Può darsi che tu abbia indossato più volte un look preppy style senza saperlo. E può darsi che lo stile preppy ti piaccia così tanto da identificare il tuo modo di vestire ma non hai mai saputo che tutto questo avesse un nome.
Se nel tuo armadio ci sono polo, colletti, righe, tartan, quadretti, tessuti in tweed, cardigan… e soprattutto se tutto ciò non ti basta mai, allora devi proseguire la lettura di quest’articolo per saperne avidamente di più e scoprire che cos’è lo stile preppy.

Che cos’è lo stile Preppy? La storia in breve
Lo stile preppy o preppy style è una moda ispirata all’abbigliamento casual-chic degli studenti anni ’50 dei college americani più prestigiosi.
Il carattere distintivo di questo look passa attraverso il mito del benessere di chi frequentava università prestigiose, era membro di un country club e praticava sport d’élite come il golf, l’equitazione e la barca a vela e mixava le divise e le giacche con gli stemmi ai capi più casual. Ma la sua storia è molto più radicata nella cultura statunitense e leggendo l’articolo scoprirete altro!
Oggi lo stile preppy è reso più democratico e accessibile per i cambiamenti culturali, della società e dell’industria della moda ma conserva quel fascino di ambizione sociale legato a uno stile di vita sano, attraente, dinamico e rilassato allo stesso tempo.

Preppy style: gli elementi essenziali del look
Il preppy è dunque un’attualizzazione dello stile classico che prevede pochi colori abbinati tra loro e l’uso di capi intramontabili ed ecco nel dettaglio di cosa si tratta.
I COLORI
La perfetta preppy girl indossa molto blu, azzurro intenso, rosso brillante, verde, giallo, rosa acceso, bianco, nero e le sfumature di marrone.
LE FANTASIE
Righe, quadretti, tovagliato, tartan, plaid, pois, leopardato, spigato, tweed.


Il tartan in autunno e inverno, i quadretti gingham in primavera ed estate, le righe sempre.



I VESTITI
Jeans, pantaloncini corti, gonne ampie, camicie, polo, t-shirt, cardigan, maglioni a girocollo, felpe, giacche, giacconi cerati e trapuntati. Tra i tessuti: flanella, cotone, lana, tweed e materiali il più possibile di fibra naturale.




Laddove non diversamente indicato nelle didascalie, le foto di questo post sono di Lisa @respecttheshoes, talmente addicted di preppy da avere il profilo Instagram ideale per le ispirazioni di tutto il guardaroba!
GLI ACCESSORI
Tra le scarpe ci sono le sneakers, i mocassini, le slippers, le ballerine, gli ankle boots in stile cowboy, gli stivali in pelle da equitazione o in gomma come gli Hunters. Tutte calzature prettamente comode alle quali si può aggiungere il tacco alto, rigorosamente stiletto, per le occasioni più mondane.
Le borse sono perlopiù shopping bag o tracolle, piccole borse con i manici o clutch. Il gioiello è un altro focus: che siano veri o finti ma ben fatti via libera alle perle e ai cristalli (o brillanti!) sotto forma di orecchini, collane e braccialetti.
Non mancheranno gli accessori per capelli: elastici per la coda, anche gli scrunchie, cerchietti e foulard o bandane da arrotolare e usare come fascia.
Tra gli occhiali da sole si preferiscono le montature evergreen tartarugate, il total black o i modelli iconici come i Ray-Ban Aviator, i Round o i Clubmaster.



Il libro cult dedicato al Preppy
Preppy Handbook è un libro uscito negli anni ’80 che si propone come manuale ironico sul mondo preppy e la cultura WASP. Su Amazon ci sono delle copie vintage ma non sono così economiche; in google immagini si può vedere qualche pagina per averne un’idea. Per capire quanto sia stato un cult, vi basti sapere che il libro è stato d’ispirazione per Arthur Cinader, il fondatore di J. Crew, uno dei marchi preppy per eccellenza.

Ma le origini dello stile Preppy sono decisamente più radicate nella storia e nella cultura sociale
Si risale ai tempi in cui gli immigrati ebrei, che hanno colonizzato il Lower East Side di New York nel XIX secolo, hanno messo in pratica le loro abilità di sarti esperti e hanno posto le basi per quel che sarebbe diventata la storia della moda americana.
Levi Strauss (sì, proprio mister jeans!) fu il capostipite di questo successo ma dovette trascorrere del tempo prima che si creassero le condizioni ottimali per uno sviluppo creativo inedito. L’industria della moda americana infatti, fino a prima della seconda guerra mondiale, si rifaceva sempre ai dettami stilistici francesi e ogni creazione non poteva prescindere dalle maison parigine alle quali venivano chiesti modelli e consulenze.


Il distacco dallo stile europeo
Il primo balzo in avanti avvenne negli anni ’20 e ’30 del Novecento (a seguito del gravissimo incendio della fabbrica Triangle erroneamente considerato tra le origini della festa della donna) periodo in cui le condizioni di lavoro migliorarono drasticamente con la creazione di officine della moda nella Settima Strada – la Seventh Avenue tuttora conosciuta come Fashion Avenue – che rispettavano la sicurezza e il benessere dei lavoratori con strutture ignifughe e all’avanguardia.
Successivamente, con la paralisi europea del secondo conflitto e quindi della moda parigina, la nuova generazione dei designer newyorkesi colse il momento per definire lo stile americano: informale, pratico e sportivo, ispirato alle uniformi dei WASP delle varie scuole preparatorie (da qui il termine preppy), della Ivy League e dei club sportivi solitamente preclusi, tra gli altri, anche agli ebrei.


Ralph Lauren, nato Ralph Lifschitz, immigrato ebreo della Bielorussia, oggi tra i primi cento più ricchi degli Stati Uniti e creatore di un marchio che è sinonimo del preppy style disse:
La gente chiede come fa un ragazzo ebreo del Bronx a realizzare vestiti preppy. Tutto ciò ha a che fare con la classe e con i soldi? No, a a che fare con i sogni.
Ralph Lauren


Ed ecco che lo stile americano del “Preppy” si era delineato nel sogno e nei look di una classe sociale ambita dagli immigrati di inizio secolo, fu poi apprezzato dagli yuppy, dai nostalgici WASP e oggi resiste tra le varie proposte moda che prescindono da qualunque discorso di élite.


I brand di riferimento dello stile preppy
Pur considerando che il look a tema è dato dai colori, dai capi e dagli abbinamenti di cui sopra, e dunque non è il marchio che fa lo stile, ci sono dei brand le cui collezioni sono sempre molto rappresentative dello stile preppy.
Oltre ai già citati J. Crew e Ralph Lauren ci sono Tommy Hilfigher, Brooks Brothers, Coach, Barbour, Hunter, Gant, Kate Spade, L.L. Bean, Vineyard Vines, Armor Lux, Sperry, Southern Tide, Jack Rogers e si trovano capi preppy style anche da Tory Burch, Gap e Boden.



Il preppy è radicato nella sicurezza in se stessi, nei dettagli eclettici e nel non prendersi troppo sul serio. Il preppy può essere classico, rilassato o persino rock ‘n’ roll. Ma funziona sempre.
Tommy Hilfiger


6 Commenti
Ti ringrazio per questo post. È uno stile che amo molto e mi ci ritrovo tanto.
Ah che bello Valentina, anche a me piace parecchio e poi è intramontabile!
Interessante la storia del preppy, non la conoscevo! È uno stile che adoro perché molto pratico ma non sciatto.
È vero Monica, molto pratico e curato seppur nella sua semplicità di realizzazione!
Gloria questo è l’articolo della vita! Riassume perfettamente come mi vesto/vorrei vestirmi tutti i giorni (posseggo una quantità imbarazzante di roba a righe e a quadretti!), e devo dire che – a parte i brand inavvicinabili – si trova roba preppy anche in catene come Zara, H&M (un paio d’anni fa ho preso lì uno short blu a vita alta con bottoni oro e una maglietta a maniche lunghe in stile marinière), però quando vado da Ralph Lauren (all’outlet!) vorrei comprare tutto ?
Oh sì è vero Alessandra, il preppy è tutto intorno a noi, basta saperlo vedere! E noi dipendenti lo vediamo eccome!!! 😀