Lo sentite anche voi ogni tanto quel desiderio impellente di riconciliarvi con la natura? Fuggire dalla città ma… per andare dove?
Oppure fate parte della (stimatissima) nicchia dei troppo pigri e perciò non trovate sufficiente la motivazione di una gita all’aria aperta?
Con questo post cercherò di darvi alcune idee per prendere coraggio e andare: Lazzaro, alzati, cammina e poi siediti a mangiare!
La risposta a tutte queste domande è la Val di Mello, luogo perfetto per approcciarsi al trekking ma soprattutto per deliziare ogni palato gustando le prelibatezze che la Valtellina – a poco più di un’ora e mezza da Milano! – offre.
Dove camminare in Val di Mello
Iniziate l’escursione dalla località San Martino per arrivare, con un’oretta di cammino, al cuore della valle.
Il tracciato è molto semplice, adatto anche ai bambini che, nelle giornate di sole, potranno sbizzarrirsi creando dighe lungo i corsi d’acqua. Lasciate che sfoghino le loro doti ingegneristiche, semmai potrete aiutarli, l’acqua ha una temperatura decisamente polare ma se continuerete a ripetervi che aiuta il microcircolo sarà tutto più facile!
Nonostante la pendenza del percorso non si senta quasi, vi stupirete nel vedere come l’ambiente intorno a voi cambia e, una volta arrivati, rimarrete incantati dal paesaggio, splendidamente indescrivibile.
Sarà per la maestosità delle ripide pareti rocciose che incorniciano la valle, per le cascate spumeggianti che cadono a picco dalle montagne o per il colore azzurro Tiffany dei vari laghetti che, la Val di Mello, è stata ribattezzata come la Yosemite d’Italia.

Foto Google
Il bidet della Contessa
Foto di Giulia Della ZoppaIl fiume Mello
Foto di Giulia Della Zoppa

Foto di Giulia Della Zoppa
In realtà non abbiamo nulla da invidiare all’America, sia per le bellezze che la natura ci regala ma soprattutto perché, una volta arrivati a destinazione… gambe sotto il tavolo ed ecco che iniziamo a ragionare!
Cosa mangiare in Val di Mello
Ad oggi si trovano rifugi lungo tutto il percorso ma al Rifugio Mello vi sentirete come dalla nonna nel giorno di Natale.
Il menù vuole per tradizione sciatt, pizzoccheri, polenta con svariati tipi di condimenti, selvaggina e per finire i miei preferiti, i dolci della casa. Meritevole di nota è il loro gelato alla panna.
Di solito il mio dialogo con il cameriere si svolge così:
LUI: Il gelato ce l’abbiamo con i frutti di bosco o con castagne e miele
IO: – breve pausa di riflessione (che in realtà è solo spudorata falsità perché già sapevo cosa avrei scelto) –
SEMPRE IO: Per me uno di entrambi, grazie.
Ammirevole il fatto che le castagne si trovino anche d’estate perché le raccolgono e le conservano e, nonostante passino mesi e mesi, mantengono il tipico sapore e la sodezza giusta.
L’antipasto per eccellenza sono gli sciatt che in dialetto vuol dire rospo. Si tratta di palline di casera pastellate e poi fritte. Il resto è poesia.
I pizzoccheri invece non hanno bisogno di arzigogolate introduzioni ma si può certo affermare che per gustare appieno il loro sapore, il dove fa la differenza: assaporarli nel loro habitat naturale è sicuramente la scelta più appropriata.

Foto Pinterest
Altri sport e curiosità della valle
Se poi alzate gli occhi e vi capita di scorgere qualche giovane boulder intento nell’impossibile non fatevi andare di traverso il boccone, l’arrampicata sta tornando di moda e questo è uno dei luoghi più amati per praticarla.
Dal 2004 proprio la Val di Mello ospita una delle più importanti gare di questa disciplina, il Melloblocco, che richiama climber da tutto il mondo e ogni anno vede sempre più partecipanti.
La mulattiera che divide a metà la valle è anche percorribile in mountain bike.
Da notare però che la Val di Mello è recentemente diventata meta di moltissimi escursionisti che, soprattutto durante l’estate, rendono decisamente affollato il sentiero.
Ben dieci anni fa è stata riconosciuta come la più grande riserva naturale della Lombardia non solo per il patrimonio naturalistico ma anche per quello rurale ed architettonico.
Famosi nella valle sono i Crotti, anfratti naturali del terreno dove spira costantemente il Sorèl, un vento misterioso che sembra arrivare proprio dal cuore delle montagne. Grazie a quest’aria fresca e asciutta i Crotti sono dei veri e propri frigoriferi dove i contadini, ancora oggi, conservano formaggi e salumi.
Non mi è mai sfiorata l’idea di rapinare una banca ma un Crotto sì. Cleptomanie a parte, la notorietà della bellezza della Val di Mello sta crescendo costantemente e questo post certamente non vuol far scaturire un repentino e massivo cambio di tendenza.
Non c’è una stagione consigliata per visitarla, dipende soprattutto da che tipo di gita volete fare. Sicuramente durante l’estate potrete rinfrescarvi con l’aria di montagna, di contro è la stagione che concentra più turisti. L’inverno è silenzioso, pacifico.

Foto di Giulia Della Zoppa

Ricordatevi solo di mettere nello zaino oltre che, costumi da bagno, coperte da picnic e attrezzature sportive di ogni genere, anche un po’ di buon senso. L’ambiente che vi circonda è tanto meraviglioso quanto fragile e non c’è cosa più bella che tornare e trovarlo uguale a come ve lo ricordavate.

Foto Flickr di @Di Vinti
2 Commenti
Cuore di Sciatt patrimonio dell’umanità
Mamma mia davvero. E meno male che siamo pieni zeppi di patrimoni mangerecci!!! 😀