Su Marte abbiamo già parlato degli anelli di fidanzamento, quindi gli anulari stanno a posto. In questo mondo del politically correct però non possiamo certo dimenticarci delle altre dita, quindi oggi vi racconto degli anelli chevalier, detti anche pinky ring, letteralmente anelli da mignolo, o signet ring, anelli sigillo.
Chiaramente le lezioni di storia le lasciamo al buon Alessandro Barbero e quindi, dopo una breve infarinatura sulla nascita di questo stupendo e versatile gioiello, ho preparato per voi una bella selezione di shopping.
Perché lo sapete ormai, la Redazione vi vuole felici, povere ma felici.

Anelli chevalier: istruzioni per l’uso
Cominciamo subito col dire che l’anello chevalier, come del resto la fede nuziale o l’anello di fidanzamento, ha una precisa simbologia. Nasce come simbolo di potere e per consentire l’immediata identificazione di una persona come appartenente a un importante lignaggio.

La sua forma è molto semplice e ne rispecchia la funzione: la parte superiore è piatta e su di essa veniva inciso il sigillo di famiglia oppure, in seguito, le iniziali di chi lo portava.
Gli anelli chevalier erano utilizzati come una firma, per validare documenti importanti. Si spiega quindi come spesso questi anelli venissero distrutti una volta che il loro possessore era morto: questo succedeva soprattutto nel caso dei Papi.

@MuseumofWales
Un po’ di storia: dalla Mesopotamia ai giorni nostri
Scommetto che sulla storia del Tigri e dell’Eufrate vi trovo preparatissime. Ebbene: in questa terra fertile oltre al codice di Hammurabi e ai giardini pensili pare siano stati inventati anche gli anelli chevalier. I primissimi infatti sono stati ritrovati in quella che era la Mesopotamia e fatti risalire al XXXVI secolo a.C..
Nell’Antico Egitto erano indossati principalmente dai faraoni e dalla famiglia reale: se ne sono conservati esemplari stupendi in oro, pietra o maiolica.

Il Medioevo rappresenta il periodo di massima diffusione di questo gioiello che diventò il simbolo delle casate nobiliari e segnalava l’appartenenza a una certa famiglia.
Solitamente era ereditato dal primogenito, ma anche gli altri componenti della famiglia potevano averne uno, leggermente diverso rispetto all’originale. Per esempio le donne utilizzavano solo lo scudo, mentre in quello dei cadetti, cioè gli altri figli maschi dopo il primogenito, solitamente non veniva incisa la corona nobiliare, che rappresentava il titolo.
La tradizione voleva che gli uomini lo portassero all’anulare della mano sinistra, mentre invece le donne al mignolo della stessa mano.

La nostra selezione shopping di anelli chevalier
Gli anelli chevalier sono perfetti per essere indossati sul mignolo, ma nulla ci vieta di indossarli anche sulle altre dita!
Questo modello permette di giocare con forme, materiali e gemme, purché venga mantenuta la tradizionale struttura sottile nella parte posteriore che si allarga man mano che si sale, fino al castone, dove oltre alle classiche iniziali o agli stemmi di famiglia, si possono trovare anche pietre dure, preziose e cammei.

Il grande amore: Lil’ Milan
Ormai tutte amano Lil, il brand di Milano fondato dalla bellissima Veronica Varetta.
Questi gioielli sono un vero splendore: hanno un design semplice, sono adatti per essere indossati tutti i giorni e soprattutto sono fatti a mano in Italia, in oro 9 o 18 carati.
Ho alcuni dei loro pezzi e non li tolgo nemmeno per dormire o fare la doccia (e detto da una Vergine maniaca dell’ordine vi fa capire quanto comodi sono).
I loro anelli chevalier si chiamano Sunshine e Lunar: il primo ha un piccolo sole realizzato con uno zircone mentre il secondo è ispirato alla superficie della Luna.
Oui Petit: dalla Spagna con amore
Materiali naturali, metalli preziosi e un grande legame con la tradizione.
Personalmente ho un legame speciale con questo brand spagnolo, perché me l’ha fatto conoscere Sara, la mia migliore amica che è originaria di Siviglia.
Il brand è stato fondato da Jesùs e Veronica, entrambi appassionati di viaggi, running e cibo biologico.
I miei chevalier preferiti sono quelli con l’onice, una varietà di quarzo, che può essere nero o bianco.
Questa pietra ha una storia affascinante. È anche chiamata “Pietra dell’unghia”, per una leggenda secondo la quale un giorno, mentre Afrodite stava dormendo, per farle uno scherzo il figlio Eros le tagliò le unghie con una delle sue frecce. Queste caddero nella profondità delle acque, ma le Moire, ritenendo che nulla di divino dovesse andare sprecato, le trasformarono in onici.

Gli anelli chevalier che non ti aspetti: Jupiter
Colorati, irriverenti e divertentissimi.
Jupiter è nato nel periodo del lockdown da un’idea di Letizia Bettoni, giovanissima designer che realizza anelli unici con materiali plastici che, almeno a me, hanno immediatamente fatto pensare ai ciucci degli anni Novanta, ai Cioè, ai lucidalabbra e ai Bon Bon Malizia.
Raga, che vi devo dire? Sono ascendente cancro e mi crogiolo nel ricordo del passato che fu.
Fate un giro sul suo profilo Instagram e fatemi sapere se sono l’unica a essersi perdutamente innamorata.

Le meravigliose creazioni di Giulia Lentini
Giulia è nata a Vicenza ma vive e lavora a Milano, dove progetta e produce i suoi gioielli in autonomia, utilizzando tecniche tradizionali della lavorazione orafa: un esempio è la fusione a cera persa, che risale all’età del bronzo.
I suoi gioielli sono creature viventi, piccole sculture, che sembrano nascere direttamente dalla natura, dal mondo marino in particolare.

Anche Giulia ha realizzato degli anelli chevalier, dai più tradizionali caratterizzati da delicate incisioni, a vere e proprie opere d’arte come Tronco, ispirato dagli alberi, Nel Blu dipinto di Blu smaltato di blu, e Vasca per perla, con una piccola perla di fiume.
Chevalier Tronco
Nel blu dipinto di blu Vasca per perla
Altro giro, altra Giulia
I gioielli di Giulia Tamburini vengono realizzati a Milano, nel suo laboratorio artigianale dove lavora con bronzo, oro e argento, senza utilizzare nessun tipo di processo industriale.
La stessa Giulia definisce i suoi gioielli dei “piccoli talismani” e davvero sembrano carichi di energia.
Tra le sue creazioni non mancano gli anelli chevalier, che sono disponibili in varie forme (tonda, quadrata ed esagonale) e possono essere realizzati in argento 925, bronzo giallo, oro 9 o 18 carati. La versione tonda è disponibile anche con due deliziose incisioni: delle stelline stilizzate o una piccola balena, ispirata alla storia di Giona.
Less is more: Thin Things
Margherita, orafa milanese, comincia a lavorare nel 2014 a questi gioielli semplici come il disegno di un bambino, immediati e raffinatissimi. Prendono così forma casette, cagnolini, barche a vela, frutta e razzi spaziali.
Qui però stiamo parlando di anelli chevalier e dunque vi segnalo due chicche da non perdere, che sono interessanti rivisitazioni di questo modello. Oblò, realizzato in bronzo giallo, è disponibile in due versioni: verde e rosa (realizzato con avventurina e rodonite) e rosso e bianco (realizzato in diaspro e marmo bianco). Cutted invece è disponibile in tondo singolo, doppio tondo e quadrato.

Cutted Anelli Oblò
Maidamonili: un viaggio di scoperta
Fatevi un regalo: correte su Instagram e cercate maidamonili. Mi ringrazierete. Gioielli stupendi, dal sapore vintage ma con un tocco di contemporaneità. Perdetevi tra i mille anelli chevalier che realizza: alcuni sono addirittura double face!

Quanto ci piacciono le frasi motivazionali
Per aspera ad astra è quello che abbiamo pensato ogni giorno del 2020 ed è quello che continuiamo a ripeterci, tipo mantra anche in questo inizio di 2021. Quindi perché non inciderlo da qualche parte?
Ci ha pensato Valeria Bugatto, designer di gioielli milanese, che ha realizzato un anello chevalier dove è possibile incidere tre piccole frasi: per aspera ad astra, amor vincit omnia e più forte che mai. Mi sembrano azzeccatissime no?

Vi segnalo anche gli anelli chevalier realizzati utilizzando vecchie monete e l’anello My Story, un altro modello di chevalier, con placca rettangolare, dove potete far incidere delle inziali, una data o una parola particolarmente significativa per voi.
Oggi avete voglia di altri gioielli?
Vi aspettiamo su Marte!