Dopo avervi mostrato su Instagram la mia libreria ho pensato che fosse giunto il momento di farvi una lista di libri di cucina da avere subito. Parlo degli imprescindibili – secondo me – tolti i grandi classici come Il Talismano della felicità, Il cucchiaio d’argento, e La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene di Pellegrino Artusi, dando quasi per scontato che li avrete ereditati da mamme, nonne o zie di vario grado.

Il pregio delle fotografie nei libri di cucina
Appena qualche generazione fa i manuali di cucina erano grossi, infinitamente pesanti e senza fotografie.
Noi “cuochi in carriera” dell’era moderna e del multitasking abbiamo bisogno di libri leggeri, che ci seguano ai fornelli in maniera smart, di ricette di semplice esecuzione (lasceremo le lunghe preparazioni ai fine settimana) e poi… vogliamo le foto! No, non perché siamo tutti “de coccio” come Gaston, la verità è che oggi siamo più abituati a ragionare per immagini.

I manuali di cucina per come li concepiamo oggi sono nati appena qualche istante prima di Instagram e lasciano grande spazio alla fotografia non solo del piatto, ma anche dell’autore e degli ambienti, rappresentando, inoltre, scene di convivio molto evocative.
Trovo che, al di là dell’estetica, l’immagine del piatto sia sempre un utile supporto alla lettura e alla comprensione della ricetta, quando aggiungono anche le immagini del procedimento step by step, poi, fanno sicuramente un gran servizio al cuoco amatoriale.
I libri che vi propongo in questo elenco sono i miei indispensabili: quelli che non presterei nemmeno a mia madre, per intenderci. Prendete nota!
Merry Christmas di Csaba dalla Zorza

Comincio da qui per una questione d’affetto: questo è stato il mio primissimo libro di cucina, acquistato quasi per caso.
La prima edizione è stata pubblicata nel 2008 dalla Luxury Books, casa editrice proprio fondata da Csaba, che ha tradotto per l’Italia alcuni dei libri più belli di Nigella Lawson, Ina Garten e Martha Stewart.
La Luxury Books è diventata parte della Guido Tommasi Editore e la stessa Csaba, oggi, è una delle punte di diamante di quella che attualmente possiamo definire la più forte casa editrice del settore Food d’Italia.
La seconda edizione di Merry Christmas, leggermente modificata, è uscita nel 2011, io ovviamente le ho entrambe!
Un primo cambiamento verso il “manuale di cucina moderno”

Fra tutti i libri dedicati alle feste natalizie (e sono milioni) questo ha un aspetto totalmente nuovo, perché Csaba coinvolge direttamente la sua famiglia, che diventa protagonista delle splendide immagini fra le pagine.
Pensandoci a distanza di una decina di anni è un atteggiamento davvero innovativo, perché all’epoca i Ferragnez ancora erano dei ragazzini, Instagram non esisteva e i libri di cucina, almeno in Italia, non erano di certo degli album di famiglia.
Csaba si è sicuramente lasciata ispirare da Martha Stewart – è lei stessa ad ammetterlo. Ha praticamente portato in Italia il mestiere del Food Writer e ha stravolto definitivamente la nostra idea di ricettario, unendo alla cucina il lifestyle.
Perché è fra i libri di cucina da avere subito
Un libro sul Natale ci vuole, se c’è un periodo dell’anno in cui cucinano proprio tutti d’altronde è sicuramente questo.
Merry Christmas, oltre alle ricette, offre interessanti spunti sulla decorazione della casa, sull’apparecchiatura (all’epoca Csaba non era ancora un’acclamata regina di bon ton ma già la sapeva lunga) e su come creare l’atmosfera giusta con piccoli dettagli: candele, coperte e ninnoli di ogni genere.
Cucina per due by Luxury Wedding – prove generali di vita matrimoniale

Un’insospettabile rivelazione! Fra i libri di cucina da avere assolutamente e da regalare direi.
Io l’ho fatto spesso, perché credo sia adattissimo a chi si approccia per la prima volta non solo ai fornelli, ma più in generale alla vita casalinga.
Cucina per due fa parte della collana Wedding di Luxury Books (abituatevi all’idea che i libri di questa casa editrice li ho tutti, perché sono cresciuta a pane e Csaba), pensata per i novelli sposi, una cosa abbastanza “donnaletiziana”.
Il primo capitolo è dedicato alle attrezzature fondamentali – con kit di partenza, dai piatti alla posateria fino agli utensili – e ingredienti imprescindibili.
Parte delle ricette sono dedicate ai più semplici momenti quotidiani: è da qui che ho preso quella dei pancake per la colazione; la utilizzo, ormai, da anni e riesce sempre.
Non vengono tralasciate nemmeno le occasioni speciali e le prime riunioni di famiglia, in cui si ricevono insieme mamma e suocera (un mix letale). La semplicità fa da padrona, fra polli arrosto, stufati e paste al forno. Una celebrazione nostalgica della vita familiare in chiave moderna.
Cotto e mangiato, perché la Parodi ci serve come il pane!

Ebbene sì, vi consiglio pure questo, che, fra tutti, è l’unico che presterei a mia madre se lei non l’avesse (ma ce l’ha!).
Il perché è molto semplice: è inutile fare gli snob che comprano solo libri di cucina dai 30 euro in su, o scritti dagli chef e dai giudici di Real Time più griffati del momento. Benedetta Parodi a noi serve!
Ci serve perché è onesta, genuina, sa cucinare forse meno di noi e per questo non ci propina mai ricette che non siano semplicissime, oltretutto non ci giudicherà se ogni tanto decidiamo di utilizzare la brisé già pronta (e lo facciamo!).
Cotto e mangiato ha poche fotografie, dall’aspetto un po’ amatoriale. Lo apprezzo perché è un libro senza troppi fronzoli, adatto alla cucina rapida di tutti i giorni, ma non priva di sentimento. Perfetto per le famiglie numerose e dinamiche, per le quali il momento del pasto diventa un attimo di pura e semplice condivisione.
Più Nigella per tutti

Qui devo per forza darvi almeno due titoli, scelgo fra quelli che sono stati tradotti in italiano: Delizie Divine – come diventare una dea in cucina e Nigella Express – cucina espressa: buona, salutare, veloce.
Nigella è una creatura profondamente eccitante, capace di rendere la cucina molto passionale. Ha un’impronta indiscutibilmente anglosassone, ricca di contaminazioni esotiche.
Alcune delle sue ricette, infatti, vi lasceranno vagamente perplessi, ma trovo sia il bello dell’acquistare libri di cucina scritti da autori stranieri, perché vi portano nel loro mondo culinario (e dall’Italia rischia sempre di essere un viaggio non privo di traumi).
Questi due libri sono molto diversi fra loro, il primo è dedicato al baking: ciò che cuoce in forno lentamente, come torte, biscotti, plumcake, pizze, focacce e pies salate. È decisamente il libro che si sfoglia quando si cerca un dessert per la cena con gli amici che non sembri né troppo studiato né assolutamente disastroso; ideale quando a scuola è richiesto di preparare un dolce per qualche festa in classe.
Nigella Express è molto più diretto, celebra una cucina che va dritta al punto: nutrire le masse con gioia e senza troppo sbattimento.
Ha un delizioso capitolo dedicato alle festività dove troverete anche la ricetta del suo divino fudge!
Fra i libri di cucina da avere assolutamente non può mancarne uno di Laurel Evans

Laurel Evans è il vangelo della cucina d’oltreoceano e credo dobbiate munirvi immediatamente del suo American Bakery – tanti golosi dolci a stelle e strisce, uscito con Gribaudo nel 2012.
Contiene tutte le preparazioni dolci a cui possiamo pensare: doughnuts, cookies, pies, cupcakes, whoopies e co.
Le ricette sono abbordabilissime e gli ingredienti non irreperibili, una volta sdoganato il latticello si può andare ovunque!
Scuola di cucina: Martha rules

Eccolo qui! Il libro con i passaggi step by step a prova di principiante. Martha Stewart ha creato per noi la sua “bibbia del sapere”, perché ci vuole tutti a sua immagine e somiglianza: totalmente irreprensibili (la parte galeotta fingiamo di non ricordarcela).
Scherzi a parte, qui parliamo del classico manuale che offre una panoramica sulla cucina di base davvero utile: apre con l’attrezzatura essenziale e i tagli, prosegue con le preparazioni di brodi e fondi, per dedicarsi immancabilmente anche a uova, carne, pesce, pasta fresca, fino ai dessert.
Uno per il cuore l’altro per la mente

Parlo di Fragole a merenda, di Sabrine d’Aubergine, e Sale, grassi, acidi, calore di Samin Nosrat. Due libri che non hanno nulla in comune se non il fatto di essere, insieme, il cuore e la mente ai fornelli.
Il primo è puro sentimento: le ricette di Sabrine d’Aubergine, fra lievitati dolci e salati, marmellate e biscotti è un intreccio di ricette e racconti dall’animo romanticamente retrò.
Il libro di Samin Nosrat è tecnicismo e sapere, in chiave super leggera, con le stupende illustrazioni di Wendy MacNaughton.
Da questo manuale è nato l’omonimo programma su Netflix, da guardare tutto d’un fiato.

La Nosrat fra le pagine spiega il cibo dividendolo in 4 macro aree ed è incredibile quante cose pazzesche si scopre di non sapere sull’argomento. Lei è cresciuta alla corte di Alice Waters, che le ha insegnato l’arte della cucina e buona parte di tutto ciò che bisogna conoscere sugli ingredienti.
I manuali di cucina non sono solo delle raccolte di ricette
La tavola è il luogo dove ci si ritrova a condividere non solo il piacere del cibo, ma il gusto di stare in compagnia. Ero giovane quando ho cominciato a collezionarli (pure adesso lo sono, eh!) e sfogliavo quei libri immaginando, un giorno, di nutrire una famiglia, di dare cene nella mia casa con tantissimi amici, di avere dei bambini ai quali sfornare i biscotti. Quelle pagine mi confortavano e mi facevano sognare. Dopodiché l’amore per il cibo è nato di conseguenza.
I ricettari dovrebbero essere pensati come fedeli alleati che ci accompagnano nella quotidianità, aiutandoci a creare momenti indimenticabili in cui tutti i sensi vengono sollecitati e coccolati. Sì, ci suggeriscono cosa mettere in tavola e come farlo, dopodiché l’atmosfera, la qualità della conversazione e, infine, il ricordo del convivio, dipenderanno da noi e dai nostri ospiti.


2 Commenti
Cara Martina, ho praticamente quasi tutti i libri citati in questo articolo. Anche io sono cresciuta a pane e Csaba, seguendola da circa 10 anni e comprando i suoi libri sempre con autografo e a volte dedica. E quanto mi piacevano i programmi di Nigella! Ho anche la passione dei libri di cucina “vecchi” con quelle foto dai colori vintage! Insomma hai scritto questo articolo per me! Saluti da Catania! 😊
Giada sei pure catanese, anche io! (anche se vivo a Treviso da moltissimi anni). Abbiamo davvero tanto in comune! Adesso non ci rimane che scrivere una bella letterina a Babbo Natale con i prossimi titoli per la nostra libreria!!!