Ci sono quelli che han paura degli insetti, del buio o del vuoto, ci sono gli sgargianti che non temono nulla e poi ci sono quelli come me che hanno paura dei gatti volanti.
Perché non posso pensare di essere l’unica a temere i balzi dei felini che diventano improvvisamente posseduti da Hannibal Lecter che vuole interpretare Batman.
Il gatto è proprio il mio animale preferito (ne riconosco persino la supremazia politica) ed è quello che sento più affine al mio carattere e alla mia indole da crocchetta sul divano => gossip sul terrazzo => giretto in giardino e poi da capo senza troppa socialità.
La questione mantello ha una sua rilevanza: mi piacciono le razze pelusciose come il persiano, il British e l’Exotic Shorthair e il Ragdoll. Quanta morbidezza.
Ma nessuna fiala anticaduta per risolvere l’annosa questione dei peli ovunque.

Solitamente queste razze sono anche mansuete, scapperà loro qualche balzello casuale come slancio di vita che… wow, segnamolo sul calendario!
A differenza di molti altri gatti che scambiano la casa per una proiezione de L’Esorcista presso il circo Togni.
Chi di voi non ha già vissuto quest’emozione?!
Io in due indimenticabili occasioni.
A casa di una mia vicina: si stava cenando, il gatto sotto al tavolo avvista un …? (ufo molecolare?) sul tetto dei pensili della cucina, balza sul soffitto, sbaglia mira e plana sul fornello, salta ai miei piedi per poi risalire in cima ai mobili. Non ho più finito il risotto con la luganega dalla tachicardia.
La più traumatica: nella cantina del condominio in cui abitavo da bambina che attraversavo per andare a prendere l’ascensore che portava in un’altra scala in cui abitavano i miei nonni. Gatto evidentemente indemoniato che faceva tutto il corridoio avanti e indietro sibilando e balzando solo sui muri. Io in mezzo:

Ognuno ha le sue stranezze
Guardare le foto dei gatti volanti è il mio mantra per esorcizzare la paura del felino che improvvisamente potrebbe balzarmi addosso e lasciarmi tatuaggi non richiesti.










