Se Verissimo fosse andato in onda alla fine del Settecento, Silvia Toffanin avrebbe certamente avuto un’ospite fissa: la regina Maria Antonietta.
Conosciuta per i suoi abiti stravaganti, le acconciature altissime e i suoi veri o presunti amanti, Maria Antonietta è stata una delle figure più controverse della storia.
Era una giovane ragazza frivola e ingenua, più interessata a vestiti, dolci e feste che agli intrighi politici? Oppure era una donna con le idee chiare, ribelle e indipendente?
Di lei sappiamo (o crediamo di sapere) praticamente tutto, complici Lady Oscar e il film di Sofia Coppola che, come se ce ne fosse stato bisogno, l’hanno resa ancora più famosa.
Brioches alla mano viaggiamo indietro nel tempo con nostra navicella spaziale per scoprire i segreti di bellezza, la passione per la moda e i grandi amori della prima vera Gossip Girl.

Da brutto anatroccolo a Regina di Francia
La madre di Maria Antonietta voleva che la figlia diventasse la perfetta regina di Francia quindi, oltre a farle studiare tedesco e latino, le fece prendere lezioni di francese e italiano ma soprattutto venne sottoposta a un restyling che farebbe invidia a Carla e Enzo.
Al grido di “ma come ti vesti?!” le furono imposte lezioni di portamento, danza, arpa e bon ton per poi focalizzare l’attenzione sulla sua dentatura che, secondo la madre, la faceva somigliare ad un roditore. Cuore di mamma insomma.
Nel 1768 Maria Teresa d’Asburgo chiamò a corte un famoso dentista dell’epoca. Pierre Laveran, che applicò a Maria Antonietta uno dei primi modelli di apparecchio ortodontico.

I segreti di bellezza di Maria Antonietta
Secoli prima di Instagram, Maria Antonietta era già una beauty influencer. Quale acqua beve? Perché la sua pelle è così liscia e bianca? Come ha realizzato l’ultimo trucco?
Molti dei suoi segreti di bellezza erano così efficaci che sono ancora utilizzati dalle donne di oggi.
Primo punto: idratazione. Maria Antonietta è stata spesso dipinta come una party girl amante dello champagne. Niente di più falso! La Regina infatti beveva quasi esclusivamente Eau de Ville D’Avray, proveniente da una fonte che ancora oggi si chiama Fontaine du Roi. Pensate che continuò a bere quest’acqua, spesso aromatizzata al limone o alla rosa, anche quando venne arrestata e imprigionata alla Conciergerie. Va bene galeotta, ma pur sempre regina!
La beauty routine della regina
Un buon detergente è la base della beauty routine. Voi usate lo Spumone della Cinica? Ecco, Maria Antonietta usava un preparato chiamato Eau Cosmetique de Pigeon (letteralmente Acqua cosmetica di piccione). Gli ingredienti erano tantissimi (ninfee, meloni, cetrioli, limoni, fagioli, borragine, piccioni stufati, canfora, vino bianco e zucchero) e il composto doveva essere lasciato a macerare per 18 giorni. Non so voi, ma tutta ‘sta voglia di provare questo intruglio proprio non ce l’ho, nemmeno sapendo che lo usava la regina in persona!

La sua maschera per il viso invece era molto più accattivante e consisteva in quattro semplici ingredienti: cognac, un uovo, latte in polvere e un limone.
Per mantenere le mani morbide, la regina indossava ogni notte guanti pieni di cera, acqua di rose e olio di mandorle dolci.
Applicava sui capelli maschere a base di zafferano, curcuma, sandalo e rabarbaro per mantenere la morbidezza e ravvivare il suo colore naturale che lei stessa definiva “biondo fragola”.
Il biondo fragola secondo il pittore Jean-Baptiste Andre Gautier Il biondo fragola secondo Sofia Coppola
I vestiti non sono mai abbastanza
Marie Antoinette, il film di Sofia Coppola, è un tripudio di abiti sfarzosi e curati in ogni dettaglio che, non a caso, sono valsi alla pellicola l’Oscar per i migliori costumi.
Ma quanto di quello che abbiamo visto nel film corrisponde al vero?
Diciamo che se Marie Kondo fosse entrata nel guardaroba della regina (che consisteva in tre stanze della reggia di Versailles) probabilmente le sarebbe preso un colpo. Secondo l’etichetta reale, alla Regina dovesse indossare ogni abito solo una volta e nelle giornate più ricche di impegni dovesse cambiarsi anche più di tre volte.
Alla faccia di Kate Middleton che è diventata la regina del riciclo!
Il suo budget annuo per lo shopping era di 120.000 livree (qualcosa come 4 milioni di dollari odierni) e in numerose occasioni venne sforato.
Rose Bertin era la sua stilista preferita e disegnò per lei moltissimi abiti, alcuni dei quali passarono alla storia. Uno dei più famosi è l’abito in seta e taffetà marroncino, lucido e molto riflettente, che venne soprannominato dal re “color pulce” quando lo vide indosso alla moglie (inutile, gli uomini non ne azzeccano uno di complimento!).
In breve tempo divenne il colore dell’anno (correva il 1775) e in pochissimi sanno che è stato d’ispirazione anche per uno smalto per le unghie di Chanel, il numero 505 Particulière, che è andato sold out in poche ore.
A distanza di secoli la regina Maria Antonietta fa ancora tendenza!
Compaiono anche un paio di Converse All Star lilla, in omaggio alla giovinezza della regina, e dei dolci realizzati appositamente per il film dalla pasticceria Ladurée.
Trucco e parrucco
Il Federico Fashion Style dell’epoca era Léonard Autié, il parrucchiere personale della regina, che andava nei suoi appartamenti una volta alla settimana, di domenica.
Le acconciature della regina Maria Antonietta erano il trionfo del pouf, un dispositivo che consentiva alle parrucche di raggiungere anche 60 cm di altezza. Pensate che la regina aveva persino difficoltà a entrare in carrozza!
Maria Antonietta ne aveva tantissime che amava far decorare con fiori, uccellini e piccoli animaletti di stoffa o carta pesta.
Una scena del film Marie Antoinette di Sofia Coppola Un ritratto della pittrice Elisabeth Louise Vigée Le Brun
Piccoli problemi di cuore per la regina di Francia
Avete presente quando ordinate qualcosa su internet e quando vi arriva non è esattamente come sulla foto? Ecco, credo che Maria Antonietta abbia provato la stessa sensazione una volta arrivata di fronte al suo promesso sposo, il futuro Luigi XVI, di cui aveva visto solo qualche ritratto molto ritoccato.
Le era stato descritto come un giovane bellissimo, attivo e gentile, appassionato di caccia ma anche di musica e teatro. Si trovò di fronte un ragazzo goffo, cicciottello e letteralmente ossessionato dalla caccia e da chiavi e chiavistelli di ogni tipo.
Luigi era completamente disinteressato alle donne e pare che per i primi sette anni le nozze non furono consumate (roba da far impallidire Flavia Vento nella sua fase di castità) causando un incredibile scandalo a corte.

Mops e Fersen: i grandi amori di Maria Antonietta
La regina Maria Antonietta adorava i cani e ne ebbe molti. Il suo preferito era Mops, un carlino che tentò di portare con sé dall’Austria: “avrete tutti i cani francesi che vorrete, ma questo moccioso deve tornare a Vienna”. Maria Antonietta fece di tutto per ricongiungersi al suo cagnolino, anche interpellare l’ambasciatore austriaco, che dopo qualche mesi riusci a portare in salvo il prezioso quadrupede.
L’ultimo cane della regina fu Thisbe, detto poi Coco, un piccolo Spaniel giapponese, che la seguì anche durante la prigionia.
Il Mops cinematografico Il vero Mops
Il grande amore della regina però fu il Conte Axel Von Fersen di Svezia, a cui restò legata per 20 anni. Come biasimarla: alto ben un metro e novanta, atletico, dalle larghe spalle, con dei brillanti occhi azzurri e l’aria di fredda riservatezza tipica del Nord Europa. Tutto il pacchetto gli valse l’appellativo di Le Beau Fersen.
Sappiamo che si conobbero ad un ballo in maschera a Parigi il 30 gennaio 1774 dove parlarono per ore senza svelare le loro reciproche identità, come annota lo stesso Fersen nel suo diario.
In seguito si rividero in molte occasioni e iniziarono una chiacchieratissima relazione che si interruppe solo quando lui decise di partire come volontario per la causa della Rivoluzione Americana con l’intento di salvaguardare la reputazione della regina.
Tornato dall’America la loro relazione riprese e proseguì fino a quando Maria Antonietta non venne ghigliottinata.
Fersen non si sposò mai: “Non posso essere della sola persona alla quale vorrei appartenere, la sola che mi ama veramente; così non voglio essere di nessuna…”.
I gossip sui reali vi appassionano? Fate una nuova scorta di pop-corn e leggete qui!
2 Commenti
La storia di Maria Antonietta è piena di quelle che oggi chiameremo Fake News, complice la campagna contro di lei quanto era regina, perché era una donna ma anche e soprattutto perché era straniera e le due cose messe insieme dovevano per forza renderla la causa di tutti i mali del mondo, e la successiva restaurazione della sua immagine post Terrore. Di certo c’è che non fu la prima scelta di sua madre per diventare regina di Francia, la quale puntava sulle due sorelle più grandi che però furono colpite da vaiolo (una morì e l’altra restò deturpata) infatti crebbe in un ambiente un po’ “rustico” e lontano dall’etichetta, un mondo parallelo alla corte che lei stessa si ricreò a Versailles nel suo Petit Trianon. Pare che giunta in Francia non parlasse ancora bene il francese e non fosse nemmeno “in età da marito”, in compenso danzava magnificamente e suonava splendidamente la spinetta. Quanto a Luigi, l’essere il nipote di un nonno dichiaratamente libertino gli aveva attirato una sfilza di educatori bigotti che intendevano redimere tramite di lui i peccati di lussuria del nonno, preparandolo ad essere un esempio di moralità da sovrano. Una roba che farebbe venire l’ansia da prestazione a Rocco Siffredi. Aggiungi a questo il non essere particolarmente avvenente e sembra anche una fimosi sul suo “chiavistello” ed ecco spiegata l’ossessione dei lucchetti e chiavi (che sono una sublimazione molto erotica) e 7 anni di notti in bianco…
Wow Alessandro, sei molto appassionato! Ci hai fatto la tesi di laurea? È sempre bello conoscere nuovi dettagli sulla storia!