Uno dei brand di riferimento per il fast fashion che ci propone sempre abiti e accessori desiderabili ha schiacciato l’acceleratore della comunicazione, perché la campagna #BEanICON di Mango non è solo una selezione dei capi preferiti dalle più note icone di stile.

La nostra personalità è il nostro miglior consulente di moda.
Mango propone proprio un manifesto attraverso il quale ci incoraggia a definire il nostro stile personale e fa marketing, ricordandoci di avere un assortimento talmente ampio che tutti i gusti e gli stili possono essere accontentati dalle sue proposte moda.

Sei testimonial che lavorano nella moda e con la loro immagine e che si sono raccontati attraverso i loro capi preferiti della nuova collezione di Mango.
Jeanne Damas, Veronica Heilbrunner, Pernille Teisbaek, André Saraiva, Justin O’Shea e Shuhei Nishiguchi sono stati fotografati da Dan Martensen nella bellezza di Londra, Tokyo, Copenaghen e Parigi.
#BEanICON di Mango: chi sono le tre it-girls?
Facendo il focus sulle testimonial femminili troviamo Jeanne Damas, fondatrice del marchio di abbigliamento Rouje e riferimento dello stile parisienne. Molto femminile anche quando sceglie capi più basici e meno romantici, ama le terrazze di Parigi e ha da poco aperto il concept store Chez Jeanne, con boutique Rouje e ristorante nel quartiere Montorgueil in rue Bachaumont.


Veronika Heilbrunner è una modella tedesca nata a Monaco, divenuta poi fashion editor e imprenditrice.
È una #MangoGirls da anni e il suo stile predilige un mix di elementi femminili e accessori o capi dal taglio maschile.



Dici minimalismo scandinavo e dici Pernille Teisbaek: è l’influncer di riferimento dello stile nordico, ex fashion editor, danese di Copenhagen, ha scritto il libro Dress Scandinavian e predilige un look semplice e comodo, poiché – dice lei – la comodità e la praticità aiutano ad avere fiducia e forza. I suoi pezzi chiave sono i jeans, una giacca e un paio di bei sandali.



2 Commenti
Mi piacciono moltissimo la testimonial francese e i suoi capi. A parte il pellicciotto peluche che non è un capo semplicissimo, mi sembra tutto interessante e facilmente indossabile anche da gente un pelo meno gnocca, tipo me.
Adoro il pellicciotto peluche, però è vero che è un po’ più complicato da indossare. Secondo me è perfetto quando è contestualizzato in un ambito più casual-boschivo-country! 😀 Ma la moda ha sdoganato il teddy bear coat per tutti da qualche anno ormai!