Un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera si celebra la Giornata della Terra, per ricordare l’importanza della tutela e della salvaguardia dell’ambiente e di tutto il pianeta.
Qui dalla Redazione Marziana vogliamo celebrare con voi questo 22 aprile, raccontandovi quali sono le piccole cose e le abitudini buone e facili da mettere in pratica per contribuire a ridurre l’impatto ambientale per una Terra più longeva.
Non siamo maestre di vita o dell’ecologia, né ciascuna di noi onora sempre tutte le buone abitudini, ma qualche gesto virtuoso, in controtendenza con i numerosi vizi che ci si concede, rappresenta comunque un cambiamento verso la direzione migliore. E, soprattutto, abbiamo fatto caso che condividere e parlare dei buoni comportamenti fa venire in mente qualcosa a cui non si aveva pensato e che, magari, non costa nemmeno troppa fatica.


10 abitudini buone (e facili) che fanno bene all’ambiente
1) LA BORSA RIUTILIZZABILE COME SACCHETTO DELLA SPESA
Una delle cose più facili da realizzare la consiglia Silvia (che ha anche scritto un post dedicato ai marchi di moda etica e sostenibile) e molto probabilmente fa già parte delle abitudini di tanti di noi: tenere sempre nella borsa un sacchetto di stoffa, una borsa in tela o comunque un sacchetto in tessuto resistente e riutilizzabile per tutti gli acquisti. Così ci facciamo trovare preparati, non solo per la spesa al supermercato ma anche per quei piccoli acquisti nei negozi in cui potremo fare a meno di comprare il sacchetto.

2) LO SHAMPOO E IL SAPONE SOLIDO
Sono in netto aumento i prodotti cosmetici in formato solido: da tempo siamo abituati al sapone per le mani ma il settore della cosmesi si sta applicando anche con nuove referenze di shampoo e balsamo. In questo modo evitiamo il consumo di molti contenitori di plastica e abbiamo a disposizione un prodotto che può viaggiare chiuso in una scatoletta senza rischiare spargimenti indesiderati e senza dover badare alla soglia dei fatidici 100 ml consentiti sui voli aerei.


3) L’ACQUA DA BERE
Il business delle acque minerali ha davvero una grande responsabilità nei confronti di un pianeta letteralmente invaso dalle bottiglie di plastica di cui son pieni i mari e gli oceani. Oltre a ciò, chissà se anche a voi sarà capitato di ritenere indegno il costo sostenuto per acquistare l’acqua da bere, specialmente al ristorante quando può raggiungere prezzi davvero esorbitanti.
C’è da dire che diverse aziende di acque minerali hanno iniziato a imbottigliare in BIO-based-PET o R-PET, ovvero rispettivamente in plastiche di origine vegetale o in plastiche riciclate, però si può fare ancora meglio evitando anche gli ingombri e le emissioni di CO2 nella fase del trasporto.
Nella Redazione Marziana alcune di noi hanno già cambiato abitudine da anni: filtri sui rubinetti domestici, caraffe filtranti, approvvigionamenti nelle “case dell’acqua” di cui molti comuni sono dotati. Chi è fortunato può anche attingere direttamente alle sorgenti (accertatevi però che siano acque periodicamente controllate). E, come ricordano Samantha e Martina, ormai non si esce più di casa senza la propria borraccia e bye bye bottigliette di plastica.



4) I DETERSIVI ALLA SPINA
Se avete dato uno sguardo alle ultime novità di Zara Home avrete visto che c’è in vendita un flacone spray in vetro da utilizzare per i detersivi. Ottimo segnale: se un multistore come Zara ha rilevato questa necessità o comunque ne crea l’offerta, significa che sempre più frequentemente chi può si reca nei cosiddetti “negozi leggeri” o zero waste, ovvero tutti quei negozi che vendono i prodotti sfusi senza contenitori, bottiglie e flaconi in plastica. Anche i supermercati si attrezzeranno presto per questo importante cambiamento e in casa avremo flaconi più belli, proprio come li avevano le nostre nonne.

5) I PANNOLINI LAVABILI
Ilaria copre la quota mamme su Marte e fa buon uso dei pannolini lavabili per neonati e bambini. Trattasi di “cosa molto sbatty e molto horror, soprattutto con le prime cacchine liquide”, ammette con apprezzatissima sincerità! Però, superati i primi cinque mesi e una volta che la faccenda si solidifica, è veramente facile utilizzarli poiché ci si avvale delle veline. Ci sono quelle biodegradabili da posizionare all’interno che poi si possono gettare direttamente nello scarico insieme alla sorpresina marrone, oppure veline lavabili che si riutilizzano e che comunque agevolano la rimozione di ogni cosa.
Non è detto che se ne debba fare un uso esclusivo, per esempio per la notte si può scegliere la serenità ricorrendo agli usa e getta. Ma la scelta dei pannolini lavabili ha anche altri bonus interessanti oltre a quello ecologico: i tessuti naturali sono più salutari per i bambini, i culetti non si arrossano, non vengono le dermatiti e la pediatra fa pure l’applauso! Inoltre si abbatte notevolmente la spesa annuale perché, da una media di 650 euro spesi per i pannolini usa e getta – lo sapete che nel primo anno di vita un bambino consuma circa 2.500 pannolini??? – si scende a circa 60 euro utilizzando in tutto 15 o 20 ciripà, le mussole o i teli garzati.

6) DISCHETTI STRUCCANTI, TOVAGLIOLI, CANNUCCE, INVOLUCRI PER CONSERVARE
E tutta la categoria dei consumabili usa e getta che possiamo convertire nell’utilizzo di prodotti riutilizzabili. I dischetti struccanti che ora ci sono anche lavabili, le cannucce in acciaio o in vetro che sono anche di design e certamente più belle di quelle in plastica. I tovaglioli in stoffa che sì, poi dobbiamo lavare, ma onorano anche l’eleganza celebrata da Csaba. E provate anche gli involucri in cera d’api che conservano benissimo salumi, formaggi e panini per i picnic e riducono di molto il consumo della pellicola e della carta stagnola.

7) PEDALA, PEDALA!
Sara e Beatrice lasciano l’auto nel box tutte le volte che possono. Si spostano con i mezzi pubblici? Meglio ancora! Vanno a piedi o usano la bicicletta, che è un po’ come prendere due piccioni con una fava: si fa del bene alla qualità dell’aria riducendo le emissioni di anidride carbonica (responsabili del surriscaldamento del pianeta) e contemporaneamente ci si mantiene in forma facendo movimento.

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8) IL CONSUMO IDRICO
La questione acqua non riguarda solamente quella che beviamo ma anche il consumo che ne facciamo, perché è una risorsa limitata che è bene non sprecare. Possiamo ridurre il suo uso, a volte anche di molto, per esempio chiudendo il rubinetto mentre ci spazzoliamo i denti (ah, lo sapete che c’è anche il dentifricio senza plastica?) o mentre ci insaponiamo durante la doccia. Possiamo avviare il programma della lavatrice o della lavastoviglie quando c’è il carico pieno, e non solo per pochi piatti pochi panni. E soprattutto possiamo evitare di lavare i piatti a mano se poi tanto li mettiamo nella lavastoviglie! (Abitudine bizzarra che però, inspiegabilmente appartiene a diverse famiglie).

9) LA CARNE E IL PESCE SERVITI AL BANCO
Ottima idea suggerita da Simona che acquista la carne e il pesce al banco del fresco per evitare lo smaltimento delle vaschette in polistirolo. Ci avevate mai pensato?

10) IL TÈ IN FOGLIE
Tra le varie buone abitudini messe in atto da Alice c’è l’uso del tè in foglie che si miscela nell’acqua con i filtri in acciaio; in questo modo si evita il consumo delle bustine e dei filtri usa e getta e il residuo finisce direttamente nell’umido o lo si può anche utilizzare come concime nell’orto.
Il tè, le tisane e gli infusi in foglie si acquistano in erboristeria, magari facendosi riempire direttamente il proprio barattolo di vetro. Oppure ci sono in commercio quelli contenuti nei sacchetti di carta riciclata o nelle scatole di latta; quest’ultime si possono riutilizzare per contenere gli orecchini, le mollette per i capelli e altri piccoli oggetti che non sappiamo mai dove mettere.


I suggerimenti per migliorare le azioni quotidiane che fanno bene all’ambiente non ci bastano mai: lasciateci un commento con i vostri consigli green e noi vi copieremo per il bene del pianeta!
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