Non c’è Social che tenga: il miglior modo di entrare nell’intimità di una star è scoprire cosa cucina. Fortunatamente, ormai, per gli artisti dello spettacolo pubblicare libri di cucina è diventato un vero e proprio trend. Questo ci dà accesso alle loro abitudini familiari, ai loro ricordi d’infanzia e ci dà modo di scoprire cosa amano mangiare e come lo mangiano.
Trovo la cosa interessante, pensando che in questo periodo storico gli chef stessi sono diventati a loro volta delle star. Forse la vera celebrità è proprio la cucina, che regala lustro a chiunque vi si applichi.
Partendo da Gerard Depardieu, Barbara e Frank Sinatra, Mary e Vincent Price, fino ad arrivare a Eva Longoria, Jessica Alba e Reese Witherspoon, le star hanno sempre avuto la tendenza a voler condividere col mondo i loro piatti preferiti. In cucina servono estro e creatività: due elementi che a nessuno di questi personaggi è mai mancato.
Per un collezionista di libri di cucina questa diventa una vera e propria categoria (lasciatevelo dire da chi ormai ha ceduto anche la sua metà del letto ai libri di cucina) nella quale attori, cantanti e soubrette vivono in un reparto a loro dedicato, in cui il mondo dello spettacolo si mescola meravigliosamente con la cucina.
I libri di cucina delle star
Sophia Loren e la cucina italiana d’altri tempi
Lei ha sicuramente contribuito a fare la storia del cinema italiano, diventando un’icona mondiale, ma è stata anche pioniera di quello che ormai oggi è un binomio consolidato: l’attrice-chef. Il suo primo libro di ricette In cucina con amore venne pubblicato nel 1971, diventando un caso letterario, mentre nel 1999 uscì Ricordi e ricette.
I libri della Loren raccontano sicuramente uno spaccato più intimo della sua vita, ma non solo: ritraggono un’Italia che ormai non c’è più, quella legata ai periodi in cui si facevano ottimi pasti con poco e in cui le donne erano abili nell’arte del riciclo, trasformando lo stesso ingrediente in infinite combinazioni. I tempi delle buone maniere “Avanti Csaba” e quelli in cui nascevano i piatti che, poi, avrebbero rappresentato il meglio della cucina italiana in tutto il mondo. I libri della Loren toccano la sensibilità di chi li legge proprio perché raccontano quella che, alla fine, è un po’ la cucina di tutti.

Kelis fra cibo, erba e R&B
Ve la ricordate Kelis, la donna del Milkshake sporcaccione? Già allora (era il 2003) utilizzava meravigliosamente le metafore gastronomiche. Di quel brano si è detto un po’ di tutto e nessuno ci toglie dalla testa le allusioni, nonostante lei abbia affermato: “Il Milkshake è quello che rende le donne speciali. È quello che ci dà sicurezza e ci rende eccitanti”.
Con la cucina ci ha preso gusto, fino a farla diventare un’attività parallela a suon di ricettari, linee di ingredienti (come le salse Feast) e programmi TV. Oggi è una chef professionista, diplomata a Le Cordon Bleu di Parigi, nel 2016 a Londra ha anche lanciato alcuni eventi pop-up nel ristorante Leicester House, a Soho.
Il suo libro My Life On a Plate è decisamente un Cult, anche se forse la vera rivelazione a tema culinario è stato il suo album Food: una serie di tracce fra soul e funky che raccontano la cultura culinaria americana.

Nell’aprile di quest’anno Kelis ha anche presentato un programma culinario a dir poco innovativo: Cooked With Cannabis – doppiato in italiano e trasformato in Fatto con la Cannabis. Ebbene sì, se avete Netflix potete andare a verificare di persona. Per questo format Kelis – che si definisce cantante, cuoca e regina della Cannabis – è stata sia presentatrice che giurata, insieme allo chef esperto di Cannabis Leather Storrs.
Il gioco è questo: 3 concorrenti, nonché chef professionisti, si sfidano a colpi d’erba in ricette che vengono assaggiate e giudicate dai presentatori e da una serie di ospiti famosi pronti a sballarsi, che variano ogni puntata. Superati i pregiudizi, diventa un programma davvero interessante e ricco di spunti culinari innovativi.

Gwyneth Paltrow: pulito è bello
Ormai Gwyneth non recita praticamente più. I suoi interessi si sono spostati verso altri settori, come quello delle candele dagli aromi alternativi (vedi This Smells Like My Vagina) e della cucina.
Per lei nutrirsi significa anche farlo interiormente. È questa la poetica con cui ha fondato Goop: magazine online e e-commerce dal taglio New Age e vagamente strampalato.
Questa donna è tendenzialmente folle e quando alla follia si aggiungono anche tantissimi soldi puoi dare vita a cose davvero assurde… o, perché no, geniali.
Il suo approccio alla cucina è decisamente super salutista, anche se, talvolta, le sue scelte sono state valutate abbastanza estreme dalla comunità scientifica. Nel 2019 pubblica The Clean Plate – Il piatto pulito, una raccolta di ricette sane che hanno l’obiettivo di far star bene il corpo: sgonfiandolo, aiutando il dimagrimento, agevolando una “pelle da fata”… insomma, forse cucinando come lei suggerisce, magari potremmo pure iniziare ad assomigliarle, che non sarebbe male!

Nel 2011 Salani Editore ha pubblicato Appunti dalla mia cucina, una raccolta di 150 ricette dal taglio familiare, da ripetere nella routine quotidiana, tutte ovviamente molto genuine. In questo libro l’attrice racconta come la sua passione sia nata grazie al padre e parla della sua vita da mamma ai fornelli, non troppo distante da quella di una qualsiasi mamma dei giorni nostri.

Stanley Tucci: hai detto chef?
Il cognome è rivelatore: Tucci ha origini italiane, sarà questo l’ingrediente chiave capace di renderlo, oltre a un ottimo attore, anche un cuoco provetto? Immaginandocelo in cucina immediatamente lo ricorderemo intento a guardare la sua bella Julia Child raccogliere i cannelloni roventi dall’acqua in ebollizione nel film Julie & Julia, nel quale ha interpretato Paul, il devoto marito della chef.
Tucci ha dichiarato che nei periodi in cui è impegnato sul set, chiede sempre di poter avere accesso a una cucina attrezzata. Oltre ad aver pubblicato The Tucci Cookbook e The Tucci Table, l’attore ha girato una docu-serie dedicata all’Italia Stanley Tucci: Searching for Italy, nella quale si muove alla scoperta delle nostre tradizioni culinarie fra Roma, Firenze, Milano e la Sicilia.

Audrey e la pasta al pomodoro
La bella Audrey Hepburn, con il suo fisico al limite del longilineo, amava mangiare. A quanto pare i suoi cibi preferiti erano la torta al cioccolato e gli spaghetti al pomodoro. Non è facile crederlo, me ne rendo conto.
Mi ha fatto riflettere molto qualcosa che ho scoperto solo recentemente: negli anni ’80, nel mezzo di una grossa crisi finanziaria, Audrey diceva al suo compagno Robert Wolders “Anche se perdiamo tutto, ci resta il giardino. Coltiveremo patate e mangeremo quelle”. Nonostante sulla pellicola facesse colazione in abito da sera davanti alle vetrine di Tiffany, l’attrice dovette rapportarsi alla fame più di una volta nella sua vita. Così il cibo ci svela qualcosa che non avremmo immaginato e ci consente anche di andare oltre il personaggio, come ha voluto avvenisse Luca Dotti, figlio dell’attrice, pubblicando il libro Audrey mia madre, che ritrae un personaggio inedito, nell’intimità delle mura domestiche, amante della vita familiare, della buona cucina e della pastasciutta.

Mangiare ci rende simili
La cucina ci rende tutti molto simili pur definendoci nel nostro essere anche molto diversi: abbiamo gusti differenti, determinati delle origini, da una storia personale e dall’educazione familiare. Ognuno di noi ha il proprio bagaglio; di certo c’è sicuramente che tutti mangiamo e che, bene o male, ognuno di noi cucina per sé e per gli altri.
Così esploriamo il mondo anche attraverso il gusto e ce lo raccontiamo, passiamo le ricette ai nostri amici e familiari e ne riceviamo altrettante. Anche per le star funziona così, solo che quando condividono il loro piatto preferito lo fanno con milioni di persone.
3 Commenti
Non sapevo di questo nuovo filone ‘letterario’! Sarà che non entro in una libreria (fisica) da troppo tempo. Comunque alcuni sono davvero interessanti ☺️
Enza quando hai tempo torna in libreria e goditi tutta la sezione cucina, ci sono delle perle molto interessanti!
Nel frattempo… su Marte sei sempre la benvenuta!
Grazie e complimenti per il tuo blog!