Forse non tutti conoscerete Auguste Escoffier, Marie Antoine Carême o Gualtiero Marchesi, ma una cosa è certa: se vi nomino Benedetta Parodi e Benedetta Rossi capirete immediatamente di chi sto parlando, anche se non siete proprio dei Food Addicted.
Benedetta è un nome che, evidentemente, significa vincente, almeno in cucina.
Benedetta Parodi e Benedetta Rossi sono due veri fenomeni del mondo del Food, sebbene abbiano storie e carriere con sfaccettature molto differenti. La Parodi nasce con la televisione, vanta una famiglia famosa, dai fratelli al marito, e ha un’impronta da frizzante mamma di città. Vive a Milano e conduce programmi TV di enorme successo, come Bake Off Italia, ma si dedica con passione anche alla sua numerosa prole, che spesso coinvolge nei social e nei programmi TV che conduce. La Rossi, invece, con la sua tuta di pile, ha più uno spirito da massaia di campagna, una rustica signora dall’accento marcatamente marchigiano che cucina da Dio.
Cosa le rende vincenti? La semplicità. Le Benedettas piacciono perché sono “alla mano” e non creano nei loro seguaci – ormai abbiamo capito che la cucina è unisex – nessun genere di ansia da prestazione. Non se la tirano, sono “dei nostri” e ci piacciono per questo!
VITA, MIRACOLI E GOSSIP DI
BENEDETTA PARODI E BENEDETTA ROSSI
ZIA BENE
All’anagrafe Benedetta Gaia Parodi, nata ad Alessandria il 6 agosto del ’72. Donna indiscutibilmente bella e solare. Ha due fratelli altrettanto famosi: Cristina, conduttrice, giornalista e scrittrice e Roberto, curriculum molto simile, con una predilezione per i viaggi in moto.
Benedetta comincia come giornalista, conduce Studio Aperto fino al 2008, quando diventa il volto del programma Cotto e mangiato. Il format è molto semplice: le puntate durano un minuto e mezzo e vengono registrate quotidianamente nella cucina di casa sua. La rubrica diventa anche un libro, pubblicato da Vallardi nel 2009 (il primo di una fortunata serie), una raccolta di ricette semplici che non temono di proporre l’utilizzo della sfoglia confezionata, acquistata al supermercato.
È l’epoca del Food Boom, in cui il mondo culinario comincia un’intensa relazione con quello televisivo ed editoriale. Improvvisamente in Italia iniziano a cucinare tutti, si passa dal Cake Design architettonico del Boss delle torte alle gare culinarie come Master Chef. Cucinare non è mai stato così Pop.

La forza mediatica della Parodi è quella di mettere ogni casalinga, mamma lavoratrice, signora che ama dilettarsi ai fornelli nelle condizioni di cucinare senza alcuna ansia da prestazione. Il suo modo un po’ “trallallero” di stare in cucina, senza nascondere gaffe e umani errori, rende a chiunque facile l’immedesimazione. Per questo i suoi libri vanno a ruba e i suoi programmi vengono seguiti con passione. Benvenuti nella mia cucina, pubblicato nel 2010 sempre da Vallardi, vende 900 mila copie.

Nel 2011 Zia Bene passa da Mediaset a La 7, dove conduce I menù di Benedetta, invitando spesso anche ospiti famosi, che si prestano come cuochi amatoriali proponendo le loro ricette di famiglia.
Nelle puntate appaiono di tanto in tanto anche i suoi figli o il marito, il conduttore sportivo Fabio Caressa, che cucinano insieme a lei in un clima di naturale spensieratezza.

Polemiche in paradiso
Quando la tua vita si svolge sotto i riflettori, nulla ti salva dalle polemiche. Basta dire la cosa sbagliata o, peggio, pubblicare la foto sbagliata. Lo scorso settembre Zia Bene pubblica la foto di una crostata prugne e zenzero, che ha come sfondo una tazza di caffè e un giornale. Si tratta di una perfetta scena casalinga mattutina, eppure la notizia riportata sul giornale, e ben visibile nell’immagine, riguarda un caso di cronaca molto delicato di violenza sulle donne. I followers non apprezzano la distrazione e si scatenano con le critiche, obbligando la Parodi a cambiare immagine.
Macabro sì, ma con gusto
Sempre l’anno scorso si scatena una pioggia di polemiche per i suoi “biscottini vudù”, preparati in occasione della festa di Halloween. C’è chi li definisce di cattivo gusto, chi l’accusa di trascurare che in alcune culture questo genere di pratiche esistono realmente e così via. L’evento smuove anche Il Signor Distruggere, una pagina Facebook gestita dal blogger e scrittore Vincenzo Maisto, che si prende gioco di alcuni gruppi Facebook pubblicandone frammenti di assurde conversazioni (si dedica prevalentemente alla mitica categoria delle “mamme pancine”, ma questa è un’altra storia…). Maisto posta la foto di Benedetta con i commenti degli utenti e scrive: “oggi tocca a Benedetta Parodi il tuffo nel Medioevo”.

Anche la sua spontaneità fra i fornelli l’ha spesso sottoposta a numerose critiche, passando per inesperienza. Sì, a volte sembra che qualcuno abbia lanciato la Parodi in una cucina dicendole: “Vai! Ora accendi i fornelli e facci guadagnare un sacco di soldi!”, senza però accertarsi delle sue specifiche competenze.
Lei rappresenta esattamente il concetto di cucina “di tutti i giorni”, quella fatta di trucchetti ed espedienti per risparmiare tempo: l’utilizzo del dado, delle verdure surgelate; o l’esecuzione di ricette tanto elementari da suscitare commenti come: “anche un bambino sarebbe in grado di farlo”.
Alta cucina vs. Cucina di tutti i giorni
Anche i suoi colleghi (che poi loro sono veri Chef) hanno spesso avuto da ridire. È il caso di Carlo Cracco, che durante una puntata di Che tempo che fa non ha resistito a punzecchiarla su alcune “piccole” divergenze culinarie. Lo Chef, che già non spicca certo per la sua simpatia (qui il video di Cracco che si pulisce gli occhiali in un abito d’alta moda), non può sentir parlare né di surgelati, né tantomeno del dado da cucina. Così, se l’intenzione di Fazio era quella di presentarli come due antipodi ai fornelli capaci però di coesistere perfettamente, Cracco fa notare che la sua “non è l’alta cucina, è la buona cucina”. E la Parodi guadagna terreno ricordando al fascinoso Chef di aver venduto, fino ad allora, circa 2 milioni di libri… touché!

LA CASALINGA DI ALTIDONA
Benedetta Rossi nel 2019 viene nominata da Forbes come uno fra i 50 personaggi più influenti di Facebook. Ha un sorriso da compagnona, al quale segue un look semplice: felpe, pile, t-shirt, come d’altronde ci si aspetterebbe di trovare qualcuno ai fornelli di casa. Lei stessa, infatti, si definisce la “vicina di social”. Con la sua fresca genuinità e quell’accento inconfondibile, Benedetta conquista il pubblico italiano fino a raggiungere i numeri di Chiara Ferragni.

Sebbene sembri che il suo pubblico sia solo quello delle massaie moderne, Benedetta in realtà è una Food Vlogger dal pubblico più ampio che conquista le visualizzazioni di tutta la famiglia. Il suo marchio di fabbrica è il pollice all’insù e anche i mariti e i bambini si mettono a rifare le sue ricette!
La sua è una di quelle storie positive, dove il successo arriva senza essere inseguito, come se talento e fortuna decidessero improvvisamente di marciare insieme verso le più alte vette.
L’ascesa
Benedetta Rossi gestisce un agriturismo ad Altidona, in provincia di Fermo, insieme al marito Marco. Un po’ per caso inizia a riprendere i passaggi delle ricette più richieste dai suoi clienti, per condividere con loro dei tutorial da utilizzare a casa propria. I suoi video, in maniera del tutto inaspettata, iniziano ad ottenere un numero altissimo di visualizzazioni. Il resto, da allora, è arrivato da solo, fino al programma su Food Network: Fatto in casa per voi, che del palinsesto pare essere protagonista indiscusso. Se il leitmotiv della Parodi è sempre stato: “Cotto e mangiato!”, alla Rossi piace dire: “Fatto in casa per voi!” e anche ai suoi fan piace molto ripeterlo.

La Rossi è un’outsider in un mondo in cui l’immagine richiede altre caratteristiche. Non la si può paragonare a uno Chef, né a una Parodi o a una Clerici, lei sta in cucina con compostezza e umiltà, lasciando trasparire anche una velata timidezza.
Le sue ricette sono genuine come la sua immagine e si basano sul reale concetto del fatto in casa in modo semplice, che spesso, invece, è usato come vetrina per cavalcare il food trend del momento per poi rivelare dei procedimenti troppo ambiziosi per chi lavora a tempo pieno e ha poco tempo.

Critiche q.b.
Eh! sarebbe stato troppo facile cavarsela senza qualche criticuccia, non basta mantenere un basso profilo per evitare di attirare gli “opinionisti del web”. Sulla Rossi si è detto che non è portata, che ha poca presenza scenica, che sarebbe dovuta rimanere ai suoi video, senza tentare con la televisione. Si sono fatte numerose congetture sulla sua carriera, io stessa ho spesso pensato fosse un prodotto troppo perfetto per non essere nato a tavolino. Ma vi dico una cosa: a nessuno importa veramente. I numeri parlano chiaro, quindi non possiamo fare altro che alzare il pollice anche noi e unirci al coro.
LE BENEDETTAS: LE ACCETTIAMO COME DUE DI NOI!
Sì, le Benedettas spaccano, ognuna a modo proprio. Ci danno la forza di credere che tutti possono cucinare, sui tacchi o col pile sportivo e senza troppo stress. Spesso sono state messe a confronto, nel bene o nel male, un po’ per l’omonimia, un po’ perché si è capito che rappresentano due facce della stessa medaglia.
La loro spontanea semplicità, in un mondo di apparenza, sbaraglia la concorrenza sotto ogni aspetto, perché chi sta dall’altra parte dello schermo non fatica a immedesimarsi.
Per questo proseguono noncuranti di quelle critiche che sono sempre fisiologiche. Vanno avanti mentre il loro seguito cresce, pubblicano libri, conducono programmi seguitissimi e tutto con la naturalezza di chi si mette in cucina a preparare solo l’ennesimo pranzo.

Lasciamo in sospeso un interrogativo: vedremo mai Benedetta Parodi e Benedetta Rossi insieme nello stesso programma?
Ah, chi può dirlo…