Lady Diana Spencer: l’ultima sposa vergine della storia della Corona d’Inghilterra. È così che la descrive il nuovo documentario Inside the Crown: Secrets of the Royals della gloriosissima tv inglese ITV.
Lei che con il pedigree perfetto ricopriva appieno il posto che doveva essere occupato: futura Principessa del Galles e moglie dell’erede al trono; è stata un fenomeno globale, diventando famosa in tutto il mondo.

Inside the Crown
Inside the Crown: Secrets of the Royals: letteralmente All’interno della corona: i segreti dei reali, è un documentario che rivela cosa succede dietro le quinte dello show reale.
Suddiviso in puntate a cadenza settimanale, Inside the Crown ci svela i segretucci e le curiosità che a tratti fanno sorridere e a tratti innervosire, come per il caso di Diana Spencer.
L’episodio 1, uscito giovedì 23 gennaio, da cui sono tratte alcune informazioni contenute in questo articolo, titola: Esplorare come l’amore e il dovere reale siano in costante conflitto.
Il secondo fa luce sul rapporto della famiglia reale con la stampa, il terzo racconta come la regina ha gestito le prove e le tribolazioni del suo regno.
Ma partiamo proprio da Lady Diana, per capire perché è stata l’ultima sposa vergine…

Diana: un reality show
In un’epoca in cui non esistevano i social media, le dirette Instagram, gli hashtag, i reality show e le sorelle Kardashian, a diventare famosi ci voleva davvero molto ma a scatenare l’ossessione dei giornali e della gente ci voleva un attimo.
Le televisioni e i giornali si concentravano sul personaggio del momento e Diana era un personaggio degno di ogni attenzione in un momento storico in cui la popolazione non si riconosceva affatto nella monarchia britannica e voleva a tutti i costi rovesciarne il potere per quanto ne fosse distante.
Poi succede la magia: la gente smette di odiare i reali per merito di una maestra d’asilo di 19 anni.
Lei, molto più vicina al resto della popolazione che ai reali, diventa quel fenomeno mediatico che tutti aspettavano e comincia a ricoprire le copertine di tutti i giornali (scandalistici e non), di tutti i talk show e telegiornali, sia in Inghilterra che nel resto del mondo.
Una fiaba diventata soap opera. Una ragazzina che riuscì a (re)suscitare l’interesse dei sudditi di sua maestà verso quelle blasonate teste coronate che qualche giorno prima erano derise e odiate.

Ma la grande storia d’amore tanto chiacchierata tra l’erede al trono più famoso al mondo e la maestrina dai capelli d’oro e gli occhi color del cielo era davvero una favola o ce l’hanno voluta solo far passare per tale?
The Bachelor: il farfallone!
Carlo aveva sempre un corteo di ragazze che lo seguivano dal quale ne pescava un paio alla volta per “farsi accompagnare”. In quegli anni era una versione di lusso di “The Bachelor” e cambiava una fidanzata al mese. Era giunta l’ora di trovare moglie perché la Regina gli aveva fatto notare che era arrivato il momento di smettere di fare il farfallone.

Lo zio col quale Carlo era cresciuto, perché col padre non aveva di certo un rapporto idilliaco, gli aveva consigliato di “spargere il suo seme” più che poteva per poi trovare una ragazza da mettere sul piedistallo e sposare. In tutta questa storia non era di certo contemplato l’Amore.
I giornalacci inglesi avevano scovato parecchie sue fidanzate e scrissero le peggiori cose su di loro, come se fossero delle meretrici. La stampa britannica non ha mai risparmiato neppure l’erede al trono.
Una su tutte era Camilla.
Lei e Carlo si conobbero nel 1972. Amavano entrambi le armi, la caccia e i cavalli. Lei lo lusingava e lui la trovava irresistibile: era il suo rifugio quando qualcosa andava storto o il fardello della corona si faceva troppo pesante.
Camilla l’avrebbe sposata volentieri ma non gliel’avrebbero permesso, né tantomeno lui si sarebbe battuto per poterlo fare. Le ferite inferte dall’abdicazione di Eduardo per sposare Wallis erano ancora un argomento scottante.

Le regole della corona
In quanto erede al trono, Carlo avrebbe dovuto sposare qualcuno di vergine, almeno all’apparenza. Lui aveva ormai superato la gioventù e le sue coetanee non erano più vergini da un pezzo. Camilla, seppure aveva avuto con lui una sincera e genuina storia d’amore (e sesso), era scartata a prescindere: la regola vuole che un erede al trono non possa sposare qualcuna con cui è già andato a letto.

Doveva trovarsi una ragazza appena maggiorenne, illibata e dall’aspetto modesto, che fino a quel momento fosse stata lontana dai riflettori.

Carlo era stato con la sorella di Diana
Diana e Carlo si conoscevano di vista perché le loro famiglie erano legate ma formalmente, da adulti, si conobbero sul serio quando Carlo e Sarah Spencer, una delle sorelle maggiori di Diana, cominciarono a frequentarsi. Diana aveva 16 anni e si sentiva già in competizione con la sorella perché ammaliata dal giovane principe. Quando la storia con Sarah andò in fumo, Carlo, che ormai aveva sott’occhio Diana, cominciò a farci un pensierino perché anche il padre, il Principe Filippo gli aveva intimato di sistemarsi e Diana aveva l’età giusta e la “condizione fisica” opportuna: era la sposa vergine che stava cercando.

La regina l’aveva messo sotto pressione perché aveva ormai superato quel limite imposto dei 30 anni e lui, nonostante sapesse che quella ragazza sarebbe stata difficile da amare perché troppo diversa da lui, si era messo in testa di dover mettere un punto.

Diana era molte cose oltre a essere bella. Ma era bella.
Dopo 12 appuntamenti formali, perlopiù pubblici (in cui Diana dava del LEI a Carlo), dichiarano il loro fidanzamento il 24 Febbraio 1881.
La dolce ragazzina, quando lui si dichiarò, lo abbracciò e gli disse “ti amo”. Lui rispose “qualsiasi cosa voglia dire”.
Questa risposta Carlo la ripeté, identica, in un’intervista ufficiale.
Peggio che dire “grazie” di risposta al “ti amo”.
Diana vergine sposa il principe ranocchio
Diana, l’ingenua e dolce Diana, decide di sposare il principe dai modi rudi.
Vivere al castello, avere un ruolo così importante e sposare un principe devono esserle sembrati un sogno tanto grande da abbagliarle la vista e non farle vedere che caratteraccio aveva il suo promesso sposo. Chiuse un occhio persino quando lui non fece mistero neppure con la stampa, il giorno del suo fidanzamento, che in quella relazione l’amore non era neppure contemplato.
Capitasse a una di noi, oggi, principe o non principe, un calcio nei suddetti lo beccherebbe di sicuro. Non solo non hai gli attributi per dirmi “ti amo” ma lo vai anche a spiattellare nella tv nazionale il giorno del nostro fidanzamento ufficiale. Ma torna da mamma e impara a campare, caro principino!

Il principe dai modi da garzone
Per minare ancora di più l’inizio di questa storia, il nostro poco amato principe, durante il fidanzamento, le disse una cosa scortese, rude, meschina, fasulla e immeritata.
“Sei paffutella”, le disse.
E lei, da un girovita di 65 cm (che voglio dire… chi non invidia?!), arrivò ad uno di 57 cm nei pochi mesi antecedenti al matrimonio.
Il viscido principe riuscì a impuntarsi su molte cose. L’abbigliamento, l’atteggiamento, le parole che le uscivano di bocca, ma sicuramente non riuscì a mitigarne il carattere.
Pensava di sposare una ragazza accondiscendente e facile da controllare e invece il giorno del matrimonio lei dimostrò in diretta nazionale quanto fosse decisa a cambiare le cose.
Nelle promesse nuziali decise di NON promettere di “obbedire”, come avevano fatto tutte le consorti reali prima di lei, ma di “prendersi cura” del suo sposo.


The Villain: Camilla
Camilla è la villain della nostra favola.
La colpa del cuore di pietra di Carlo la imputiamo a lei.
Per noi spettatori di questa vicenda lei è solo la cattiva, quella che trama alle spalle, quella che va a letto col principe mentre la principessa piange nella torre del castello.
Probabilmente è così, ci ha goduto a distruggere quel giovane cuore.
Ma come Diana fu colpita da valori antiquati che la prevedevano vergine e obbediente, anche Camilla ne fu intrappolata e per gli stessi motivi dovette lasciare andare il principe a sposare un’altra.

È un punto di vista che non abbiamo mai incrociato perché tutte ci sentiamo di indossare i panni della principessa addolorata e malinconica, tradita e presa in giro e non ci sforziamo di girarci a vedere questa giovane eroina il posto di chi ha preso.
Prima di Diana chi c’era? Carlo da chi veniva consolato? Chi ha dovuto rinunciare a lui per devozione alla corona?
Camilla.
Il suo sogno d’amore distrutto per l’antiquata legge della monarchia.

Il responsabile unico di questo gioco micidiale che ha portato solo a cuori infranti è Carlo. Charles, per gli inglesi, ha sempre detto che si sarebbe sposato con la testa e non con il cuore.
L’ha certamente fatto ma la sua scelta non è stata però premiata dato che a 70 anni suonati ancora non è diventato re.
Sembra che il karma ci abbia messo lo zampino.
Come se su di lui si fosse scatenata una maledizione.
Se ci pensiamo non deve essere stato semplice neppure per lui passare dall’esser “mister popular” (signor popolare) a “please can you bring your wife overe here” (per favore può portare sua moglie qui?).

Era lo scapolo più fotografato al mondo e adesso una diciannovenne, che è stato obbligato a sposare, gli ruba la scena ripetutamente tanto da essere insistentemente richiesta anche quando non c’è. Ad un giornalista che gli chiese “dov’è Diana?” il principe rispose: “fatti ridare i soldi per il biglietto perché oggi lo spettacolo non ci sarà”; intendendo dire che Diana non sarebbe stata presente in quell’occasione.

Diana: da sposa vergine a principessa triste
Questa storia come è finita? Come hanno convissuto l’anima di una principessina innamorata e il cuore di pietra del principe suo marito?
Quell’impegno che Carlo aveva preso verso la sua giovane sposa doveva diventare amore e invece si è evoluto in indifferenza; quello che invece Diana provava sinceramente per il suo (idealizzato) principe si trasformò in delusione e tristezza.
Bulimica.
Ansiosa.
Impaziente verso i fotografi (ok, avevano torto loro).
Bulimica.
Dubbiosa.
Ossessiva.
Depressa.
Un momento prima era Cenerentola al ballo e il momento successivo era la principessa triste.
Carlo che scappava da Camilla in ogni occasione e che indossava i gemelli che lei le aveva regalato durante la luna di miele non dovevano essere un bel regalo di nozze per un’inguaribile romantica come Diana.
Analizzava ogni gesto, ogni espressione del marito per scorgere lo zampino di Camilla e, quando finalmente ebbe il coraggio di affrontarla per dirle che aveva capito tutto e che non le piaceva affatto essere trattata da stupida, la reale amante ebbe solo la forza di dirle “tu hai avuto il titolo, dei figli, cosa vuoi di più?”. Come se l’amore di Carlo spettasse di diritto a lei che c’era da prima del matrimonio e prima di tutto.

L’epilogo lo sapete già: la regina impose a Carlo il divorzio e da lì in poi tutto andò in frantumi.
Tutto tranne la personalità di Diana che raggiunse la maturità e imparò finalmente a combattere con la bulimia, i rotocalchi e gli strascichi che la corona aveva lasciato su di lei.
Divenne la principessa del popolo che abbracciava le cause dei più deboli, vestiva alla moda e ballava con John Travolta.
Fino alla fine… ma questa è un’altra storia.
Il testamento di Lady D
“Sposatevi per amore” disse Diana ai suoi figli…



… ed entrambi hanno mantenuto la promessa fatta alla madre.
William e Kate si sono amati da giovani e sono diventati una squadra.
Harry e Meghan si sono opposti a tutto per amarsi liberamente.
Dopo il dramma di Diana la corona ha cambiato finalmente le sue regole smettendo di imporre una sposa vergine e aristocratica ai propri principi.
1 Commenti
Purtroppo a pagare sono solo le persone buone come diana ..ma c’è ancora la strega cattiva che ha rubato la scena Camilla una brutta cavalla..spero non sarà mai Regina!!