Questo agosto, mentre mi destreggiavo col budget dei saldi tra un bikini a 12 euro e una maglia in cotone a 33,3 euro periodico, Donatella Versace si comprava la casa nuova sul Lago Maggiore.

Oibò, una nuova vicina di casa.
Abbiamo in comune il lago, ci divide un’oretta d’auto se vado io da lei, pochi minuti se viene lei da me in elicottero.
Io sto sulla sponda lombarda, lei su quella piemontese, precisamente a Meina in provincia di Novara, in via del Sempione 15/A.

Ma facciamo i conti in tasca alla Donatella
Lo shopping estivo le è andato alla grande: una villa fronte lago rosa cipria con vista sulla Rocca d’Angera, piscina, stagno, campo da calcio, casa per i custodi, cottage di 200 mq per gli ospiti e accesso privato al lago.
La villa di 1.400 mq è disposta su quattro piani collegati da un moderno ascensore e ha cinquanta stanze che comprendono venti camere da letto e dodici bagni.
Tutto ciò per soli 4,8 milioni di euro.
Bazzecole per la Donatella che ha appena incassato qualcosa come 2 miliardi di euro per la vendita della maison Versace a Michael Kors.
Ha speso un quattrocentosedicesimo del suo (parziale) patrimonio: la stessa proporzione di una persona che dispone di 50 mila euro in banca e ne spende 120.
Alcune camere e alcuni bagni della villa

Poteva comprare di meglio?
Guardo spesso gli annunci immobiliari delle case di pregio sul Lago Maggiore e devo dire che la villa, nata col nome La Verbanella, non spiccava tra le più belle per architettura.
In questo avevo trovato l’iniziale spiegazione per un prezzo così vantaggioso, poiché solitamente le dimore storiche pied dans l’eau hanno una quotazione più elevata.
Mi perplimevo pensando che la Donatella avesse sì speso poco, ma si era accattata un’architettura che non strappa le budella. Sul Lago Maggiore c’è tanto di meglio.
Ma secondo voi la signora Versace potrà mai essere una sprovveduta?
E infatti.
Alcuni spazi interni
La storia della villa
La villa, costruita nei primi anni del Novecento, fu acquistata nel 1925 da Arnoldo Mondadori che vi era solito ospitare gli autori di cui voleva essere editore per allietarli con un soggiorno sul lago e indurli a firmare l’agognato contratto.
Mondadori, tra gli altri, ha ospitato personaggi illustri come Giuseppe Ungaretti, Eugenio Montale, Ernest Hemingway, George Simenon, Thomas Mann e Walt Disney che proprio nella villa lacustre concordò la pubblicazione di Topolino.
Il valore aggiunto di Villa Mondadori
Ma non solo – e qui viene la storia del Novecento – : l’editore invitava tutti i suoi ospiti a lasciare come ricordo e segno del loro passaggio un autografo sulla muratura bianca del camino.
Dettaglio di tale pregio e valore storico che da solo potrebbe valere tutto il bonifico.
Pensate che nel 2017 e fino all’ottobre 2018 Villa Mondadori fu anche adibita a Bed & Breakfast lasciando il patrimonio delle firme sul camino al dominio pubblico degli avventori.
Poi fu messa in vendita con l’agenzia Engel & Völkers Lago Maggiore e infine gestita in trattativa privata tra Donatella Versace e la famiglia Mondadori nella persona di Luca Formenton, nipote del nonno Arnoldo che magari si starà rivoltando nella tomba per questo gesto.
Brava Donatella, un pezzo di storia dell’Italia è rimasto in mani italiane.
Gli spazi esterni della nuova casa di Donatella Versace
Foto della villa: Engel & Völkers Lago Maggiore // Il Sole 24 Ore
2 Commenti
Tutto bellissimo, ma la mia domanda è: perché ha sentito l’esigenza di deturparsi se nel 1989 era una bella fijola?
Magari Divina Donatella si è modificata in un senso artistico che l’umanità contemporanea non può capire. 😀