La Redazione Marziana ama Fornasetti: sarà forse per quel suo estro creativo ed eclettico che sembra quasi arrivare da un altro pianeta, popolato da volti di donna sbarazzini? Possibile.
E, constatato l’amore per il designer, la sottoscritta (parmigiana D.O.C. n.d.r.) non poteva certo tacere una notizia del genere: a Parma ha inaugurato la mostra imperdibile “Fornasetti Theatrum Mundi”, ospitata all’interno del Complesso Monumentale della Pilotta.
L’esposizione sarà aperta al pubblico fino al 14 febbraio 2021 e si colloca all’interno di “Rivitalizzazioni del Contemporaneo”, un bando ideato in occasione di Parma 2020+21, Capitale Italiana della Cultura.

Ebbene sì. Avevo già avuto modo di parlare della mia amata città natale, Parma, che nel 2020 sarebbe stata Capitale italiana della cultura, con tanto di post annesso dalle pretese di guida turistica prèt à portèr.
Ma ahimè, come diceva mia nonna, anno bisesto, anno funesto: il 2020 si è rivelato decisamente in linea con le premonizioni di saggezza popolare.
Parma non ha potuto fregiarsi a dovere di tale privilegio per quest’anno ma, fortunatamente, ora che siamo ufficialmente entrati in una fase più ottimistica, fatta di riaperture e voglia di ripartire a pieno ritmo, Parma potrà sfoggiare il titolo anche per il 2021.
Mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost’, direbbero gli amici di Gomorra.
E ripartiamo da qui:
Fornasetti Theatrum Mundi
Inutile stare a ripresentare a voi, lettori marziani, Piero Fornasetti: c’è già un bellissimo post (scritto da Gloria) che orbita nell’etere marziano.
Passiamo al sugo di Fornasetti Theatrum Mundi:
© Cosimo Filippini 2020 © Cosimo Filippini 2020
La mostra in questione, inaugurata in concomitanza con la riapertura del Complesso della Pilotta, dopo il lungo stop dovuto all’emergenza COVID-19, è un bellissimo viaggio multidimensionale tra classico e moderno.

“Fornasetti Theatrum Mundi” mette in dialogo le architetture e le opere della Pilotta (uno dei simboli di Parma) con l’immaginario di Piero e Barnaba: l’obiettivo è creare un vero e proprio “teatro del mondo”, con una rete di rimandi iconografici e suggestioni culturali. Grazie alla chiave ludica tipica di Fornasetti, tutto assume connotati eclettici e inaspettati, irriverenti e contemporanei.
Insomma, diciamocelo in parole povere: l’estro creativo “svecchia” l’altisonanza storica e monumentale tipica dei musei, rendendo tutto il complesso più “pop” e frizzante.

Il percorso espositivo
Il percorso espositivo si sviluppa attorno ai temi centrali della poetica di Fornasetti: le rovine e l’uso del passato come frammento, l’architettura, la musica, le variazioni di un tema, il disegno, il collezionismo, l’oggetto quotidiano e la dimensione illusionistica e onirica…
Un pot-pourri meraviglioso.
L’esposizione si articola su 21 vetrine disseminate all’interno del Complesso.
Il fulcro è il Teatro Farnese: capolavoro dell’architettura secentesca. La sua struttura architettonica si rifà all’idea del Theatrum Mundi formulata dal retore neoplatonico Giulio Camillo (1480-1544).

Di cosa sto parlando? Non ho battuto la testa: l’utopia di Camillo collocava, all’interno del teatro classico, figure e simboli disposti secondo un ordine preciso, attribuendo poi all’immaginazione la facoltà di comprendere, ricostruire e interpretarne la visione e, di conseguenza, il mondo.
Un’idea profondamente affine alla creatività di Fornasetti.

Gli oggetti di design esposti instaurano un dialogo con i luoghi della Pilotta: sta all’immaginazione dello spettatore coglierne poi sfumature e implicazioni.
I curatori della mostra “Fornasetti Theatrum Mundi”
L’arguzia della mostra si deve innanzitutto al contributo di Barnaba Fornasetti, attuale Direttore Artistico dell’Atelier milanese (e figlio del fondatore Piero), di Valeria Manzi, co-curatrice delle attività culturali (e Presidente dell’associazione Fornasetti Cult), e del direttore del Complesso Monumentale della Pilotta Simone Verde.



Ma… conoscete tutti il brand Fornasetti?
Per quanto riguarda Vita, Morte, Miracoli del Maestro Piero, vi ho già rimandato al bellissimo post scritto da Gloria, sempre su Vita su Marte. Ma vogliamo spendere giusto due parole per il brand?

Fornasetti è un atelier iconico, riconosciuto a livello internazionale per il design e la decorazione di oggetti di arredo.
Fondato a Milano negli anni Cinquanta da Piero Fornasetti e caratterizzato da un inarrestabile estro creativo che lo rende uno degli esempi più prolifici del Novecento italiano. Oggi come allora, sotto la guida di Barnaba Fornasetti, Direttore Artistico e custode dell’eredità del padre Piero, l’obiettivo è far sì che gli oggetti di uso quotidiano acquisiscano anche un valore culturale, rendendosi tramite di un messaggio artistico.
Fornasetti ha dato vita a un vero e proprio linguaggio visivo, fatto di umorismo, nostalgia, metafore e allusioni, in grado di rendere mobili, accessori e porcellane dei veri e propri “oggetti da conversazione”.
Nell’atelier milanese ancora oggi tutto è eseguito rigorosamente a mano, in edizioni annuali limitate e, al fianco della produzione di oggetti, oggi Fornasetti produce progetti culturali, parte fondante dell’identità del brand, gestiti dall’associazione Fornasetti Cult.
Il Complesso Monumentale della Pilotta di Parma
La Pilotta, palazzo simbolo del potere ducale dei Farnese a Parma, è oggi un Complesso Monumentale unico, composto da: Teatro Farnese, Galleria Nazionale, Museo Archeologico Nazionale, Biblioteca Palatina e il Museo Bodoniano.
Una vera chicca, che dà vita a un centro culturale e scientifico, fiore all’occhiello di cui si può fregiare la città. Il suo nome, Pilotta, deriva dal gioco della “pelota”, che si praticava nei suoi cortili.
La mostra Fornasetti Theatrum Mundi sarà la scusa buona per venire a visitarlo e farvi un bel giro per tutta Parma! Ne rimarrete affascinati… Parola di parmigiana D.O.C.
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2 Commenti
Grazie, impossibile non seguire i consigli di Samantha, andrò a vedere la mostra e userò lo splendido articolo per esporre ai miei alunni.
Grazie davvero 🙂 Sono poi curiosa di un parere