Avete già adocchiato il giga gattone della nuova collezione moda Doraemon x Gucci che è uscita per festeggiare il Capodanno Cinese 2021? Sì, no, forse. Ma la vera domanda del giorno è: se vi regalassero una borsa di Gucci ma con un bel Doraemon disegnato sopra… quale sarebbe la vostra reazione? Urlereste di gioia o di dolore?
Intendiamoci bene, parlando di borse luxury con varianti pop-cartoon: un conto erano le Gucci coi musetti del mitico Topolino (che se vogliamo è anche vintage e ci sta bene) ma Doraemon, almeno qui in Italia, può avere la stessa fama e lo stesso appeal che avrà nel mercato orientale? Probabilmente no, ma se approfondiamo bene la sua storia forse potremmo rimanerne conquistati!

Chi è Doraemon, il gatto spaziale dei cartoni animati
Ho appena scoperto che Doraemon, il mitico gatto spaziale, sebbene non sia datato come Topolino che è del 1928, non si può proprio definire un millennial: i fumetti risalgono al 1969, mentre la prima serie TV è del 1973! First Reaction?

In Giappone, laddove è nato, e nei paesi orientali è tutta un’altra storia: il micione non solo è conosciuto da tutte le generazioni, ma è diventato persino un modo di dire. Il termine Doraemon, secondo Wired, si usa quando ci si riferisce a qualcosa che ha il potere di realizzare i sogni e avverare i desideri.
Nel cartone animato, Doraemon viene mandato dal futuro (lui è nato il 3 settembre 2112) per aiutare il piccolo Nobi Nobita (che tradotto significa “quello che se la prende comoda”) a superare le difficoltà. Il ragazzino è goffo, pigro e anche decisamente sfortunato. Ogni giorno non fa in tempo a voltare l’angolo che gli capita qualcosa. Ma come Cristina D’avena ci ricorda “solo tu ci regali dei gadget specialiiii”, Doraemon arriva tipo pronto intervento, tipo assicurazione sulla vita, e gli propone un nuovo gadget dai poteri sbalorditivi che potenzialmente, ripeto potenzialmente, potrebbe risolvere tutto. Ripensandoci, forse a Nobita piuttosto che il gatto spaziale avrebbero dovuto recapitargli una borsa di Gucci una boccetta di acqua di Lourdes!
Morale della favola
La serie regala, oltre che i gadget speciali, diverse morali: il super gatto spaziale che odia i topi e adora i Dorayaki, aiuta Nobita a combattere il bullismo e lo incita allo studio e alla curiosità verso questi fantastici oggetti del futuro, cercando di risollevarlo dalla depressione giovanile causata dai continui fallimenti e rimproveri.
Ma Doraemon è anche un gatto ambientalista che si schiera contro il surriscaldamento globale, la deforestazione e l’inquinamento in generale. Lui stesso è uno “scarto”, se così lo possiamo definire, tra i robot del futuro ma gli viene comunque affidata una missione, forse la più faticosa di tutte, quella di accudire Nobita e cambiare il suo drastico futuro.

Il finale shock
Spoiler Alert! Giravano voci sul finale di Doraemon in cui si narrava che Nobita fosse in realtà in coma e le avventure col micio spaziale fossero solo un sogno. Al suo risveglio, il ragazzo si sarebbe ritrovato abbracciato a un peluche blu sorprendentemente somigliante a Doraemon. Deluso dalla realtà dei fatti, decise quindi di lasciarsi morire. Shockkk!!!
Tutto questo non è vero, il finale ufficiale di Doraemon, disegnato da solo uno dei due creatori del famoso manga, vede Doraemon abbandonare Nobita mentre dorme. E il ragazzo, ormai adulto, presto sposerà il suo amore di sempre: Shizuka.
Doraemon x Gucci
A parer mio, la collezione Doraemon x Gucci con disegnato il pupazzo è un po’ come i concorsi pubblici: sai che esce ma sai già di non essere tra i fortunati destinatari.
A parte la smisurata grandezza del disegno rispetto ad alcune borse che risultano evidentemente eccessive…
… se ne trovano altre molto carine che, col musetto tenero di Doraemon, creano subito una necessità assoluta.



Altra assoluta necessità per noi deboli di cuore modaiolo sono i foulard: il fazzoletto di seta col gatto spaziale che vola tra i fiori è un tocco di classe assoluto, una trovata geniale. L’oggetto in sé è sempre sottovalutato ma dona facilmente ad ogni look quello stile parigino che tutte vorremmo avere, soprattutto se indossato fra i capelli per decorare l’acconciatura come scriveva Gloria in un post dedicato.


Dovremmo anche scrivere un articolo su quanto l’alta moda, che risultava già difficilmente accessibile anni fa, stia alzando sempre più i prezzi. Ad esempio, la maglieria della collezione Doraemon x Gucci va dai 450 euro per una t-shirt fino a 1.200 euro per un maglione! Okay che non è fast fashion ma così l’unica cosa fast è l’estinzione dei nostri poveri risparmi.
