Quali sono i vostri cibi del supermercato preferiti, ci avete mai pensato?
La routine della spesa è talmente radicata che raramente ci soffermiamo a considerare veramente ciò che buttiamo dentro al nostro carrello. Eppure i prodotti che popolano le nostre dispense dicono molto di noi, ci rispecchiano e godono anche del nostro affetto.

Oggi Proust mangerebbe madeleine confezionate
Se Marcel Proust si fosse messo a cercare il suo tempo perduto oggi, probabilmente le sue madeleine sarebbero state senza olio di palma e solo con ingredienti naturali, avvolte da un velo di plastica trasparente e vendute in una confezione estremamente affascinante.
Da qualche generazione, ormai, pensando al cibo dell’infanzia – quello che sistematicamente tende a creare in noi il sintomo della nostalgia – si sommano ai piatti generosi delle nonne, i prodotti preconfezionati del supermercato.
I tortellini casarecci, ad esempio, sono quelli di Giovanni Rana – il vero nonno d’Italia –, il ragù della domenica è fatto da Star, proprio come lo faremmo noi, che però non ne abbiamo il tempo.

Se penso alla merenda, è pane e Nutella; se penso alla gioia è pane e Nutella. Chi non ne ha un barattolo in dispensa alzi la mano. Non sono del tutto scomparsi gli spuntini più naturali e, diciamolo, genuini, ma la Nutella rientra di diritto nella categoria dei nostri cibi del supermercato preferiti e vive in quel posto del cuore che può condividere solo con la Coca-Cola.

Ci siamo divorati le nostre nonne e adesso che ci mangiamo?!
Fatto in casa come una volta: sì ma quando?
La mia generazione (forse anche quella precedente e sicuramente quelle successive) avrà un legame fortissimo con gli scaffali del supermercato, che l’hanno nutrita di tenerezza e conforto fin dall’infanzia. No, noi non avevamo genitori inefficienti o nonne perennemente in sciopero, ma siamo cresciuti nell’epoca del pronto da scaldare, dei Quattro salti in padella Findus e delle merendine.
Momento nostalgia: i cibi del supermercato che non dimenticheremo
Preparate i fazzoletti, perché scaveremo nella memoria e porteremo a galla tutti i cibi del supermercato che hanno reso migliore la nostra vita e che non dimenticheremo mai.
La pizza surgelata: da Buitoni alla Speedy Pizza
Quante ne ho mangiate nella mia vita non si può contare. C’è stata un’epoca in cui il sabato sera era molto più automatico acchiappare un pacco di pizza nel reparto surgelati, piuttosto che ordinarla da asporto. All’epoca seguiva sempre una tappa obbligatoria al Blockbuster per scegliere che film guardare, va da sé che ancora non esistevano né Foodracers, né Netflix.
Le pizze surgelate rispetto a quelle della pizzeria – anche della pizzeria più scarsa – spesso sono delle vere schifezze, ammettiamolo una volta per tutte. Questo non ci vieta di provare per loro un amore inspiegabile e incondizionato.
Le Speedy Pizza, ad esempio, quante merende hanno salvato?
Pizza Catarì
Gloria la ama, ve l’ha già confessato più volte e su diverse emittenti.
La Pizza Catarì vive nel reparto delle farine, nella sua confezione contiene tutto ciò che serve per realizzare una squisita pizza da soli, rapidamente e senza un trascorso di studi in panificazione all’Alma di Colorno. Grazie al miracolo della lievitazione istantanea butti nell’acqua il composto farinoso, impasti, condisci la salsa e la pizza è fatta, qui tutorial. Ave a lei, che ci regala la piacevole illusione di essere dei piccoli Sorbillo in erba.
Le sfoglie, i picnic, “Ognuno porta qualcosa” e “Stasera torta salata”
Benedetta Parodi ci ha dato la sua benedizione sdoganando le sfoglie già pronte. Così pasta brisé e pasta sfoglia sono diventate le protagoniste di tutte quelle occasioni culinarie in cui si ha voglia di creare qualcosa di estroso, senza sbattersi moltissimo.
Scarti, stendi, farcisci e inforni: viva la vita e viva Benedetta! Le torte salate sono il piatto del: “ognuno porta qualcosa”, regine indiscusse di picnic, pasti frugali, feste della scuola e aperitivi.

Nel mulino che vorrei dove c’è Barilla c’è casa

Se sei stato svezzato col Mulino Bianco…
Ora ve li elenco in ordine sparso: Baiocchi, Camille, Macine, Abbracci, Pan di stelle, Flauti, Crostatine, Saccottini.
Più a ritroso i mitici Tegolini e Soldini. Vorrei lasciare i puntini per farvi continuare l’elenco perché i prodotti Mulino Bianco che ci hanno segnati nel profondo sono infiniti.
Uno dei miei ricordi d’infanzia più felici riguarda le Nastrine, che mio padre la domenica ci scaldava nel fornelletto sgangherato della cucina per la prima colazione.
La pasta preferita dagli italiani
Pur consci che esistono un milione di varietà di pasta migliori di quella Barilla, non possiamo comunque prescindere dal blu dipinto di blu del marchio conosciuto nel mondo come The choice of Italy.
Mio nonno mangiava solo spaghetti numero 5, rigorosamente al pomodoro, e quando li vedo al supermercato non posso che provare un piccolo tuffo al cuore.
La Kinder ha reso le nostre vite migliori
Brioss, Delice, Colazione più; per non dimenticare le tre K: Kinder fetta al latte, Kinder paradiso e Kinder Pinguì, che meriterebbero un monumento, una festa nazionale o una piazza a loro nome.
La Kinder è anche madre degli ovetti con sorpresa, che oggi continuiamo a mangiare per la cioccolata non sapendo bene cosa farcene delle sorprese (grandi disagi per gli accumulatori seriali!), almeno chi ha figli può raccontarsi una scusa plausibile.
Fiesta e Delice
La prima per sentirsi grandi: con quel pizzico di liquore Cointreau nel pan di spagna che dà verve e “Nutre con piacere”; la seconda per sentirsi in pace col mondo, perché la Kinder Delice è un vero e proprio concentrato di squisitezza.
Tutte le barrette della nostra vita
Infilare la monetina nel distributore automatico e scegliere: Kinder Bueno? Kinder Cereali? Mars? Lions? KitKat? Sniker? Duplo? Bounty? Se fosse stato per me ne avrei preso una per tipo ogni volta!

Ringo: la merenda ufficiale dei campioni
Esiste un metodo scientifico per mangiare i Ringo: si aprono, si lecca la crema al centro e si mangia prima il biscotto bianco e poi, per ultimo, quello al cacao.
I Ringo oltre a essere fra i più buoni biscotti mai creati sono da sempre simbolo d’integrazione, amicizia e condivisione. Ce l’hanno insegnato con Ringo People e quel batti cinque che accorcia ogni distanza, sul campo da gioco, come nella vita.
Estathé
L’Estathé si ciuccia tutto d’un fiato, con il barattolino che si accartoccia fra le mani. Non esistono estati senza questa bevanda che, per quanto mi riguarda, dà il suo meglio nella versione al limone.

In love with reparto surgelati
I gelati
Possiamo parlare di gelato artigianale fino a domani e raccontarci che non ha nulla a che vedere con quello della grande distribuzione, verissimo. Ciò non toglie che un bel Magnum Algida che scrocchia sotto i denti infonde una gioia incommensurabile. Voi quale preferite?
Una delle più grandi domande esistenziali, prima ancora di “Siamo soli nell’universo?” e “Qual è il senso della vita?” è “Da che parte inizi a mangiare il Maxibon?”.
E fra i gelati dolci ricordo d’infanzia c’è anche il Camillino, ve lo ricordate?
Bastoncini Findus
Noi siamo già i “capitani di domani”, perché con i Bastoncini Findus siamo stati allevati. Ricordo la divisione numerica estremamente precisa con mia sorella e se erano dispari uno si tagliava a metà.
Sofficini Findus
Quante ustioni ci siamo procurati addentando i Sofficini, ma questo non ci ha fermati. Il bollente ripieno formaggioso è una delle più grandi gioie da reparto surgelati mai provate. Rifare il sorriso come quello della pubblicità è stata la missione fallita per decenni.
Viennetta
La Viennetta non è un gelato, è un dessert. Oggi ne esistono nuove varianti: al cocco, al tiramisù, biscuit caramel, menta e creme brûlée. Ma per chi l’ha mangiata ai tempi d’oro esiste solo la versione classica. Quando il coltello vi affonda e gli strati di cioccolato scricchiolano uno dopo l’altro, ti rendi conto di quanto bella sia la vita.
Nesquik e latte condensato
C’è chi il latte condensato se lo spalma ancora nel pane e chi, invece, lo utilizza in cucina perché è protagonista di moltissime ricette americane diventate anche parte della nostra cultura culinaria (e qui su Marte compare tra gli ingredienti della ricetta dei Bounty).
Il Nesquik è una religione. Non c’è bambino che non se ne sia riempito le tazze di latte o, meglio, che non ne abbia mangiate cucchiaiate strabordanti direttamente dalla confezione, lontano dallo sguardo vigile di mamma.
Cereali a colazione
Il primo amore sono i Coco Pops, che riempiono la bocca e “Crunch!” sotto ai denti. Arriva sempre la noia, che lascia spazio alla voglia di provare qualcosa di nuovo, così testi tutto il reparto cereali, fino all’inevitabile momento in cui sei pronto per un amore maturo e senza fronzoli, quello con i Kellog’s Corn Flakes.
Formaggi e formaggini
La mozzarella Santa Lucia, la caciotta di formaggio Bel Paese, il Galbanino, con cui le nostre madri hanno farcito miriadi di panini e condito un numero infinito di torte salate. I formaggini Mio sciolti nelle nostre minestrine sono il comfort food all’italiana per eccellenza.
Simmenthal: fra i nostri cibi del supermercato preferiti?
Ma voi la mangiate davvero la Simmenthal? Poco importa, perché che piaccia o meno ha fatto la storia, diventando uno dei prodotti del supermercato più iconici di sempre.

Zigulì
Le palline con vera frutta sono da sempre il giusto compromesso fra ciò che rende felici le mamme e i bambini. Caramelline deliziose e sane, addirittura vendute in farmacia.

I nostri cibi del supermercato preferiti li portiamo nel cuore
Potrei continuare giorni a elencarvi quei prodotti che hanno segnato la mia crescita (emotiva). Per scrivere questo articolo sono state scomodate parecchie persone, che mi hanno confessato legami indissolubili con prodotti discutibili. Ora tocca a voi: vorremmo conoscere tutti i vostri cibi del supermercato preferiti, raccontateceli nei commenti.
6 Commenti
Oooh che bei ricordi ?
Io sono da sempre una fan del mulino bianco..ho provato tutto, dal soldino degli anni 80 ai cioccograno del 2021 ?
Aggiungo a tutto ciò le merendine Mister day E La girella Motta!
Mamma mia la Girella Motta e il Soldino, che tempi lontani!!!
Io sono cresciuta con i formaggini Susanna, i sofficini, gli ovetti kinder che poi in realtà si chiamano kinder sorpresa, poi diventati surprise, consumatrice della bevanda Caldo caldo (ma poi come faceva a diventare calda ancora non l’ho capito, gli urrà, i tuc fun di cui ero ghiotta sono spariti per sempre ?? tra l’altro su Facebook c’è una pagina che si chiama “Ridateci i tuc fun della saiwa“ a cui ovviamente ho dato il like! Per il resto adoro anch’io la viennetta, il kinder pinguì al cocco, i croissant della bauli e il magnum quello al cioccolato bianco! ?
Ho mangiato tutto tranne la bevanda Caldo: possibile che me la sia persa?!
Beh che dire, c’è tutto l’immaginario collettivo in questo pezzo, tutto !! Aggiungerei le patatine San Carlo con le loro mirabolanti sorprese e la crema spalmabile Dover (che non esiste piu’). Io sono una bimba (si fa per dire) della pizza Catari’ (che mi ricorda inevitabilmente la mia mamma che la utilizzava) e che è a tutti gli effetti una mie madeleine di proustiana memoria.
La pizza Catarì era appannaggio delle cene ideali dalla nonna! E devo dire che le sorpresine nelle patatine sono un ricordo così lontano che me le ero anche dimenticate! In quei sacchettini unti!!! 😀