Diciamoci la verità: fosse vissuto oggi, quel seduttore di Raffaello sarebbe protagonista tra le pagine di molti giornali rosa. Onnipresente con il suo faccino delicato e quel broncio un po’ così su Instagram, conteso tra influencer, troniste e starlette di varia provenienza.
Intendiamoci, Raffaello è stato soprattutto un pittore coi fiocchi, e la mostra delle Scuderie del Quirinale a Roma lo dimostra. Organizzata per celebrare al meglio i 500 anni dalla sua morte, mette insieme oltre duecento opere arrivate per l’occasione dai maggiori musei del mondo, utili a ricostruire la (breve) carriera di un artista diventato leggendario.

RAFFAELLO. In mostra alle Scuderie del Quirinale dal 5 marzo al 2 giugno 2020
La strage dei cuori
Però, con quella sua aria da bravo ragazzo, Raffaello è stato anche un insospettabile seduttore, uno a metà strada tra Rodolfo Valentino e Casanova, che fece letteralmente strage di cuori. Tra le sue conquiste, la cortigiana – oggi diremmo escort – più celebre di Roma: la bellissima e maliarda Imperia che fece girare la testa anche ad Agostino Chigi, il banchiere più ricco del Rinascimento, e che pare addirittura si suicidò perché rifiutata dal pittore, che nel frattempo si era invaghito di un’altra.

L’altra in questione è Margherita Luti, detta la Fornarina (era figlia di un fornaio romano), che tutti consideravano la sua fidanzata ufficiale. Anzi, qualcuno mormora anche di un matrimonio celebrato segretamente, come in ogni soap opera che si rispetti. Le cronache raccontano che lui se ne innamorò perdutamente vedendola fare il bagno nuda nel Tevere, e per lei rifiutò addirittura di sposare la nipote di un cardinale che avrebbe fatto follie pur di imparentarsi col pittore.
Margherita è anche la protagonista di due ritratti di Raffaello; nella Velata di palazzo Pitti lei è elegantissima, il viso acqua e sapone e un abito dalle sontuose maniche a sbuffo, mentre in quello di palazzo Barberini (che Raffaello si tenne in casa fino alla morte) lei appare coperta da un velo che però non lascia proprio nulla all’immaginazione.

Vita breve ma… intensa!
Insomma, Raffaello era di certo sensibile alla bellezza femminile, tanto che i suoi stessi contemporanei attribuiscono la fine prematura (muore ad appena 37 anni) ad una “vita sessuale molto disordinata e fuori modo”.
Pettegolezzo o meno, la sua leggenda era già iniziata.