Elisabetta II, detta Lilibet secondo suo stesso volere, è diventata regina del Regno Unito per puro caso.
Era solo una ragazzina che viveva a corte, una principessina che cresceva con sua sorella più piccola tra le mura di Windsor. Il padre era il figlio cadetto del re, il secondogenito insomma, quello che vede scivolarsi la possibilità di diventare regnante davanti agli occhi, man mano che passano gli anni e che il fratello maggiore sforna figli.
Così come è successo a Harry, scivolato in fondo alla classifica degli aspiranti al trono dal momento in cui suo fratello William ha deciso di dare alla luce un figlio all’anno.

Il destino dei figli cadetti
I figli cadetti sono i rassegnati, quelli che vivono la vita di corte solo in parte, che adempiono agli impegni che la corona impone a tempo determinato e seguono non proprio rigidamente quel protocollo che invece i primogeniti devono avere come mantra.
William, principe erede non può prendere per mano la moglie in pubblico mentre Harry, cadetto rassegnato, addirittura sbaciucchia la bella mogliettina in ogni occasione utile.
Elisabetta II, l’attuale Queen Elizabeth, quella che oggi conosciamo come la regina più longeva della storia, era la prima figlia femmina di un figlio cadetto in un periodo storico in cui se i genitori avessero avuto dopo di lei un figlio maschio, quello sarebbe passato avanti a lei in linea di successione al trono.
Che il padre e la madre facessero altri figli era possibile e in più lo zio, il primogenito del re, l’erede al trono, era ancora giovane e la possibilità che avesse figli, sia maschi che femmine, era molto alta.


Elisabetta non doveva essere regina ma…
Non c’era speranza di diventare regina per Lilibet e forse nemmeno ci aveva mai pensato durante la sua infanzia. Sicuramente i genitori non le avevano messo grilli per la testa dato che il padre, Albert Frederick Arthur George, avrebbe rinunciato persino al posto di cadetto avendo estrema difficoltà a parlare in pubblico (sì, era dislessico e aveva la zeppola) e la madre, Elizabeth Angela Marguerite Bowes-Lyon, aveva addirittura rifiutato la prima proposta di matrimonio del buon Alberto (salvo poi lasciarsi convincere dallo sfavillante brillocco propostole), perché riteneva che la vita di corte le sarebbe stata troppo stretta.
Ma la storia, che solitamente sconvolge le carte in tavola, stavolta aveva deciso di spianare senza pudore la strada che avrebbe portato la principessina all’incoronazione.
Per capire meglio cosa successe bisogna che ci caliamo un attimo nella storia.

Lo scandalo di corte più chiacchierato della storia
Siamo negli anni a cavallo tra la prima e la Seconda guerra mondiale e la monarchia britannica non era così moderna come la vediamo oggi (anche oggi è una monarchia bigotta, pensate all’epoca) e, a causa della sua poca elasticità, cadde preda dello scandalo più spettegolato della storia inglese.
Neppure Diana e la sua modernità, i suoi amanti e il marito che le faceva le corna con Camilla sono stati più spettegolati.
Neppure la Markle e il suo divorzio, il padre ubriacone e i dissidi con la cognata.
Nulla ha avuto tante prime pagine quanto lo scandalo del Re Edoardo e l’americana.

Re Edoardo, lo zerbino dell’americana?
Giorgio V, il nonno di Elisabetta morì e il suo erede, Edoardo appunto, rinunciò al trono.
Impazzito! Folle! Chiamatelo come volete, si merita ogni appellativo.
Rinunciò alla corona per amore. Detta così può sembrare un nobile gesto ma se vi dicessi che in realtà la donna che lui amava a malapena ricambiava il suo amore?
Lo so che lo state pensando in tanti.
È il prototipo di maschio che si fa calpestare come uno zerbino, succede anche a chi ha il sangue blu, mica solo ai comuni mortali.
È quello stupido amico che non sentiamo da anni perché ha deciso di fidanzarsi con quella gatta morta che lo ha praticamente esiliato tanto che non è neppure libero di prendersi un caffè al bar del paese senza che lei le stia appiccicata alle caviglie.
È quell’esemplare di cretino che decide di mettere in pausa la sua vita per viversi la storia d’amore più banale di sempre, pensando di poter poi recuperare tutto, di poter mettere le cose a posto, di poter ritornare al punto in cui aveva lasciato la sua vita senza nessuna conseguenza.
E ancora: è lo stupidotto che si ritrova poi solo, senza un soldo e col cuore spezzato.
Sì, succede anche ai reali ed è successo a Edoardo, quasi re. Infatuato e instupidito rinuncia al trono per una storia d’amore da due soldi. O forse no, dato che è durata per tutta la vita del suddetto re mancato.

La crisi politica e religiosa
Insomma la storia ci dice che nel 1936 ci fu una crisi costituzionale nell’Impero britannico perché il nuovo re Edoardo aveva deciso di sposare un’americana divorziata. Al matrimonio si opposero i governi del Regno Unito e dei dominions del Commonwealth britannico sollevando obiezioni religiose, giuridiche, politiche e morali.
Come monarca britannico, Edoardo era il capo nominale della (bacchettona) Chiesa anglicana, la quale non permetteva alle persone divorziate di risposarsi se i loro ex coniugi erano ancora vivi; così si diffuse la notizia che Edoardo non avrebbe potuto sposare Wallis Simpson, l’americana, e rimanere sul trono.
Wallis venne giudicata politicamente e socialmente inadatta come consorte a causa dei suoi due matrimoni falliti. L’opinione che si era diffusa tra il pubblico sosteneva che la donna fosse spinta dall’amore per il denaro e dalla posizione sociale piuttosto che dall’amore per il re.
Se l’amore ci sia stato o no è da analizzare, ma questa è un’altra storia…
Edoardo quindi rinunciò alla corona per sposare Wallis e sul trono britannico salì il fratello Alberto, come re Giorgio VI.


Giorgio VI e sua figlia Elisabetta regina per caso
Alberto dopo lo scandalo pensò che fosse una buona idea prendere il nome del padre, l’amato re Giorgio V, per dare una sorta di continuità alla monarchia e cercare di far dimenticare la parentesi scandalosa del fratello rincitrullito.
Tornando a noi, Giorgio VI era il padre di Elisabetta II e la ragazzina, cresciuta a corte con una remota speranza di diventare regina, diventa ufficialmente la prima in linea di successione.
A questo punto avrà sicuramente sperato che la madre non fosse più feconda per non rischiare che un fratello potesse soffiarle il trono all’ultimo secondo e probabilmente i genitori decisero di non avere più figli per evitare questa possibilità.
Giorgio morì quando la figlia aveva 24 anni ed Elisabetta divenne così regina, sfidando le aspettative della sua nascita di diventare uno dei monarchi più famosi, apprezzati e longevi della Gran Bretagna.
Anche se per alcuni sarà sempre la regina che quasi non lo era, la regina per caso.


