Perché? È la domanda che vi farete più spesso quando, praticando yoga in casa, cercherete di mantenere un precario equilibrio usando solo piede sinistro e mano destra (come nel caro vecchio gioco del Twister), provando a ricordare il motivo che vi ha spinto a ridurvi così… oggi cerchiamo di darvi una risposta nella nostra guida semiseria allo yoga.
Guida semiseria allo yoga in casa: come tutto è iniziato
Qui c’entra la pandemia, il lockdown e la noia… ma andiamo con ordine. Per quel che mi riguarda il rapporto con lo yoga è sempre stato di odio/amore: amavo immaginarmi flessuosa e meditativa e odiavo attorcigliarmi su me stessa cercando di badare contemporaneamente al pavimento pelvico (sì, esiste una cosa nel nostro corpo che si chiama pavimento pelvico, se praticate diventerà la vostra ossessione).
Per questo, periodicamente, mi sono cimentata in lezioni più o meno efficaci: memorabili quella in cui a un certo punto si sono messi tutti a cantare (se vi capita, muovete la bocca come quando si canta in chiesa, nessuno baderà a voi), quella di hot yoga – nulla di pruriginoso, si tratta solo di praticare in una sala riscaldata a 40 gradi che vi toglierà la voglia di vivere in un fiato – e quella in cui a un certo punto il maestro mi ha detto (lo giuro) di sentire l’aria che entrava nel mio esofago verso i polmoni. Io, che da piccola ho imparato che nell’esofago entra il mangiare, e l’aria va invece nella trachea, e che è meglio non confondere le due cose, ho preso baracca e burattini (volevo dire, tappetino e calzini) e non mi sono fatta più vedere.
Lockdown, ovvero: come passare il tempo
Poi è arrivato marzo 2020, il Covid e il lockdown che ci ha chiuso in casa. Nell’ordine, dopo aver cantato sul balcone, portato fuori il cane innumerevoli volte, fatto la tinta ai capelli, tagliato i capelli a tutti i nostri conviventi (mica siamo sceme, abbiamo prima sperimentato su altri le nostre capacità con forbici e pettine), impastato varie tipologie di pane/pizze/biscotti/torte, abbiamo deciso di dedicarci a qualche attività sportiva indoor. E io ho deciso di affrontare i miei demoni, e provare di nuovo lo yoga.

Yoga in casa: i fondamentali
Prima di tutto mi sono procurata tutto il necessario: tappetino, leggings (modello basico, nero, nonostante abbia imparato ne esistano di tutte le fogge e fantasie), calzini antiscivolo, canotta. A questo proposito, non scegliete mai, dico MAI una maglietta che non abbia l’elastico in fondo, o che non sia un minimo aderente. Capirete il perché quando, la prima volta che andrete a testa in giù, vi ritroverete incappucciate come un membro del Ku Kux Klan, e senza nemmeno i buchini per gli occhi. Tutte le immagini di yogine vestite di eteree tuniche impalpabili sono finte, questa è almeno la conclusione cui sono giunta.

Equipaggiate a dovere – avendo tra l’altro già speso buona parte del budget a vostra disposizione – potete scegliere quale corso seguire, e su YouTube troverete un’infinità di lezioni gratuite (evviva!). Io, su suggerimento di un’amica, ho provato La scimmia yoga, e da marzo non l’ho più lasciata. Non sarà per loro motivo di orgoglio avermi tra i loro adepti, ma io sono molto soddisfatta dalla mia costanza. Namasté.

L’importante è cominciare
Non fatevi intimorire e, se non avete dimestichezza con le diverse posizioni, siate comprensive con voi stesse: non esagerate e – se proprio non ce la fate – barate, e fate finta di averla fatta… tanto nessuno vi vede. Poi tornate indietro col video e riprovate, ma piano piano, senza farvi male. Ci vuole costanza, pazienza, e nessuno che vi osservi: se nessuno vi vede, proverete a fare senza pudore anche le posizioni più assurde.

Tempo qualche lezione e avrete capito più o meno come muovervi sul tappetino e che, nell’ordine: col cane a faccia in giù vi faranno male gambe e braccia contemporaneamente, la posizione del guerriero tre è impossibile da mantenere con questa legge di gravità (magari su un altro pianeta come Marte riesce più facile), stare sedute sui talloni si configura come una tortura medievale. L’unica cosa che vi riuscirà sarà stare stese in terra in Savasana, che poi è la posizione del cadavere. È un caso? Io non credo.

All’improvviso il miracolo
Ma poi pian piano, perché dopo perché, un dolore dopo l’altro, vi ritroverete a rotolarvi sul tappetino con sempre maggiore convinzione, e se per caso doveste saltarne un giorno vi sentirete come se vi mancasse qualcosa di fondamentale. Certo, gran parte delle posizioni vi sembreranno ancora in contrasto con la normale anatomia umana, ma quando riuscirete a stare in piedi facendo l’albero per un tempo sufficiente a rendervene conto, allora vi sentirete invincibili. E di certo è merito del Karma.


Se dopo aver letto l’articolo avete voglia di trasformare la vostra casa nella culla del benessere fisico e spirituale, vi servirà un talismano… qui trovate quello perfetto!
5 Commenti
io DEVO cominciare
Sara si sta inguaiando perché potremmo fare una sera a settimana di Yoga Marziano su Zoom!!!
Per un periodo, quando viaggiavo da pendolare, guardavo i video di yoga perché mi rilassavano ?
Li guardavi e basta?? Ahahah!
Sì, esatto ?