Di questi tempi scrivere un articolo a tema beauty è più complicato che preparare un trattato di fisica quantistica perché, tra acido salicilico, retinolo, detergenti schiumogeni e acque micellari, il rischio del disastro atomico è dietro l’angolo.
Eppure, visto che tanto non penso possa andarci peggio dell’anno appena trascorso (le ultime parole famose), voglio arrischiarmi a trattare questo spinoso tema parlando di una delle mie più grandi passioni, ossia Officina Santa Maria Novella e dei prodotti che, secondo me, proprio non potete perdervi.

Farmacia Santa Maria Novella: una storia lunga oltre 400 anni
La nostra storia comincia nella Firenze del XIII secolo, precisamente nel 1221, anno in cui i monaci domenicani (per capirci proprio quelli che ne Il Nome della Rosa mettono i bastoni tra le ruote alle indagini di Sean Connery) iniziarono a coltivare erbe per fare balsami, pomate e medicine per la loro infermeria nella Chiesa di Santa Maria Novella.

Si narra che furono proprio loro a inventare l’acqua di rose, come rimedio per curare la peste che affliggeva Firenze nella metà del Trecento. Nei resoconti dell’epoca si legge infatti che “se uno non sentiva l’odore della peste, allora non la poteva contrarre”. Chiaramente non si rivelò un metodo efficace per contrastare il morbo, però a partire dal 1380, misero in commercio il tonico di acqua di rose, che di fatto divenne il primo “best-seller” dell’Officina Santa Maria Novella.
La storica apertura al pubblico
Il 15 ottobre del 1612 il Consiglio del Convento domenicano, decise di dare avvio a un laboratorio aromatico aperto al pubblico, chiamandolo Officina Profumo-Farmaceutica di Santa Maria Novella.

Proprio in questa occasione, l’allora direttore Fra Angiolo Marchiessi diede vita all’Acqua di Santa Maria Novella Elisir, che è ancora oggi uno dei prodotti più rappresentativi dell’Officina.
Originariamente chiamata “acqua antisterica” (il nome è già tutto un programma), questa specialità è una particolare miscela di principi essenziali di piante aromatiche quali balsamite, menta e cannella di Ceylon, conosciute per le loro proprietà benefiche e rinfrescanti. Si beve sciolta nell’acqua.


I primi clienti famosi: la famiglia Medici
Poco dopo l’apertura del laboratorio, il Granduca Ferdinando II de’ Medici concesse l’onore di chiamare l’attività officinale “Fonderia di Sua Altezza”, garantendone la qualità. Ovviamente l’Officina fece un +25% come quando Chiara Ferragni indossa qualunque cosa. Si scherza, certo.

Caterina va in città
Il legame tra la famiglia più potente di Firenze e i monaci di Santa Maria Novella aveva però radici più profonde: Caterina de’ Medici, promessa sposa di Enrico II di Valois, infatti decise di portare in dono un’essenza che rappresentasse l’eleganza e la delicatezza fiorentina.
Si narra che sotto consiglio del suo profumiere fece preparare tale essenza ai frati domenicani della chiesa di Santa Maria Novella: il risultato fu sorprendente.
L’Acqua della Regina, come da allora fu chiamato, fu uno dei primi profumi a base alcolica della storia mai creato e, grazie alle sue note al bergamotto, conquistò la corte di Francia.

Bella tipa, questa Caterina.
Il Liquore Mediceo dell’Officina Santa Maria Novella
Prima dell’acqua Evian della Chiarotta nazionale, venne il Liquore Mediceo. Perché sì, Officina Santa Maria Novella si occupa anche di alcolici, fin dalla metà del Settecento, quando venne redatto Il Libro dei Segreti.
Questo manoscritto, un mix tra il ricettario di Nonna Papera e quello di un barman, riuniva rimedi tradizionali al “vivere bene” tipico del Settecento, unendo proprietà medicinali con i piaceri del palato!

Il Liquore Mediceo, realizzato con una decina di erbe tra cui melissa, maggiorana e diverse spezie, è particolarmente adatto come liquore da dessert e digestivo, ma anche per aiutare nella cura dei malanni stagionali come tosse e raffreddore. Si dice che venisse usato anche per il mal di denti.
I cinque prodotti da provare assolutamente di Farmacia Santa Maria Novella
Veniamo dunque al clou dell’articolo, perché si okay, bella la storia, bellissima Caterina, ottimo il liquore però USCIAMO LA LISTA DI QUESTI MUST HAVE.

Le acque di colonia: il classico che non tramonta mai
Officina Santa Maria Novella è famosa in tutto il mondo per le sue acque di colonia che, oltre a essere intense e durature, hanno un packaging delizioso (che non guasta mai).

Vi segnalo la mia top tre:
Angeli di Firenze
Ideata nel 2006 in occasione del 40esimo anniversario dell’alluvione di Firenze, è dedicata agli Angeli del Fango, i ragazzi provenienti da tutto il mondo che in seguito ai disastrosi eventi del 4 novembre 1966 si prodigarono per salvare i tesori artistici della città.
Bouquet floreale, intenso ma non stucchevole, fa pensare a quelle estati senza la scuola, in cui tutto sembrava possibile.

Melograno
Il profumo Melograno è un bouquet di note floreali orientali dolci. La fragranza rievoca da subito sensazioni di calore e accoglienza che ben interpretano il significato di questa pianta: emblema di fertilità e abbondanza.

Eva
È stato presentato a Pitti Uomo 2002 con queste parole: “un nome femminile per un profumo maschile o unisex da indossare come un Principe di Galles”.
Eva infatti, con le sue note agrumate di limone e bergamotto di Calabria, insieme a pepe e legno di cedro, è davvero un’esperienza da provare. Adorabile poi il packaging che rimanda proprio al Principe di Galles.

Le tavolette di cera
Raga diciamolo a gran voce: che pizza i sacchettini di lavanda nei cassetti.
Ora, so che sono comodi e anche io ne ho a bizzeffe, soprattutto perché dicono che la lavanda favorisca il rilassamento.

Officina Santa Maria Novella ha trovato l’alternativa extra chic ai profumatori per armadi: le tavolette di cera colate e rifinite a mano, ciascuna con un profumo diverso caratteristico dell’Officina e decorate con petali, foglie e frutta.


Preparatevi a un’esplosione di profumo: rosa, lavanda, melograno, fresia, pot- pourri (miscela di bacche, foglie e petali di fiori tipici dei colli toscani) e arancia con rosa canina.
Si consiglia di evitare il contatto diretto con i tessuti e di conservarle in un luogo non troppo caldo, onde evitare lo scioglimento tipo torta delle fatine della Bella Addormentata.

I saponi
Questi secondo me sono proprio una coccola per noi o un regalo da fare a qualcuno a cui vogliamo donare qualcosa di speciale.
I saponi prodotti da Officina Santa Maria Novella sono ottenuti impastando il sapone sotto forma di trucioli e gli oli profumati, fino al raggiungimento di una pasta omogenea, simile agli albumi montati a neve.

Successivamente il sapone viene lasciato a stagionare in armadi ventilati per circa un mese, in modo che smaltisca l’umidità accumulata. A questo punto il sapone è pronto per essere controllato e incartato a mano.
I più profumati sono i saponi Iris, Violetta, Rosa, tutti arricchiti di latte intero, e Mandorla, realizzato con olio di mandorle dolci.

Vi consiglio anche il sapone al Melograno, profumatissimo e delicato sulla pelle, oppure il sapone Vellutina, arricchito con la crema idratante dell’Officina.
Agitato, non mescolato
Come vi accennavo prima, Officina Santa Maria Novella produce anche liquori, sequendo quasi alla lettera le istruzioni tramandate dai frati domenicani.
Uno dei più interessanti è sicuramente l’alkermes, un liquore di origine araba, il cui nome deriva dal termine “quirmiz“, che significa colore scarlatto. Viene utilizzato sia come liquore sia per la preparazione di diversi dolci, tra cui uno dei miei preferiti: la zuppa inglese!

Il top del top però è l’elisir al rabarbaro, ideato nella prima metà del Settecento, partendo dalla radice di rabarbaro cinese. È noto per il suo profumo intenso, gusto amaro e le sue proprietà toniche. Ottimo come digestivo, come aperitivo, con una spruzzata di selz, o addirittura caldo come il punch.

L’incredibile carta d’Armenia dell’Officina Santa Maria Novella
L’ultima scoperta nei miei pellegrinaggi nelle boutique di Officina Santa Maria Novella è stata la Carta d’Armenia. Che cos’è questa stregoneria mi chiederete voi?
Ebbene, eccovi lo spiegone in perfetto stile Piero Angela. (Alexa, trasmetti l’Aria sulla quarta corda).

Questa carta profumata ha origini che risalgono al XIX secolo. Il medico francese Auguste Ponsot era in viaggio in Armenia e rimase stregato dal profumo proveniente dalle case degli abitanti che erano soliti purificarle e profumarle, bruciando una resina balsamica naturale: il Benzoino.
Anticamente, alla Carta d’Armenia vennero attribuite proprietà antisettiche, antiasmatiche ed antireumatiche.
Oggi è molto apprezzata per i suoi fumi balsamici vanigliati e per il suo essere un’alternativa ecologica ai classici profumatori per ambienti.

Brucia senza fiamma e il vapore che sprigiona purifica e profuma gradevolmente gli ambienti. Può essere utilizzata anche come deodorante per la biancheria ponendola intatta all’interno dei cassetti o del guardaroba.
Il giardino segreto di Farmacia Santa Maria Novella
Sulle colline di Castello, di fronte alla Villa Medicea della Petraia, in via della Petraia 38/F, si aprono i cancelli del Giardino di Santa Maria Novella, un paradiso di 15.000 mq, che rimanda alla tradizione domenicana dell’hortus conclusus, coltivato dai frati intorno al loro convento.

È possibile visitare questo paradiso e scoprire tutte le meravigliose piante officinali che vi sono coltivate inviando una mail a visiteofficina@smnovella.com. Da non perdere, assolutamente da non perdere.

Il mondo del Beauty è la vostra passione?
Continuate a leggere il blog!
6 Commenti
vabbè AMO questo articolo Silvia
Sam, sai che ansia da prestazione avevo per questo articolo?!
Sono contenta che ti sia piaciuto!!!
Complimenti per l’articolo! Piacevolissimo e istruttivo, grazie.
Ora non vedo l’ora di provare alcune cose, soprattutto le preparazioni antiche!
Un saluto
Cara Letizia, grazie. Sono contenta che ti sia piaciuto!
Facci sapere poi come ti sei trovata con i prodotti e quali sono i tuoi preferiti!
Ho gia’ messo nel carrello due prodotti, fatto lo screenshot della parte in cui si parla della visita del giardino … la vogliamo smettere di scrivere cosi’ bene di cose super meravigliose ?? Qui si compra e si sogna tutto, pure la Famacia e il giardino segreto ????
Grazie, che bello sapere che vi piacciono gli articoli della Redazione!
Anche io non vedo l’ora di fare la visita al giardino, deve essere spettacolare! Per quanto riguarda il carrello sul sito di Officina Santa Maria Novella…anche il mio si è riempito mentre scrivevo l’articolo!;)