Gli abiti da sposa di Lady Diana Spencer e Grace Kelly sono entrati nell’immaginario collettivo come i più iconici abiti da sposa del secolo scorso. Le teste coronate del 2000 non ci hanno però deluso in fatto di moda e di icone di stile.
Kate Middleton, riprendendo la mise della Kelly, ha riportato in voga pizzi e merletti che non erano più di moda da parecchi anni. L’abito di Meghan Markle invece, semplice e pulito, è stato di ispirazione per ogni casa di moda che ci venga in mente. Ne trovate una copia anche su Aliexpress a 76 euro se avete in programma di sposarvi a breve. Quello del “wedding party”, il McCarney dallo scollo all’americana, è stato addirittura copiato da Jessica Murloney. La migliore amica dell’attrice, nonché stilista canadese, l’ha riproposto nella sua collezione di abiti nuziali.
Ma gli abiti iconici dei reali non sono certamente solo quelli da sposa.
Avere una principessa come icona di stile
Lasciarsi influenzare da cosa indossano le principesse oggi è sicuramente più possibile di ieri. Ogni royal addicted che si rispetti, infatti, ha un calendario con tutti gli eventi a cui parteciperanno le sue icone di stile. Sbirciarne l’abito, prendere nota degli accessori e successivamente andare a cercare quello stesso modello è diventato uno sport. Sono nati siti e profili instagram che analizzano gli outfit delle principesse che immancabilmente finiscono sold out.
Eravamo abituati a veder sparire gli abitini o le espadrillas che Kate indossava prediligendo la moda low cost ma “l’effetto Meghan” ci ha mostrato che anche l’alta moda finisce sold out dopo che qualcosa è stato indossato da lei.
Facciamo però un passo indietro e ripercorriamo la storia degli abiti che hanno fatto moda o scandalo.
Lady Margaret, contessa di Snowdon
La principessa Margaret, la sorella minore di Elisabetta è stata una grande innovatrice in fatto di stile (e di toy boy, ma questa è un’altra storia). È colei che ha portato a corte la moda e le pellicce ed è stata la prima a mostrare spalle e collo nudi e a giocare con le tiare di diamanti. Nel 1951 si fa fotografare da Cecil Beaton in occasione del suo ventunesimo compleanno e decide di indossare un abito con una sola spallina di Dior.

© Cecil Beaton, Victoria and Albert Museum, London
Spalle nude e gioielli: la prima icona di stile alla corte inglese
Non era mai accaduto che una principessa mostrasse le spalle in questo modo finché ella stessa decise che non ci fosse limite al peggio e posò nuda in una vasca da bagno indossando solo una tiara.
Stavolta a fotografarla fu il marito ma lo scandalo fu talmente colossale che l’originale della pellicola è tuttora introvabile perché probabilmente distrutto.
Margaret, già ammirata dal popolo che la trovava più frizzante rispetto alla composta sorella Elisabetta, divenne una vera e propria icona di stile.

Lei aveva un debole per le corone, proprio come Diana, e amava sfoggiarle in ogni occasione, anche quando il protocollo non lo richiedeva.
Pensate che la corona di nozze la acquistò di tasca sua per poco più di cinquemila sterline perché voleva arrivare all’altare con un pezzo unico, di suo possesso e non appartenente alla famiglia reale.
La tiara Poltimore, questo il suo nome, l’ha sempre rappresentata sia perché non sono famosi i baroni (di Poltimore) che per primi l’hanno posseduta, sia perché dopo la morte della principessa è stata battuta all’asta per circa due milioni di sterline da un compratore anonimo che l’ha fatta sparire dalla circolazione.
Una corona che sarà sempre legata al suo nome e alla sua immagine: la principessa ribelle che decise di indossarla anche mentre faceva il bagno. Se non è questa un’icona di stile…
Lady Diana Spencer
Dopo Margaret la corte inglese ha dovuto attendere che arrivasse la giovane Diana a portare una ventata di freschezza.
Gli abiti più iconici della principessa del Galles sono di Catherine Walker come quello chiamato “the Elvis dress” per il colletto rigido che Diana scelse di indossare ad Hong Kong.
Come dimenticare l’abito monospalla tempestato di perline del designer giapponese Hachi.
Lo indossò a una cena di stato a Washinghton DC e, da buona icona di stile, ha poi ispirato anche la creazione di una Barbie oggi venduta a circa 1700 dollari su eBay.

Diana assecondava le mode indossando nastri di taffettà tipici degli anni ’80 e accessoriava l’outfit con le sue amate perle e tiare, indossate anche come fascia per capelli.
Per ballare con John Travolta sul pavimento a scacchi della Casa Bianca scelse l’abito di velluto di Victor Edelstein che divenne famoso mentre fluttuava sulle note di Saturday Night Fever. Quella sera, la principessa ballò anche con Clint Eastwood e Tom Selleck e in seguito decise di metterlo all’asta raccogliendo 100.000 sterline per la ricerca contro l’Aids.
Due mesi prima dell’incidente fatale…
Chi non vorrebbe ballare con John Travolta alla Casa Bianca in un abito di velluto?
Vi stupirà sapere che Diana avrebbe di gran lunga preferito ballare con Michail Baryšnikov, il primo ballerino russo che era scappato dalla madrepatria per diventare famoso a New York. Lui era l’idolo della principessa e lei stessa ne aveva fatto espressa richiesta alla first lady, Nancy Reagan, che però non riuscì a “procurarglielo”. Vi state domandando chi è Michail Baryšnikov? Se il nome non vi risulta nuovo è perché è il ballerino e coreografo che interpreta Aleksandr Petrovsky in Sex And The City.
Il Revenge Dress
L’abito che destò più curiosità (e moderato scandalo) fu però il “revenge dress” indossato durante la visita alla Serpentine Gallery.
Quel giorno Carlo dichiarò alla stampa di aver sempre amato Camilla.
Si dice che quell’abito Diana lo avesse nell’armadio da tanto tempo e che non le era mai sembrato adatto per gli appuntamenti a cui doveva presenziare.
Quella volta però decise di scartare l’abito ufficiale, quello scelto dal suo staff per prediligere lo scosciato e fasciante tubino nero di Christina Stambolian. Probabilmente con quell’abito volle mostrare al mondo quello che Carlo si stava perdendo scegliendo quella pera rinsecchita (!) di Camilla.
Kate Middleton
Moderata ed elegante, quasi sempre impeccabile.
Dopo i primi scivoloni, compreso il trucco che decise di spalmarsi in faccia da sola il giorno del suo matrimonio, Catherine Middleton ha assunto una consulente di immagine.
La Duchessa viene abbigliata seguendo i principi dell’armocromia (come Melania e Ivanka Trump che pare condividano addirittura la stessa stylist).
Negli ultimi tempi però, qualche abito grigio di troppo ci ha fatto pensare che abbia cambiato consulente. La vediamo spesso con abiti dai toni polverosi che le mortificano l’incarnato radioso. Qualcuno ha parlato di depressione, altri di crescita ed evoluzione di stile.
Fatto sta che la consorte di William è famosa per i suoi cappottini doppiopetto, la sua predilezione per Alexander McQueen, (infatti ha scelto Sarah Burton direttore creativo di McQueen, per il suo abito da sposa), e le sue capatine da Zara.
Nella gallery c’è il cappottino rosso di Catherine Walker, l’abito di Alexander McQueen e un abito di Zara.
La predilezione per i brand low cost che l’ha resa famosa e accettata dai sudditi più giovani, l’ha portata a indossare spesso abiti già visti addosso ad altre famose. Il white lace gown di Self-Portrait, per esempio, che ha indossato per una premier, l’ha in comune con un’altra famosissima royal, la principessa Sofia di Svezia e addirittura con Paris Hilton.
L’abito di moderno pizzo bianco da 360 sterline è accessibile alla maggior parte delle ragazze che seguono la moda royal. Ci ha mostrato ancora una volta come una principessa diventa icona indiscussa di stile.
© royalportraitsgallery.com © FilmMagic
L’ingresso ufficiale a corte: l’omaggio alla principessa del Galles, prima icona di stile
Il vestito con cui l’abbiamo conosciuta ufficialmente al braccio del principe ereditario è Blue Wrap Dress di Issa London, indossato il giorno del fidanzamento.
L’abitino midi e dallaspetto elegantemente economico sembra essere un omaggio alla suocera. Anche Diana infatti decise di incorniciare lo stesso zaffiro sull’anulare con un altro abito blu il giorno del fidanzamento.
Meghan Markle
L’ultima arrivata a corte: Meghan Markle ha aggiunto un tocco di contemporaneità a una corona troppo tradizionale e forse fin troppo modesta.
L’attrice americana apparve per la prima volta in vesti ufficiali nel Natale del 2017. Non era sposata con il principe Harry e indossò un sofisticato outfit da 9000 dollari che comprendeva l’ormai iconico cappotto cammello di Santarel.
Vi siete mai chiesti perché da qualche anno tutti vogliono un cappotto color cammello nel proprio guardaroba? Dal Natale del 2017 è infatti magicamente tornato in voga.
Come se non bastasse quest’anno ne ha indossato uno di Reiss dal prezzo più modico ma andato sold out quasi immediatamente! È “l’effetto Meghan”, ragazzi.
La Duchessa di Sussex è una vera icona di stile e persino il suo semplicissimo abito nuziale, disegnato da Clare Waight Keller per Givenchy, ha modificato il gusto delle spose moderne. Addio pizzi e merletti e benvenuta semplicità.
Dopo il matrimonio
Dopo il matrimonio ha indossato perlopiù abiti color crema replicati da numerosi brand, mantenendo un immagine sobria e composta.
Nell’estate del 2018 decide di tornare a vestirsi in maniera estrosa indossando un tubino Giallo acceso di Brandon Maxwell, per presenziare ad un evento Commonwealth.
Dopo quell’abito acceso è stata poi improvvisamente “spenta”. Ha cominciato a usare abiti color grigio, neri o verde scuro. Il motivo per il quale ha cominciato a prediligere colori lontani dal suo guardaroba tipo è intuibile. La corona le ha imposto di darsi una regolata.
La moda premaman
Non abbiamo aspettato tanto prima che annunciassero il concepimento di un erede.
Da quel momento la principessa con il pancione è diventata un’icona di stile per tutte le “mom to be“. Ha cominciato a influenzare la moda premaman a partire dal tour in Sudafrica in cui Meghan era visibilmente incinta e sorprendentemente radiosa.
Nel dicembre 2018 con un pancione sul procinto di scoppiare fece un’apparizione a sorpresa ai Brtish Fashion Awards. Era lì per presentare Clare Waight Keller di Givenchy come british designer dell’anno. Clare era la stilista del suo abito da sposa e dell’abito che indossava quella stessa sera.
Vi ricorda qualcosa questo monospalla di velluto nero? A me è sembrato un omaggio al Travolta Dress di Lady D.
Il ritorno dopo la Megxit
Se qualcuno se lo fosse chiesto la vera Meghan non è di certo quella che viveva a corte, mortificata nei colori e nell’estro. Attivista per diverse cause umanitarie e convinta filantropa, dopo la fuga in Canada con tutta la famiglia appare rinata e sicuramente più felice.
Harry sorridente e soddisfatto ha accompagnato al braccio la dolce consorte in un fasciante tubino turchese di Victoria Beckham al primo evento londinese dopo la MEGXIT.
Si sono incamminati verso l’Endeavour Fund Awards alla London’s Mansion House e, complici i fari degli milioni di fotografi, sono stati immortalati in un ritratto hollywoodiano dal magistrale Chris Jackson.
“Siamo tornati e splendiamo” sembrano voler dire e ditemi se non vorreste avere la taglia e le curve per indossare quell’abitino anche voi!
Io sì, vado a mettermi a dieta e… alla prossima puntata cari Royal addicted.
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3 Commenti
L’argomento è molto interessante ma non riesco a trovare siti internet che propongano aggiornamenti sui look royal e i corrispettivi economici. Voi ne avete qualcuno da suggerire?
Ciao Giada! Ti posso consigliare di seguire il profilo Instagram della Redazione Marziana https://www.instagram.com/redazionemarziana/ e di guardare le storie fissate sul tema “Gossip”, lì la nostra Redattrice Ilaria Romano ha messo i riferimenti dei profili che trattano tutti i look Royal!
Fatto!!! Grazie mille, siete sempre fantastiche!