambi i tipi di lima)
E per una mani e pedicure ancora più accurata potranno servire: le forbicine e un liquido per ammorbidire le cuticole, dei bastoncini di ciliegio o dei cotton fiocc per rimuovere le sbavature di smalto e una buona crema mani idratante.
Leggi anche: si devono tagliare le cuticole per ottenere la manicure perfetta?

Che differenza c’è tra semipermanente e smalto tradizionale?
Sebbene oggi ce ne siano di ottimi e a lunga tenuta che simulano l’effetto gel, lo smalto tradizionale non dura quanto un buon semipermanente.
Inoltre, dopo una manicure con lo smalto semipermanente, le unghie sono subito ben asciutte e si possono usare le mani senza alcuna attesa o timore che la tinta si rovini.
Come si applica lo smalto semipermanente?
Lo smalto semipermanente si può applicare solo con l’uso di una lampada LED o LED&UV (la tecnologia delle lampade solo UV che si usavano un tempo è ormai superata perché richiede il frequente cambio dei bulbi e tempi di posa più lunghi) che serve per catalizzare lo smalto stesso, ovvero asciugarlo, indurirlo e renderlo durevole.
Solitamente è necessario uno smalto base, poi si applicano uno o due strati di colore e infine il top coat lucidante e sigillante. Dopo ciascuna passata di smalto su tutte e cinque le unghie si inserisce la mano o il piede nella lampada (anche detta “volgarmente” fornetto) per una durata che va dai 5 ai 30 secondi (il tempo è indicato dalle istruzioni del marchio dello smalto).
Quando l’applicazione di tutti gli strati è terminata, si passa un pad per unghie (mini salviette pretagliate) o un dischetto di cotone imbevuto del liquido sgrassatore che rimuove eventuali residui e completa la manicure in via definitiva.
Oggi esistono anche dei semipermanenti one step, ovvero niente base, niente top coat: solo una mano di colore, 30 secondi nella lampada e la manicure è fatta. Ottimo per chi ha pochissimo tempo, la durata però non supera le due settimane.

Come si rimuove lo smalto semipermanente fai da te?
Gli smalti in gel semipermanente richiedono una procedura specifica per la rimozione che si esegue in questi tre step:
- rimozione dello strato lucidante con la lima zebrata
- posa di 15 minuti delle unghie avvolte in un foglietto di carta stagnola con un cotone imbevuto dell’apposito solvente per ammorbidire lo smalto
- rimozione dello smalto con uno strumento analogo allo spingi cuticole
Ci sono anche gli smalti semipermanenti del tipo soak-off o peel-off (durano un po’ meno, circa due settimane) che riducono i tempi di rimozione poiché lo smalto tenderà a sciogliersi o a rimuoversi come una pellicola e sarà assai ridotto l’utilizzo della limatura o di altri attrezzi.
I marchi più noti di smalti semipermanenti sono CND Shellac, Opi, Orly, Layla, Mesauda.
Il mio preferito in assoluto è Estrosa: è quello che uso io perché ha una durata eccellente e il lucidante gloss a effetto vetro è il migliore mai provato. Inoltre c’è una cosa da sapere: nel kit di smalti loro mettono base, defence, lucidante.
La vera base è quella che loro chiamano defence, mentre quella che chiamano base è uno smalto che si mette generalmente solo sulla punta e secondo me la sua applicazione fa molto la differenza in termini di durata.

Altri consigli utili e risposte alle domande più frequenti
- Quando si applica il semipermanente sulle mani è bene lasciare per ultimo il pollice poiché è l’unghia più grande e che spesso rimane inclinata lateralmente verso il basso, lo smalto rischierebbe di colare o di addensarsi nel lato esterno: farla per ultima è meglio perché così appena dopo la mano entra subito nella lampada che catalizza il tutto.
- Le istruzioni dicono sempre di applicare uno strato sottile di prodotto e infatti è bene far così per evitare bolle o rigonfiamenti di smalto indesiderati. L’unico col quale si può abbondare è il lucidante finale.
- Se durante l’applicazione si sbaglia e si sbava con il colore è bene correggere immediatamente con un bastoncino di ciliegio, uno stuzzicadenti o un cotton fiocc imbevuto di sgrassatore: dopo la catalizzazione infatti lo smalto sarà solido e non sarà più possibile correggere per bene.
Perché lo smalto semipermanente si rovina subito e non mi dura a lungo come dovrebbe?
Non lo credevo possibile fino a quando non è successo anche a me. Ho trascorso un periodo in cui alcune unghie delle mani sono state molto fragili, si rompevano spesso e soprattutto si sfaldavano. Ecco, su quelle unghie fragili e molto sottili lo smalto non durava che un paio di giorni.
Da qui deduco che se lo smalto semipermanente non dura è perché le unghie sono estremamente sottili e fragili.
In tutti i casi, visto anche quanto spesso si usano le mani e si martellano le dita sulla tastiera, la base extra che propone Estrosa è utile, applicata anche solo sulla punta, per ridurre i rischi di scheggiatura dello smalto.
Si può mettere il semipermanente sulle unghie fragili?
La risposta è sì (a meno che sulle unghie non ci sia una fragilità cronica o una malattia) perché lo smalto semipermanente rinforza lo strato ungueale e favorisce la crescita di un’unghia più forte. Naturalmente occorre usare prodotti di qualità.
Dicevo prima, però, che sulle unghie sfaldate e sottili il semipermanente potrebbe durare poco. Ecco, occorre avere pazienza, ritoccare quelle unghie in cui lo smalto salta e attendere qualche settimana: le unghie si irrobustiranno e lo smalto durerà più a lungo.
Perché il semipermanente fa le grinze, si arriccia, fa le bolle, si stacca parzialmente?
Se questo succede subito dopo l’applicazione o quasi occorre migliorare il metodo di applicazione: l’errore è stato quello di abbondare con il prodotto. L’unico smalto col quale si può andar generose è il top coat, tutti gli altri (base, defence, colore) vanno applicati in uno strato sottile affinché la polimerizzazione nella lampada avvenga correttamente e in modo uniforme.
Volete vedere dei contenuti video e altre cose inedite e molto discutibili? Andate a vedere le storie fissate del mio Instagram alla voce Semipermanente!









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6 Commenti
Io lo faccio da poco ma mi si alza anche il giorno dopo. Ho comprato tutto l’occorrente. Dall’estetista mi durava anche un mese. Cosa sbaglio?
Ciao Erika, se è fatto tutto correttamente dura proprio come quello che fa l’estetista! Io uso gli smalti Estrosa che sono eccellenti, spero che anche tu abbia preso degli smalti di qualità. E poi è importante anche avere la lampada giusta e seguire i tempi indicati dalle istruzioni! Sul mio profilo instagram @vitasumarte_g ci sono anche le storie in evidenza con i video, prova a vedere se c’è qualche consiglio in più che ti può tornare utile. 🙂
Ma tu quindi non usi la fresa per rimuovere lo smalto? Si toglie bene ugualmente?
La fresa dovrebbe essere usata solo per la ricostruzione! Per il semipermanente basta una buona lima in genere 😉
Tutto molto bello se non fosse che la ricrescita è più veloce della scheggiatura. Ergo lo devo rifare ogni 10 giorni circa…
Io vado a periodi: in alcuni ho la crescita veloce, in altri più lenta. In ogni caso preferisco la ricrescita all’unghia scheggiata ecco perché sono fan del semipermanente!